renzi conte

IL “BLACK FRIDAY” DEL PARLAMENTO: AL VIA I SALDI SUI “RESPONSABILI” - LE GRANDI MANOVRE IN PARLAMENTO PER RECLUTARE PEONES, SOSTITUIRE I RENZIANI IN MAGGIORANZA E SALVARE IL GOVERNO CONTE - LE TELEFONATE DAL GRUPPO MISTO E IL RUOLO DEGLI EX GRILLINI - LA PROFEZIA DI ROTONDI: “CI SI STA INFILANDO NEL VICOLO CHE CONDUCE ALLE ELEZIONI ANTICIPATE. ALLA FINE CI SARÀ UN GOVERNO TECNICO E SI VOTERÀ A GIUGNO, PER EVITARE LA TRAPPOLA DEL SEMESTRE BIANCO”

renzi conte

Luigi Di Marzio per “il Giornale”

 

Il mercato delle vacche è aperto e l'attività di vendesi/offresi ferve in Parlamento. Si tratta di salvare il governo Conte ma soprattutto mettere in cassaforte altri mesi o addirittura anni di stipendio parlamentare, magari con qualche poltroncina di sottogoverno come ricompensa, una prospettiva golosa per molti peones. Al momento, tuttavia, l' operazione «responsabili per Conte» è ancora affidata all' iniziativa dei singoli che chiamano, sondano, indagano la disponibilità di altri colleghi soprattutto al Senato dove i numeri della maggioranza sono risicati.

gianfranco rotondi

 

A Palazzo Chigi arrivano le notizie del suq in corso, considerato come un piano B di riserva, mentre il premier lavora ancora sul piano A che è quello di ricucire con i renziani e tenere in piedi l'attuale maggioranza, senza il ricorso ad una pattuglia di peones. Anche perchè il Quirinale è già stato chiaro, non darà il via libera a maggioranza abborracciate tenute in piedi dai voti di singoli parlamentari, e al momento un gruppo organico pronto a sostituire Italia Viva non c' è, quindi l' operazione responsabili sarebbe a forte rischio di insuccesso.

GREGORIO DE FALCO A 'UN GIORNO DA PECORA'

 

Tanto che una vecchia volpe della politica come Gianfranco Rotondi è convinto non sia neppure vera: «I responsabili non sono mai esistiti, li ha inventati Renzi sussurrandoli ai giornalisti più affezionati a lui. La verità è che ci si sta infilando nel vicolo che conduce alle elezioni anticipate. Alla fine ci sarà un governo tecnico e si voterà a giugno, per evitare la trappola del semestre bianco. È questo lo scenario più probabile» spiega l' ex Dc, oggi deputato azzurro.

 

sandra lonardo

Questo non toglie, tuttavia, che il mercato parlamentare non sia attivo, come testimoniano direttamente alcuni senatori, dall' ex M5s Ugo Grassi che ha raccontato di aver ricevuto l' offerta di un incarico direttamente da Conte (che smentisce), fino a Gregorio De Falco. Quest' ultimo, senatore del gruppo Misto ed ex esponente del M5S, racconta all' Adnkronos di essere stato contattato da diversi esponenti politici. «Chiedono sostanzialmente che io e gli altri si sostenga Conte. Chi mi ha chiamato?

Raffaele Fantetti

 

Mi ha contattato la signora Lonardo, mi ha chiamato Saverio De Bonis per conto di Merlo (Ricardo, presidente del Maie, ndr)... Ma se Conte vuole la mia fiducia personale deve chiamarmi lui» racconta l' ex grillino De Gregorio, a cui i diretti interessati (la senatrice Lonardo, De Bonis) rispondono smentendo di avergli parlato per conto del premier, ma per solo per capire insieme «cosa possiamo fare noi parlamentari per salvare il salvabile in tempi di pandemia», così dice De Bonis, senatore anche lui del Misto in forte odore di «responsabilità» filogovernativa.

 

bruno tabacci

Un altro assiduo «telefonatore» è il senatore Raffaele Fantetti, eletto con Fi e poi passato al Maie (Movimento italiani all' estero) nel gruppo Misto, promotore dell' associazione «Italia 23» (l' anno in cui ci saranno le elezioni politiche, sempre che non si voti anche prima), che prevede già la creazione di gruppi parlamentari di riserva per Conte.

 

«Lo scontro politico non può, non deve, essere portato fino al limite di una grave crisi istituzionale, non abbiamo certo bisogno di incertezza politico-istituzionale ed instabilità socio-economica e finanziaria in questa fase storica in cui dobbiamo contrastare una pandemia e favorire la ripresa dello sviluppo» si legge nel sito dell' associazione che avrebbe l' appoggio anche del senatore Bruno Tabacci e altri centristi.

Secondo alcune ricostruzioni in questo gruppo di salvatori della patria (e della poltrona) potrebbero rientrare anche ex grillini come Luigi Di Marzio, Elisa Siragusa e Gloria Vizzini.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."