ANCHE IL PAPA HA TROVATO IL SUO EROE: CASARINI - L'EX LEADER DELLE TUTE BIANCHE DEL G8 DI GENOVA, ORA A BORDO DELLA NAVE ONG MEDITERRANEA, AVEVA SCRITTO UNA LETTERA A FRANCESCO CHE INCREDIBILMENTE GLI HA RISPOSTO: ''SONO VICINO A TE E AI TUOI COMPAGNI E SONO SEMPRE A DISPOSIZIONE PER DARE UNA MANO''

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PAPA BERGOGLIO PAPA BERGOGLIO

 

Francesco Borgonovo per ''la Verità''

 

Pensavamo di cavarcela con poco, ma ci siamo sbagliati. Sapevamo di doverci aspettare, pur in periodo di pandemia, uno spottone pasquale a favore dell' accoglienza. Ma credevamo che l' intervento del cardinale Konrad Krajewski e la sua donazione di 20.000 euro al centro migranti di Vicofaro gestito da don Massimo Biancalani avessero (almeno per un po') risolto il problema. Invece il meglio doveva ancora arrivare. E questa volta si è mosso addirittura papa Francesco in persona.

 

Il pontefice venerdì ha spedito una letterina scritta di suo pugno a un signore che di nome fa Luca Casarini. Sì, l' ex leader delle tute bianche al G8 di Genova, un professionista della protesta che da una ventina d' anni tenta in ogni modo di riciclarsi per non uscire dal cono d' ombra. Da qualche tempo, il nostro rivoluzionario riveste la qualifica di capomissione della nave Mare Jonio, gestita da Mediterranea Saving Humans.

luca casarini luca casarini

 

Si tratta della Ong fondata da alcuni esponenti di Sinistra italiana (tra cui Nicola Fratoianni ed Erasmo Palazzotto) e inizialmente finanziata grazie a un prestito da 400.000 euro ricevuto da Banca Etica. Tra gli sponsor ci sono personalità come Nichi Vendola, Luigi De Magistris e Leoluca Orlando, associazioni come l' Arci, poi la Cgil e varie altre realtà più o meno antagoniste. In effetti, Mediterranea ha ottimi rapporti con le gerarchie ecclesiastiche, e non da oggi.

 

luca casarini luca casarini

Sulla Mare Jonio c' è pure un cappellano, il pretino don Mattia Ferrari, che ha ottenuto l' incarico grazie al benestare di due vescovi (quello di Modena Erio Castellucci e quello di Palermo, Corrado Lorefice). Ferrari, già in grande confidenza con gli esponenti di Ya Basta (area centri sociali bolognesi), nei mesi scorsi ha ottenuto grande pubblicità, e ha pure scritto un libro in cui sembrava fare un po' di confusione tra Gesù Cristo e Carola Rackete.

 

A ben guardare, anche il resto dell' equipaggio della Mare Jonio non ha le idee chiarissime sulla questione. Luca Casarini, qualche giorno fa, ha scritto una lettera a papa Francesco in cui spiegava: «Stiamo soffrendo pensando ai nostri fratelli e sorelle che si mettono in mare dalla Libia, anche in questi giorni [...]. Altri 150 sono a bordo di una piccola nave cui i governi d' Europa stanno negando un porto d' approdo.

 

In questa situazione noi vogliamo tornare in mare il prima possibile, perché il nostro Gesù ha bisogno di aiuto». Certo, è Cristo ad aver bisogno dell' aiuto di Casarini, e non - semmai - viceversa. Per altro, quelli di Mediterranea avrebbero potuto prima scrivere al governo, visto che il loro partito di riferimento (Sinistra italiana) lo sostiene e ne fa parte.

fausto bertinotti e luca casarini fausto bertinotti e luca casarini

 

Comunque sia, Francesco ha deciso di rispondere alla lettera degli attivisti con un biglietto manoscritto: «Luca, caro fratello, grazie tante per la tua lettera», dice il Pontefice.

«Grazie per la pietà umana che hai davanti a tanti dolori. Grazie per la tua testimonianza, che a me fa tanto bene. Sono vicino a te a ai tuoi compagni.

Grazie per tutto quello che fate. Vorrei dirvi che sono a disposizione per dare una mano sempre. Contate su di me».

Così, dopo don Biancalani ci tocca pure Casarini, già indagato nel 2019 per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina poi prosciolto. Ci chiediamo chi sarà il prossimo, ma abbiamo un po' di timore di scoprirlo.

 

luca casarini candidato con tsipras luca casarini candidato con tsipras

Che Bergoglio nutrisse simpatia verso Mediterranea era noto. Non molto tempo fa ha esposto in Vaticano una croce trasparente con un giubbotto di salvataggio donatagli proprio dalla Ong («Quella Croce è del nostro Gesù, quello che viene con noi in ogni missione in mare, quello che ha paura con noi quando il mare è grosso, quello che scruta l' orizzonte cercando chi è solo », ha scritto Casarini). Il punto è che la letterina del Papa ai taxisti del mare ha anche un peso politico, e non secondario. Come noto, da alcuni giorni la nave Alan Kurdi con 150 persone a bordo è bloccata in mare. Il ministro dell' Interno, Luciana Lamorgese, e alcuni suoi colleghi hanno firmato un decreto che «chiude i porti» (e vedremo se saranno indagati per questo).

alessandra sciurba luca casarini alessandra sciurba luca casarini

 

Ma la pressione del Papa di certo non rende agevole proseguire sulla linea dura. E l' idea che, sull' onda dell' emozione, l' Ong ritorni a solcare il Mediterraneo è inquietante.

Di caos, dalle nostre parti ce n' è già fin troppo. Gli sbarchi clandestini continuano, Lampedusa e Porto Empedocle sono in enorme difficoltà. A Pozzallo è arrivato un primo migrante infetto. Nei centri di accoglienza, specie al Nord, sono stati individuati altri contagiati. A Roma, nel Selam Palace che ospita circa 600 occupanti irregolari, sono stati trovati 16 positivi, e ieri due bimbi sono stati trasferiti con le madri al Covid Center dell' ospedale Bambin Gesù. Insomma, considerato il quadro, l' idea di far entrare altri stranieri non è esattamente elettrizzante.

 

Diciamo che - se le gerarchie ecclesiastiche avessero chiesto di far ripartire le messe con la stessa convinzione con cui chiedono di accogliere i migranti - a Luca Casarini, per trovare «il suo Gesù», basterebbe andare in Chiesa, invece che in mezzo al mare. Ma forse ai sacerdoti che confondono Carola con Cristo la messa interessa poco.

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