piantedosi - salvini - meloni giorgia

“I NODI NEL CENTRODESTRA RIGUARDANO L'INEVITABILE COMPETIZIONE TRA PARTITI, CONCENTRATI SULLE PROSPETTIVE FUTURE” - VERDERAMI: “NELLA COMPETIZIONE TRA ALLEATI, LA PREMIER HA ‘COPERTO’ LESTAMENTE SALVINI SU DUE TEMI SENSIBILI: SULL'IMMIGRAZIONE È STATA AIUTATA DALL'INTERVENTO CONTRO LE ONG DEL MINISTRO DELL'INTERNO PIANTEDOSI; SULL'AUMENTO DEL TETTO PER L'USO DEL CONTANTE, SU CUI LA LEGA AVEVA CERCATO DI DETTARLE L'AGENDA, SI È PRESA LA SCENA CON L'INTERVENTO DI REPLICA AL SENATO…”

Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

 

piantedosi salvini meloni

Da oggi Meloni dovrà gestire tre maggioranze e fronteggiare quattro opposizioni. I due giorni di dibattito sulla fiducia sono piaciuti alla presidente del Consiglio, perché «il confronto è stato franco e rispettoso. In fondo, nonostante alcuni arroccamenti, a mio avviso si è parlato molto di temi concreti». Ma proprio la discussione sui «temi concreti» ha mostrato un Parlamento balcanizzato come nemmeno la Jugoslavia del dopo Tito. Da una parte il collante di governo non riesce a celare le divergenze tra alleati.

 

matteo salvini giorgia meloni

Dall'altra - oltre le evidenti differenze tra Pd, M5S e Azione - è nato nelle Aule delle Camere una sorta di «intergruppo degli intransigenti» che salda i grillini, la sinistra radicale e una frangia dei democratici sui nodi della guerra e della giustizia.

 

Nel centrodestra è chiaro che i problemi non sono legati tanto agli assetti di potere: l'accordo sui sottosegretari si troverà nelle prossime quarantotto ore, dato che la premier vuole chiudere la lista entro domani, in vista del Consiglio dei ministri. I nodi sono soprattutto politici, riguardano l'inevitabile competizione tra partiti che sono concentrati anche sulle loro prospettive future.

 

piantedosi salvini meloni tajani

E proprio nella competizione tra alleati, la premier ha «coperto» lestamente Salvini su due temi sensibili: sull'immigrazione è stata aiutata dall'intervento contro le Ong del ministro dell'Interno Piantedosi; sull'aumento del tetto per l'uso del contante - su cui ieri mattina la Lega aveva cercato di dettarle l'agenda - si è presa la scena con l'intervento di replica al Senato.

 

Proprio quel passaggio ha confermato al Pd l'esistenza di un link tra la premier e il leader di Iv. Quando Meloni - per rafforzare la sua tesi - ha citato le parole dell'ex ministro dell'Economia Padoan, il democratico Boccia si è girato verso l'ex compagno di partito e gli ha mimato: «Quella è roba tua».

 

la replica di giorgia meloni al senato 2

Che un link ci sia, lo hanno confermato i sorrisi dell'inquilina di palazzo Chigi durante l'intervento di Renzi ad alzo zero contro la «scellerata» linea di opposizione del Pd: «È puro masochismo. Presidente Meloni, si è messa d'accordo con loro?». Al termine delle votazioni, l'ex premier ha regalato alla presidente del Consiglio un paio di cioccolatini, «così ti tieni in forma». Ne è nato un siparietto di cui è stato testimone Salvini. Anche il Cavaliere si è complimentato con il capo di Iv per il suo discorso: «Sei stato bravissimo. Ma quanto sei dimagrito?».

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

Mai come stavolta il dibattito e i movimenti dei leader in Aula hanno disvelato i giochi tra e dentro i partiti. Per esempio, il testo letto da Berlusconi - all'apparenza conciliante verso Meloni - ha avuto toni rivendicativi sul ruolo avuto dal fondatore del centrodestra, e che rimandano a sfide future nella coalizione. «I problemi per il governo - secondo un dirigente azzurro - non verranno dalla politica estera ma dalla politica interna»: a breve scadenza sul ddl concorrenza e sul terzo decreto Aiuti; più avanti sulle questioni economiche e sulla giustizia.

 

piantedosi salvini meloni tajani

Ed è sulla giustizia che al Senato è uscito allo scoperto l'«intergruppo degli intransigenti». Così come il giorno prima alla Camera si era appalesato sull'approccio al conflitto in Ucraina, a palazzo Madama tutto si è compiuto con l'intervento del grillino Scarpinato: un affondo al governo e alla sua matrice «fascista» e «stragista» che alla maggior parte del gruppo pd è parso «una requisitoria». E che invece é stato applaudito da alcuni loro compagni: davanti all'ovazione tributata dai cinquestelle all'ex magistrato, infatti, non si sono trattenuti.

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

 

Tra questi c'era il senatore Verini, che inizialmente si è lasciato andare a un timido clap-clap. Ma quando il suo battimani si è fatto più forte, il collega di partito Giorgis non ha retto e si è voltato sbalordito per il gesto. Tre maggioranze e quattro opposizioni: in mezzo a queste rovine di solito un premier va a nozze. Se non fosse che le emergenze interne e internazionali non lasceranno tranquille Meloni.

 

Ce n'è traccia nella tosse insistente che l'ha accompagnata in questi giorni, colpa delle tante sigarette con cui cerca di lenire l'ansia. La fiducia è archiviata. E ieri sera il presidente del Senato faceva finta di essere contrariato: il dibattito gli ha impedito di vedere l'Inter in Champions. Ma la giornata è finita per lui con due vittorie: quella della sua squadra del cuore e quella della premier.

matteo salvini giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…