francesco lollobrigida arianna meloni

DAGOREPORT - PERCHÉ HA VOLUTO SOLLEVARE LEI IL CASO? COME MAI ARIANNA MELONI MOLLA LA MASSERIA BENEFICIO DI CEGLIE MESSAPICA E, RAGGIUNTA LA MAMMA PARATORE IN SARDEGNA, ANNUNCIA AL "FOGLIO" DI AVER MESSO ALLA PORTA IL SUO VISPO LOLLO, TRASFORMANDO COSÌ UNA CHIACCHIERA DA DAGOSPIA IN UN FATTO PUBBLICO E DUNQUE POLITICO? – IPOTESI. UNA MOSSA PREVENTIVA PER ANTICIPARE UNA SGRADEVOLE INTERVISTA O UN SERVIZIO FOTOGRAFICO PICCANTE? OPPURE UN REPORT INFORMALE DEI SERVIZI? MAGARI, DURANTE LA VACANZA PUGLIESE, UNA PAROLA TIRA L’ALTRA, ARRIVATI I NODI AL PETTINE DEL RANCORE, SONO VOLATI STRACCI BAGNATI? – STORIA D’AMORE E DI COLTELLI TRA LA "GABBIANELLA" ARIANNA E IL SUO AMORE GIOVANILE NOTO COME ''LOLLO, LO STALLONE DI SUBIACO”, DA VIA DELLA SCROFA A PALAZZO CHIGI… - VIDEO

 

DAGOREPORT

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E ARIANNA MELONI COME TOGLIATTI E IOTTI

Perché ha voluto sollevare lei il caso? Come mai Arianna Meloni molla improvvisamente la masseria Beneficio di Ceglie Messapica, carica in auto le due figlie (con due nomi non casuali: Rachele e Vittoria), e una volta che raggiunge la mamma Paratore in Sardegna, rilascia un’intervista a Simone Canettieri del “Foglio” annunciando di aver messo alla porta una volta per tutte il suo baldo compagno Francesco Lollobrigida, trasformando così una chiacchiera da Dagospia in un fatto pubblico e dunque politico?

 

Ipotesi varie ed eventuali. Una mossa preventiva per anticipare una sgradevole intervista o un servizio fotografico piccante? Oppure, durante la vacanza pugliese, una parola tira l’altra, arrivati i nodi al pettine del rancore, sono volati stracci bagnati tra la Sorella d’Italia e il suo amore giovanile e militante nel Fronte della Gioventù missina chiamato Lollo e soprannominato “Beautiful”, già noto come lo “Stallone di Subiaco”? Magari un report informale dei Servizi?

arianna meloni e lollobrigida

 

Brave storia di una relazione sentimentale  sbocciata più di vent'anni fa tra i "gabbiani di Rampelli nelle grotte di Colle Oppio e mai arrivata ai piedi dell’altare per il fatidico “Sì” e scambio di fedi e lancio di riso in faccia, perché al momento di preparare i sacchetti con i famosi confetti di Subiaco, succedeva sempre qualcosa che rinviava a tempi più propizi.

 

Quella stessa sfiga zitellonica che ha colpito, in barba a tutte le pippe sparate nei comizi rovesciando i bulbi oculari (“Sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana”), anche l’agitata vita amorosa della sorella secondogenita che, una volta raggiunto l’altare del potere, si è ritrovata subito scaraventata nella polvere mediatica dal testosterone in ebollizione di Andrea Giambruno, in trasferta tra le arrapanti divette e stagiste di Cologno Monzese.

 

Oggi di “Lollo beautiful” che, scaricata la destra sociale di Gianni Alemanno trovava asilo come “gabbiano” di Rampelli, non resta che un cinquantenne stazzonato che sembra il residuo provinciale di un film anni ’50 di Dino Risi, versione “Poveri ma bulli”.

 

francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi

Nella spettacolosa ascesa da responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia in via della Scrofa 39 a "cognato" più famoso d’Italia a Palazzo Chigi, spaparanzato sulla poltrona di ministro (per mancanza di prove ma surplus di gaffe) della Sovranità Alimentare, già Agricoltura, ritroviamo tutti i temi di rampismo sociale e politico che dettero vita alla fine dell'Ottocento al capolavoro di Maupassant, "Bel Ami".

 

Si sa: certi grandi balzi dalla provincia alla cloaca massima romana non sono mai privi di conseguenze a livello mentale e di solito qualche rotella salta.

 

Ecco l'intrepido "cognato d'Italia" che non si accontenta di sgranare i nomi dei candidati per Camera e Senato alle elezioni trionfali del 2022 riempiendo le liste di suoi fedelissimi. Una volta elevato dalla "cognata" a quarta gamba della Fiamma Magica (Giorgia, Arianna, Fazzolari), non disdegna di mettere becco sulle nomine nelle aziende di Stato, piazzando consulenti e dirigenti in giro nei vari ministeri.

 

arianna meloni francesco lollobrigida vinitaly meme by edoardo baraldi

Daje e ridaje, in piena euforia del potere, si è cotonato il cervello fino al punto di chiedere e ottenere da Trenitalia una fermata straordinaria a Ciampino del suo Frecciarossa diretto a Napoli: il treno aveva accumulato più di un’ora di ritardo e lui non sarebbe riuscito ad arrivare in tempo all’inaugurazione del parco ex mafioso di Caivano per poi tornare a Roma e registrare, come ospite, una puntata del programma di Nunzia De Girolamo su Rai 3 (ahò, m’hai detto un prospero: mi aspetta Nunzia!).

 

Malgrado le sue minchiate quotidiane (una per tutte, quella della “sostituzione etnica”), forte di essere stato per anni a capo dell'organizzazione del partito, Lollo diventa uno degli uomini più potenti del governo Ducioni, almeno fino al 5 aprile 2023. Quando il “Corriere della Sera” pubblica una incredibile lettera di Rachele Silvestri, una ex parlamentare grillina passata a Fratelli d’Italia che trasforma la sua gravidanza in scandalo politico.

 

La 36enne di Ascoli Piceno, eletta in un collegio blindato abruzzese per volere di Lollo (cosa che fece incazzare i camerati locali), sostiene di essere stata “costretta” a fare il test di paternità per suo figlio di soli tre mesi a causa della “presunta notizia uscita su qualche organo d’informazione” sul fatto che il bimbo non sarebbe figlio del suo compagno ma di un politico molto influente di Fratelli d’Italia, a sua volta sposato”.

 

RACHELE SILVESTRI

Ohibò, chi ha costretto l’ex addetta alle vendite del supermercato Penny di Ascoli Piceno a fare il test del Dna? Quale organo di informazione o sito sciagurato ha fatto il suo nome? Perché non comunica il cognome del compagno di vita e di gravidanza? Trasparenza per trasparenza, perchè non ha postato il test del Dna? Nessuna risposta.

 

Più che spegnere i fuochi, la lettera apre un caso politico che autorizza giornalisti e politici a fare domande, a investigare, a infilare il naso. Cominciano infatti a girare voci che puntano il dito su Francesco Lollobrigida, ministro e compagno di Arianna Meloni.

 

Finché Lollo sbotta sul “Corriere”: “È un anno che mi tengono nel mirino. Ho cominciato con l’apprendere di essere padre a mia insaputa, hanno aggredito una collega che era rimasta incinta e che ha dovuto dimostrare chi fosse il vero padre con un esame del Dna...’’.

 

giorgia arianna meloni

Da parte sua, Giorgia Meloni non rilascia alcuna dichiarazione di solidarietà alla puerpera Rachele Silvestri. In fondo, la deputata "costretta" a fare il test di paternità al figlio appena nato è stata eletta con Fratelli d’Italia, e sia come presidente del partito che come prima premier donna, avrebbe potuto dire qualcosa. Invece, nisba.

 

In Transatlantico e nelle redazioni si chiedono: ma chi ha consigliato la sventurata Silvestri di scrivere la lettera al “Corriere”, che si è trasformata in un boomerang? Qualche autorevole giurista di Fdi? Tra gli addetti ai livori si mormora il nome del vispo Donzelli che, come ex adepto PDL di Maurizio Gasparri, è stato tenuto fuori dalle poltrone del governo, e approfittando del fatto di ricoprire il posto di Lollo come responsabile dell’organizzazione del partito ha pensato bene di rafforzare la sua componente interna.

 

L’indiscrezione su Donzelli deve avere qualche fondamento perché è da quel momento che la Ducetta decide di promuovere la sorella Arianna a capo della segreteria, mettendo un po' all'angolo dalla cabina di comando di via della Scrofa il pinocchietto toscano (è dotato di un naso che è mejo di un apriscatole).

 

donzelli arianna meloni

Intanto negli ambienti politici i boatos su Lollo ingorgano la messaggistica dei cellulari: chi dice che una Arianna ferita nell'onore l’ha buttato fuori di casa, chi conferma che da mesi Lollo alloggia in un albergo di via Veneto, chi vocifera che dopo un’assenza di 9 mesi è ritornato al talamo nuziale, apparentemente perdonato…

 

Chissà chi lo sa. Quello che è certo è che lo "Stallone di Subiaco" viene escluso da Palazzo Chigi: non è più la quarta gamba della Fiamma Magica, sostituito dalla prima segretaria di Giorgia, Patrizia Scurti. 

 

E così si arriva al mesto “Con Lollobrigida siamo separati in casa da tempo” di Arianna rivelato nel colloquio con ''Il Foglio''. Una storia d'amore e di coltelli che conferma che il motto “Tengo famiglia” che il saggio Longanesi voleva scrivere sulla bandiera italiana non regge più, finito nel cestino dei vecchi ricordi davanti al logorio della vita moderna.

LOLLO E GIAMBRUNO - SEPARATI ALLA MESCITA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPAFrancesco lollobrigida guido castelli elena leonardi lucia albano rachele silvestri francesco acquaroli LA SEPARAZIONE TRA ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - VIGNETTA BY NATANGELOARIANNA MELONI ANNUNCIA AL FOGLIO LA SEPARAZIONE DA FRANCESCO LOLLOBRIGIDA maurizio gasparri alla partita del cuore donzelliTWEET SULLA SEPARAZIONE TRA ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDAmeloni lollobrigidaGIORGIA MELONI - ALESSANDRO SALLUSTI - ARIANNA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNAgiorgia arianna melonigiorgia arianna meloniDIVORZIO ALL AMATRICIANA - - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)