ANVEDI COME BALLA (IL SONDAGGIO DI) NANDO – FATE VEDERE A SALVINI I NUMERI SCODELLATI DA PAGNONCELLI A DIMARTEDÌ: PER IL 40% DEGLI ITALIANI È UN DURO COLPO ALLA SUA LEADERSHIP – DOPO LA SCONFITTA IN EMILIA-ROMAGNA CAMBIERÀ LA STRUTTURA DELLA POLITICA ITALIANA: INNANZITUTTO IL RITORNO DEL BIPOLARISMO CHE ERA SCOMPARSO CON IL MOVIMENTO 5 STELLE. LA SECONDA RAGIONE È LA STRUTTURA DEL LEADERSHIP NEL CENTRODESTRA…

-

Condividi questo articolo


1 – NANDO PAGNONCELLI, IL SONDAGGIO A DIMARTEDÌ SU SALVINI ED EMILIA: "PER IL 40% È UN COLPO ALLA SUA LEADERSHIP"

Da www.liberoquotidiano.it

 

nando pagnoncelli a dimartedi' nando pagnoncelli a dimartedi'

Cosa rappresenta per Matteo Salvini la sconfitta alle regionali in Emilia Romagna? Il sondaggio di Nando Pagnoncelli per DiMartedì è un campanello d'allarme per il leader della Lega, perché a fronte di un 47% che vede il risultato come "una normale sconfitta politica che non incide sulla sua leadership", c'è il 40% che crede (o che spera) che la battuta d'arresto sia in realtà qualcosa in più, "un secondo colpo alla sua leadership dopo la scelta di abbandonare il governo con il M5s finendo all'opposizione".

 

il sondaggio di nando pagnoncelli a dimartedi' 3 il sondaggio di nando pagnoncelli a dimartedi' 3

Tra gli errori che hanno inciso di più, secondo Pagnoncelli, i "toni e i modi" per il 25%, l'aver dato un "peso nazionale a un voto locale" (13%) o un candidato troppo debole (11%) come Lucia Borgonzoni. Per il 37% di intervistati, invece, non c'è stato "nessun errore specifico". Come dire: la Lega ha fatto tutto il possibile, ma l'Emilia rossa non è ancora contendibile.

 

 

nando pagnoncelli 6 nando pagnoncelli 6

2 – IL QUADRO È CAMBIATO PER TUTTI

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

Il risultato delle Regionali segna un passaggio rilevante, che può cambiare la struttura della politica. Per diverse ragioni. La prima è il ritorno del bipolarismo, dopo circa 7 anni, a partire dalle Politiche del 2013, che fecero segnare la comparsa in forze del Movimento 5 Stelle. Non è detto che il magro risultato segni il tramonto definitivo, ma senza dubbio il suo ruolo non potrà più essere terzo.

 

nando pagnoncelli a dimartedi' 1 nando pagnoncelli a dimartedi' 1

La seconda ragione è la struttura della leadership nel centrodestra: l' egemonia salviniana mostra qualche crepa e la competizione con Giorgia Meloni è probabilmente destinata a crescere. La terza è relativa al centrosinistra: il Pd è a un passaggio strategico che deve gestire con grande attenzione.

 

nicola zingaretti stefano bonaccini nicola zingaretti stefano bonaccini

La vocazione maggioritaria da cui nasce va probabilmente rivista in un processo di apertura alla società. Infine, il governo, che presumibilmente esce rinforzato da un lato, ma con indubbi aspetti di fragilità dall' altro. La profonda crisi del M5S rende infatti meno solida la capacità di leadership di quella che rimane comunque la prima forza in Parlamento.

 

il sondaggio di nando pagnoncelli a dimartedi' il sondaggio di nando pagnoncelli a dimartedi'

Quali le ragioni della vittoria di Bonaccini? Il primo elemento che emerge evidente è il rischio che si corre quando si chiamano gli elettori a un referendum personale. È successo a D' Alema con le Regionali del 2000, a Renzi con il referendum costituzionale del 2016, a Salvini oggi. Bonaccini, specularmente, ha impostato la campagna sui temi di governo regionale, rifuggendo la polemica nazionale e mettendo in secondo piano i partiti che lo sostenevano.

LUCIA BORGONZONI LUCIA BORGONZONI

 

È lui il vincitore vero: ha ottenuto circa tre punti in più rispetto alla coalizione che lo sosteneva. È una vittoria del modello emiliano? In parte sì, per quanto evidentemente acciaccato.

 

matteo salvini lucia borgonzoni 1 matteo salvini lucia borgonzoni 1

Il buongoverno regionale ha contato. Molto ha contato la spinta alla mobilitazione di area favorita anche delle Sardine. Quindi la vittoria di Bonaccini si pone in un quadro diverso rispetto ai precedenti, che richiede una capacità nuova, per tutto il centrosinistra, di definire la propria relazione con la società, il ruolo delle forze politiche che lo compongono (e del Pd soprattutto), e quella di coniugare buon governo, visione futura e valori.

nando pagnoncelli 2 nando pagnoncelli 2

Sono aspetti da considerare attentamente in vista delle prossime Regionali ormai alle porte.

NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI nando pagnoncelli 1 nando pagnoncelli 1 matteo salvini a bibbiano con lucia borgonzoni 2 matteo salvini a bibbiano con lucia borgonzoni 2 zingaretti bonaccini zingaretti bonaccini nando pagnoncelli 3 nando pagnoncelli 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...