eni angelini bigfoto

VEL-ENI E ANGELINI – LA RESPONSABILE SICUREZZA, SALUTE E AMBIENTE DEL CENTRO OLI DI VIGGIANO ERA GIA’ STATA ARRESTATA PER CORRUZIONE E POI PRESCRITTA – ROBERTA ANGELINI OGGI E’ AI DOMICILIARI: SECONDO I PM NASCONDEVA I DATI DELL’INQUINAMENTO E TRUCCAVA I CODICI DEI RIFIUTI PER SMALTIRLI PIU’ LIBERAMENTE

Marco Lillo per il “Fatto Quotidiano”

roberta angeliniroberta angelini

 

Eni si ispira ai principi di correttezza, trasparenza, onestà e integrità", si legge nella home page del sito internet del colosso petrolifero controllato dal Governo.
Cinque funzionari dell' Eni sono finiti agli arresti domiciliari il 31 marzo scorso perché secondo i pm nascondevano i veri dati di inquinamento e truccavano i codici dei rifiuti per smaltirli più liberamente.

roberta angelini 1roberta angelini 1


Secondo quanto ha dichiarato ieri durante un' audizione alla Commissione parlamentare sulle ecomafie il comandante dei Carabinieri del NOE , Sergio Pascali, il risparmio annuo oscillerebbe tra i 40 e i 100 milioni di euro.
Il responsabile dei controlli e della sicurezza ambientale dell' Eni a Viggiano, Roberta Angelini, è stata intercettata mentre scherzava sui superamenti delle soglie. "Oltre a fare superamenti che fate?" chiede al collega Vincenzo Lisandrelli, che risponde ridendo: "ee' Robe' ci stiamo preparando per i fuochi di artificio".

 

eni centro oli viggiano roberta angelinieni centro oli viggiano roberta angelini

È il 30 dicembre 2014 e quando, poche ore dopo, l' Organizzazione Lucana Ambientalista organizza un presidio, Angelini sbotta: "Hanno indetto persino una riunione per stasera.. sti stronzi figli di buona donna guarda …se andiamo la ci fanno neri".
Il punto è che Roberta Angelini era già finita ai domiciliari 12 anni fa per un' altra indagine, sempre della Procura di Potenza, sempre per il centro oli di Viggiano.

 

eni centro oli viggiano roberta angelini 4eni centro oli viggiano roberta angelini 4

In quel caso il pm Henry John Woodcock la accusava di avere messo a disposizione del comandante dei Vigili del Fuoco di Potenza una vacanza (pagata poi da una società che lavorava per ENI ) da 2 mila euro in un lussuoso albergo di Ischia e poi una notte in hotel a Ravenna. Woodcock era convinto che ENI volesse ammorbidire il comandante dei Vigili del fuoco per evitare una variante al progetto del centro oli di Viggiano che avrebbe allungato i tempi di costruzione.


Il 13 agosto del 2003 Angelini chiama il comandante dei Vigili e fa il tour operator: "Abbiamo trovato una possibilità per quello che mi aveva detto..(…) per Ischia (…) Le può andar bene? Cristallo Palace Hotel Terme, con Orizzonti come tour operator? (…) località Casamicciola (…) un pacchetto da 4 notti (…)trattamento che chiamano pausa di benessere già incluso".

eni centro oli viggiano roberta angelini 5eni centro oli viggiano roberta angelini 5

 

Il comandante dei vigili risponde ridendo: "Ah, ah perfetto". I due poi furono rimessi in libertà dal Tribunale del riesame e rinviati a giudizio dal Gup. Nel 2011, alle prime battute del processo iniziato dopo un tempo scandaloso, c' è stata la sentenza di non luogo a procedere per prescrizione.

eni centro oli viggiano roberta angelini 3eni centro oli viggiano roberta angelini 3


Così il comandante ha proseguito la sua carriera. E Roberta Angelini è stata nominata nel luglio 2012 "responsabile sicurezza, salute, ambiente e permitting" proprio del centro oli di Viggiano. Ora nella nuova indagine è stata messa per la seconda volta ai domiciliari. Con altri quattro funzionari Eni è accusata di avere qualificato "in maniera del tutto arbitraria e illecita" i rifiuti permettendo così a ENI "di smaltire ingenti quantità di reflui liquidi con un trattamento non adeguato e notevolmente più economico".

 

eni centro oli viggiano roberta angelini 2eni centro oli viggiano roberta angelini 2

ENI sostiene di avere agito secondo correttezza. Roberta Angelini potrebbe ottenere anche stavolta la prescrizione o l' assoluzione. Il punto però non è Roberta Angelini ma l' atteggiamento dell' ENI rispetto ai controllori. Perché ENI ha scelto, per guidare i controlli ambientali a Viggiano, un funzionario che a Viggiano 9 anni prima offriva le vacanze al capo dei vigili del fuoco?

 

Il funzionario della Regione, Salvatore Lambiase ora è indagato perché non avrebbe vigilato sullo smaltimento corretto dei rifiuti di ENI. Per i pm di Potenza avrebbe "palesato una posizione di anomala vicinanza ai vertici ENI instaurando con la Angelini un rapporto assolutamente privilegiato". La sensazione è che quel tipo di rapporti con i pubblici ufficiali che per i pm sono una colpa per l' ENI siano invece un merito.

eni centro oli viggiano roberta angelini 1eni centro oli viggiano roberta angelini 1

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…