“MEGLIO ANDARE AL VOTO IN AUTUNNO” - CARLO COTTARELLI INTONA IL DE PROFUNDIS PER IL GOVERNO DRAGHI: “IL GOVERNO AVEVA DUE COMPITI, OSSIA AFFRONTARE LA CAMPAGNA VACCINALE E PORTARE A CASA UN ACCORDO CON L'EUROPA SUL RECOVERY PLAN. HA RAGGIUNTO ENTRAMBI GLI OBIETTIVI E BENE. MA ORA MI SEMBRA CHE I PARTITI CHE SOSTENGONO IL GOVERNO NON STIANO PRESTANDO LA NECESSARIA COLLABORAZIONE. SI VA AVANTI A FORZA DI COMPROMESSI AL RIBASSO. I MERCATI FINANZIARI PERCEPISCONO CHE LA DISARMONIA TRA PARTITI DI GOVERNO NE RIDUCE L'EFFICACIA. LO SPREAD, A 200 PUNTI BASE, È TORNATO AI LIVELLI DEL MAGGIO 2020: L'EFFETTO DRAGHI NON HA LA FORZA CHE AVEVA UNA VOLTA”

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Carlo Cottarelli per “la Stampa”

 

carlo cottarelli foto di bacco (2) carlo cottarelli foto di bacco (2)

A meno di un cambio di passo da parte dei partiti che dovrebbero sostenere in pieno il governo Draghi, ma che invece sembrano più interessati a posizionarsi per le prossime elezioni, credo ci siano vari motivi per considerare di anticipare le elezioni politiche a inizio autunno. Primo motivo: il governo aveva due compiti principali, ossia affrontare la campagna vaccinale e portare a casa un accordo con l'Europa sul Recovery Plan.

Ha raggiunto entrambi gli obiettivi e bene. A quel punto Draghi avrebbe potuto diventare presidente della Repubblica, ma ciò non è avvenuto.

 

All'epoca sostenni anch' io che sarebbe stato auspicabile che il governo andasse avanti fino a primavera 2023 data la necessità di portare avanti importanti riforme.

Ma, e questo è il secondo motivo, mi sembra che i partiti che sostengono il governo non stiano prestando la necessaria collaborazione. Non è certo colpa del presidente del Consiglio, ma ormai almeno qualcuno si muove già in un'ottica elettorale. La conseguenza è che si va avanti a forza di compromessi al ribasso. La riforma del catasto è un buon esempio.

 

MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI

Già il testo inviato in Parlamento aveva una portata limitata (le informazioni sul valore degli immobili non avrebbero influito sulla tassazione e il lavoro di revisione sarebbe durato anni). Non è bastato. Difficile pensare che, quando verrà il momento di scrivere i decreti legislativi per attuare la delega fiscale sarà possibile trovare un accordo tra posizioni così diverse come quelle esistenti, per esempio, tra il PD e la Lega.

 

La riforma della concorrenza procede tra annacquamenti vari. Di compromesso anche la soluzione trovata a fine 2021 per le pensioni: quota 100 è stata sostituita da quota 102, ma solo per un anno. Poi si vedrà. In generale, le riforme che dovranno essere attuate, pensiamo a quelle della pubblica amministrazione, richiederanno anni per essere implementate. Difficile pensare che l'implementazione sarà efficacie se le riforme risulteranno da un compromesso che rende scontenti tutti.

 

draghi conte draghi conte

Terzo motivo: il Parlamento attuale è ormai lontano dal paese. L'anomalia più evidente è il ruolo sproporzionato del Movimento 5 Stelle che, nei prossimi mesi, sarà sempre più propenso a muoversi per recuperare consensi, piuttosto che sostenere vere riforme. Tanto vale allora andare a votare. Quarto motivo: i mercati finanziari percepiscono che la disarmonia tra partiti di governo ne riduce l'efficacia.

 

Lo spread, a 200 punti base, è tornato ai livelli del maggio 2020. Certo, le circostanze sono cambiate: l'inflazione (che crea incertezza) è aumentata e il sostegno dato dalla Bce al mercato dei titoli di stato è sceso. Ma, come minimo, l'effetto Draghi, date le fibrillazioni dell'attuale maggioranza, non ha l'effetto che aveva una volta.

 

SALVINI DRAGHI SALVINI DRAGHI

Ci sono motivi per non anticipare le elezioni? La guerra in Ucraina è il primo che viene in mente. Ma, a parte il fatto che anche in quest' area i partiti della coalizione hanno idee molto diverse, sembra ormai che il conflitto si stia (purtroppo) cronicizzando e che potremmo dover aspettare a lungo prima di vederne la conclusione. Il secondo motivo per non andare a elezioni è il solito usato per scartare elezioni a inizio autunno: c'è la legge di bilancio. Ma questo non impedisce ad altri Paesi di andare a elezioni in autunno (per esempio il Portogallo nell'ottobre 2019 o la Germania l'anno scorso).

 

sergio mattarella carlo cottarelli sergio mattarella carlo cottarelli

Se il bilancio non venisse poi approvato entro fine anno, non sarebbe un dramma andare all'esercizio provvisorio. Terzo motivo: se il Parlamento fosse sciolto prima del 23 settembre, il 70% dei parlamentari perderebbe i contributi sociali versati, a meno di essere rieletto. Ma questa regola, che fra l'altro è insensata perché un cittadino che cambia lavoro non perde i contributi versati nel lavoro precedente, potrebbe essere eliminata.

 

Quarto motivo: si creerebbero ritardi nell'implementazione del Pnrr e perderemmo i 20-25 miliardi erogati dalla Recovery and Resilience Facility per il secondo semestre del 2022. A parte il fatto che il problema si ripresenterebbe anche con elezioni nel marzo-aprile 2023, l'art. 21 del regolamento della Facility prevede la possibilità di modificare il piano (e quindi anche le relative scadenze) per "circostanze oggettive" e certo elezioni anticipate costituirebbero circostanze oggettive.

GIUSEPPE CONTE DOPO L INCONTRO CON MARIO DRAGHI A PALAZZO CHIGI GIUSEPPE CONTE DOPO L INCONTRO CON MARIO DRAGHI A PALAZZO CHIGI

 

Ultimo motivo: quest' anno saranno rinegoziate le regole sui conti pubblici europei e la credibilità di Draghi può giocare a nostro favore. Vero, ma, visti gli sviluppi geopolitici ed economici, è possibile (e lo si saprà presto) che le regole siano sospese anche per il 2023 e siano rinegoziate il prossimo anno.

 

Il problema non sussisterebbe. Ribadisco: il governo sta facendo quello che può dati i vincoli di una coalizione che, già poco omogenea, appare sempre più disunita, con alcuni partiti che ormai sono intenzionati più a posizionarsi per le prossime elezioni che a sostenere il lavoro di Draghi. Se continua così, allora è meglio andare a elezioni anticipate. I partiti saranno obbligati a chiedere agli elettori un mandato per portare avanti le riforme che davvero pensano siano necessarie e il nuovo governo si prenderà la responsabilità di realizzarle.

 

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