enrico letta giuseppe conte angelo bonelli nicola fratoianni

“È UN ASSOLUTO DISASTRO” – I PARLAMENTARI DEL PD SONO MOLTO PREOCCUPATI DALL’EVENTUALITÀ CHE FRATOIANNI E BONELLI DECIDANO DI SFANCULARE IL "CAMPETTO" DI CENTROSINISTRA E SE NE VADANO CON CONTE: LA SCELTA DI LETTA DI APRIRE A CALENDA NON È ANDATA GIÙ ALLA SINISTRA DEM, CHE VOLEVA MANTENERE L'INTESA CON IL M5S  – BONELLI: “L’ACCORDO DI IERI NON PARLA AL POPOLO DEL CENTROSINISTRA” - CALENDA: "NESSUNA RINEGOZIAZIONE. L'AGENDA DRAGHI È IL PERNO DI QUEL PATTO E TALE RIMARRÀ"

ANGELO BONELLI NICOLA FRATOIANNI

1 - ELEZIONI: BONELLI, ACCORDO SE C'È RINEGOZIAZIONE DEI PUNTI

(ANSA) - "Se c'è una rinegoziazione dei punti, assieme a una questione che indichi un profilo programmatico che parli al popolo del centro sinistra ci possono essere le condizioni per un accordo". Così il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, in diretta a Metropolis sulla web tv di Repubblica.

 

2 - ELEZIONI:BONELLI,ACCORDO IERI NON PARLA A POPOLO C.SINISTRA

(ANSA) - "Quando abbiamo cominciato a ragionare col Pd c'era la consapevolezza di costruire un fronte. Dopodiché l'accordo di ieri con Calenda, con quel profilo programmatico sposta, non tanto il baricentro, ma non parla più al popolo di centrosinistra". Lo ha detto il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, in diretta a Metropolis, podcast di Repubblica.

 

3 - CALENDA A FRATOIANNI E BONELLI,NESSUNA RINEGOZIAZIONE PATTO

(ANSA) - "Fratoianni e Bonelli chiedono a Enrico Letta di rinegoziare il patto sottoscritto ieri. Non c'è alcuna disponibilità da parte di Azione_it a farlo. L'agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione". Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. 

 

ENRICO LETTA CARLO CALENDA

4 - ELEZIONI 2022, TIMORI DEM DOPO RINVIO INCONTRO CON SI E VERDI: "E SE VANNO CON CONTE?"

Da www.adnkronos.com

 

Un passo avanti e due indietro. All'indomani dell'accordo stretto tra Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova, slitta l'incontro fissato oggi tra il segretario dem e l'alleanza Verdi e Sinistra, che in una nota esprime "profondo disagio" per le novità politiche emerse nella giornata di ieri.

 

benedetto della vedova enrico letta carlo calenda

Slitta dunque un incontro atteso nei Palazzi romani per capire le ultime mosse nello scacchiere delle alleanze, dove gli occhi continuano ad essere puntati anche sulla 'pedina' Di Maio, nell'attesa che il ministro degli Esteri sciolga la riserva, annunciando se beneficerà o meno di quel diritto di tribuna offerto dal Pd, in barba alla nuova forza politica di cui Di Maio è a capo, Impegno Civico.

 

Restando al versante di sinistra della coalizione, dalle parti dei Verdi si fa sapere che non c'è "nessuna rottura e nessuna porta sbattuta. L'incontro con Letta è soltanto rinviato perché prima dobbiamo fare un punto interno nostro". Un rinvio richiesto "alla luce delle novità politiche emerse nella giornata di ieri".

NICOLA FRATOIANNI GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN

 

Ovvero il patto siglato da Pd, Azione e Più Europa. "Un accordo bilaterale e del tutto squilibrato", si sottolinea. Che farebbe pendere più dalla parte centrista, il baricentro della coalizione. Sia sui punti di programma sia sull'intesa elettorale raggiunta da Letta e Calenda che prevede il 70% dei collegi per il Pd e il 30% per i 'centristi'.

 

Anche perché, sondaggi alla mano, attualmente il 'peso' di Azione-Più Europa e quello di Si-Verdi non è così distante. Le percentuali dei rossoverdi li attestano sopra il 4%. Tanto che Lorenzo Pregliasco di Youtrend avverte via Twitter: "Se Sinistra Italiana e Verdi uscissero dalla coalizione, il centrosinistra potrebbe perdere più o meno gli stessi collegi che avrebbe perso senza accordo con Calenda". E nei calcoli di Youtrend i seggi persi, in caso di mancata intesa con Azione, sarebbero stati circa 14.

ANGELO BONELLI NICOLA FRATOIANNI

 

Una consapevolezza che è ben presente tra i dem. Tanto che oggi in Transatlantico un'eventuale rottura con Sinistra e Verdi veniva definita, senza mezzi termini, "un assoluto disastro" da un deputato Pd di peso. Una tensione alimentata anche da voci che si sono susseguite, senza trovare conferma però, di possibili contatti in corso tra Fratoianni e Bonelli con Giuseppe Conte per un progetto a sinistra dell'asse Pd-Calenda.

enrico letta carlo calenda

 

Ci si interroga se la mossa del rinvio sia stata fatta "per alzare la posta" o se piuttosto ci siano contatti e 'abboccamenti' in corso tra i Verdi e Si con il quartier generale di via di Campo Marzio. Dove Conte è a lavoro, nel suo ufficio per sciogliere gli ultimi nodi delle regole M5S per le 'parlamentarie' grilline. Bocche cucite da parte dello staff dell'ex premier, che questa mattina, in un'intervista ad Agorà Estate su Rai3, non ha escluso un possibile dialogo con Fratoianni e Bonelli. Su possibili contatti, da Sinistra italiana puntualizzano all'Adnkronos che con il M5S "ci sono sempre stati, come con il Pd".

ENRICO LETTA E CARLO CALENDA ENRICO LETTA ENRICO LETTA ENRICO LETTA ROMANO PRODI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?