SUSCITA CURIOSITÀ CHE MARTA CARTABIA, TRA I CANDIDATI A SUCCEDERE A MATTARELLA NEL FEBBRAIO 2022, SIA “PROSSIMA” ALL’ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO - TRA SACRO (DON GIUSSANI-MATTARELLA) E PROFANO (NAPOLITANO-VIOLANTE), LA PIA MINISTRA DELLA GIUSTIZIA, BEN APPREZZATA IN VATICANO (IL FU PORPORATO DELLA SACRA ROTA POMPEDDA), È LA COCCA PURE DEI NOSTRI COSTITUZIONALISTI LAICI: DALLO SCOMPARSO ETTORE GALLO A VALERIO ONIDA MA DA BRAVA CATTOLICA SA CHE NEI CONCLAVI SPESSO SI ENTRA PAPA E SI ESCE CARDINALI...

Condividi questo articolo


Marta cartabia al Meeting di Comunione e liberazione Marta cartabia al Meeting di Comunione e liberazione

DAGOREPORT       

Nell’ultima settimana non è passata inosservata l’assenza di Marta Cartabia alla messa mattutina (e quotidiana) nella chiesa milanese di San Giorgio al Palazzo a due passi dal Duomo.

 

Non un luogo di culto qualunque, a dare ascolto ai fedeli di rito ambrosiano, l’edificio eretto nel 750 sulle antiche vestigie del palazzo imperiale voluto da Diocleziano.

Chiesa San Giorgio - palazzo1 Chiesa San Giorgio - palazzo1

 

Qui ha sede anche il Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio. Per carità, nulla di misterioso o di esoterico. L’Ordine, ex presidenti della Repubblica (Cossiga e Scalfaro), e altrettanti capi di governo (Berlusconi e Dini).

 

Nell’albo d’oro vengono pure menzionati il principe Alberto di Monaco, lo scienziato Antonio Zichichi, l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini e il Re del Losoto.

gaetano quagliariello valerio onida (2) gaetano quagliariello valerio onida (2)

 

Desta, dunque, almeno curiosità che la neo ministra     della Giustizia, nata guarda caso a San Giorgio su Legnano (Varese) – ancora San Giorgio! – e tra i candidati a succedere a Mattarella nel febbraio 2022, sia “prossima” all’Ordine costantiniano di San Giorgio.

 

E suscita altrettanta curiosità che tra “maestri” della pia Marta, oltre a don Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, ci siano il giurista laico Valerio Onida, e l’ex partigiano nonché ex presidente della Corte Costituzionale, Ettore Gallo, autore del volume “Il Gran Maestro del Sovrano Ordine Costantiniano di San Giorgio”, edito da il Minotauro.

 

napolitano cartabia napolitano cartabia

Con tanto di prefazione del cardinale Mario Francesco Pompedda, morto nel 2006 dopo aver ricoperto incarichi di primo piano in Vaticano: consulente ecclesiastico dell’Unione giuristi cattolici romani e patrocinatore della Sacra Rota.

 

Ma nella prossima corsa al Quirinale Marta Cartabia, prima donna a presiedere l’Alta corte (sei mesi e due giorni), vanno associati altri due sponsor di gran peso istituzionale: l’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano (ex Pci), e l’attuale presidente in carica, il cattolico (ex Dc), Sergio Mattarella.

marta cartabia sergio mattarella marta cartabia sergio mattarella

 

E nel suo ius pensiero, ondeggiante tra il sacro di Comunione e liberazione e il profano della sinistra, santa Marta si confronta con l’ex magistrato del Pd, Luciano Violante, su “Giustizia e mito”, saggio edito da il Mulino.

 

E se non bastasse l’eccellente compagnia dei suoi estimatori, a mettere ali alla nomination della Cartabia sembra provvedere, magari inconsapevolmente, la Repubblica. 

 

Draghi al Meeting di Comunione e liberazione Draghi al Meeting di Comunione e liberazione

Già, nemmeno il tempo di ottenere la fiducia che   nell’accampamento sinistrato del governo Draghi è scoppiata, la Guerra delle (quote) Rosa. A scatenarla sul quotidiano fondato da Scalfari, è stata Concita De Gregorio, che ha accusato il Pd di aver cancellato le donne dalla lista dell’esecutivo compilata con l’infallibile Cencelli da SuperMario.

pompedda pompedda

 

Per l’ex direttrice dell’Unità (che fu in quota Veltroni-Renato Soru, l’editore di allora portandolo sull’orlo del fallimento), Zingaretti aveva riservato Pd le sue tre poltrone, ai tre capicorrente del partito: “Sua Maestà” Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini.

    

Uscito malconcio dalla crisi del Conte bis, il povero Nicola Zingaretti forse non si aspettava quel colpo basso che sta (re)suscitando polemiche mai sopite in nome, appunto, della (rappresentanza) Rosa. “La storia delle donne è stata fatta dagli uomini (…) così il problema femminile è sempre stato un problema dell’uomo”, osservava Simone De Beauvoir.

 

DON GIUSSANI DON GIUSSANI

Allora Conchita sposta il tiro facendo suo lo slogan del Nobel Rita Montalcini: “Mio marito sono io”. Segue dibattito, con Luciana Castellina, ex Manifesto, che infilza la Pulzella di largo Fochetti: “Non sono mai stata una grande appassionata delle quote femminili, non è che cambia la società se una donna s’infila nei ruoli maschili”.

 

De Gregorio Soru

E le fanno eco Marisa Rodano, storica dirigente del Pci: “Le donne rifiutino i posti di consolazione, no alle quote rosa”, e Dacia Maraini sul Corriere della Sera.

 

Una diatriba infinita (a sinistra), spentasi per l’acqua versata dalle altre voci femminili sul fuoco (fatuo) acceso da Conchita, che forse farebbe qualche passo in avanti seguendo i suggerimenti di Michele Ainis, che affronta il tema della diseguaglianza sessuale nel suo volume “La piccola eguaglianza” (Einaudi).

cartabia violante cartabia violante

 

Prendendo ad esempio il modello nordamericano dei goals e quotas che “determina un’eguaglianza nei punti di partenza, non sulla linea del traguardo”, l’opinionista di Repubblica aggiunge che il sistema delle quote (rosa) punta su una riserva rigida dei posti disponibili. E solo il primo strumento (goals) è compatibile con i principi liberali, scolpiti nelle Costituzioni di tutto l’Occidente”.

 

Per Marta Cartabia, tenutasi a distanza dalle baruffe al femminile sullo spinoso tema, forse per lei valgono ancora gli insegnamenti del futuro pontefice Ratzinger (2004): “La donna deve essere protagonista, ma non antagonista”. E da buona cattolica sa che nei Conclavi spesso si entra da Papa e si esce cardinali.

cartabia al Meeting di Comunione e liberazione cartabia al Meeting di Comunione e liberazione marta cartabia 2 marta cartabia 2 marta cartabia 1 marta cartabia 1 cartabia montanara cartabia montanara ugo zampetti luciano violante ugo zampetti luciano violante Marta Cartabia Marta Cartabia

 

Ettore Gallo libro Ettore Gallo libro

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...