bertone grillo

QUANDO BEPPONE ERA PAZZO DI BERTONE! - GRILLO IN PIÙ OCCASIONI HA ELOGIATO L'EX SEGRETARIO DI STATO VATICANO NONCHÉ ARCIVESCOVO DI GENOVA: "MODI SPICCI E DETERMINATI DA MANAGER DI UNA MULTINAZIONALE. UNA PERSONA ATTENTA, CURIOSA DEL FUTURO. MI FECE UN'OTTIMA IMPRESSIONE''

 

1. QUANDO GRILLO ELOGIAVA BERTONE

MauroZap per www.meltybuzz.it

 

Bertone Grillo Bertone Grillo

Il giornalista Giuseppe D'Agata ha riesumato (parliamo soltanto di 9 anni fa, ma nell'epoca social è un'era geologica) e pubblicato in un post delle fotografie relative ad un incontro tra Beppe Grillo e Tarcisio Bertone nel lontano 2006.

 

A causa delle recenti vicende che hanno portato agli onori della cronaca il Cardinale, il post di D'Agata è diventato immediatamente virale, con centinaia di condivisioni, per via delle parole che Grillo spese nei confronti del prelato in un post sul blog, scritto poco prima dell'incontro tra i due, in cui si lodava la vicinanza di Bertone ai ambientali, arrivando ad affermare che “Un uomo così lo vedo come un segno che le cose possono cambiare”.

 

La speranza in Bertone è proseguita negli anni, come dimostra un post del 2009 in cui Beppe Grillo ha apertamente rivelato la speranza di vedere il suo Cardinale preferito al soglio pontificio. Il leader del partito anticasta per eccellenza avrà cambiato idea dopo le notizie sull'attico dell'alto prelato?

 

                  

2. BERTONE: L'ULTIMO PAPA

Beppe Grillo per il suo blog, www.beppegrillo.it , pubblicato il 30 agosto 2009

 

BERTONE  CON BEPPE GRILLOBERTONE CON BEPPE GRILLO

Ho incontrato due anni fa a Genova il cardinale Tarcisio Bertone in una udienza privata. Un signore alto, con gli occhi piccoli e scrutatori, modi spicci e determinati da manager di una multinazionale. Una persona attenta, curiosa del futuro. Parlammo di energie rinnovabili di cui lui era entusiasta. Mi fece un'ottima impressione. Era da poco stato nominato segretario di Stato. Non era ancora un candidato papa. Mi disse della sua volontà di usare in Vaticano i pannelli solari per il riscaldamento, cosa che in seguito fece. Un prete tosto, duro e affilato come un rasoio. Fui perfino tentato chiedergli consiglio per i miei investimenti finanziari.

 

Io non sono un praticante. Amo il suono delle campane la domenica mattina, sono entusiasta di uomini come Don Ciotti, Don Gallo e Padre Alex Zanotelli, che considero "schegge di Cristo". Ma sono eccezioni. In Italia, se Sarkozy non accoglie il Vaticano, guardie svizzere comprese, ancora una volta ad Avignone (ma Carlà Bruni si opporrebbe), la Chiesa, questa Chiesa dottrinale e dominata dalla Curia, non può essere ignorata.

ATTICO DI BERTONE ATTICO DI BERTONE

 

Vedere il cardinal Bertone, prima di una comune cena della Perdonanza (poi annullata) in fotografia seduto accanto a un frequentatore di prostitute, un corruttore, un mentitore professionale, mi ha dato molto fastidio, diciamo che mi ha fatto schifo. A quanti italiani ha provocato lo stesso rigetto? Cristo, il mio Cristo, quello che scacciò i mercanti dal tempio e disse che non si potevano servire allo stesso tempo Dio e mammona (Matteo 6,24), allo psiconano avrebbe dato un evangelico calcio nel culo. So che molti parroci, molti credenti pensano la stessa, identica cosa.

 

A chi deve rendere conto il Vaticano? Alla Ragion di Stato o alla Ragion di Cristo? Alla comunità dei fedeli o alla P2? Al Vaticano possono essere mosse molte accuse, ma non quella dell'ignoranza. Il Papa e il cardinal Bertone sanno chi è Berlusconi, conoscono la sua storia meglio di lui. La trattativa permanente tra Governo italiano e Chiesa per ottenere leggi e vantaggi economici da una parte e una indulgenza imbarazzante, spesso un silenzio omertoso, dall'altra non può continuare e qualche vescovo se ne è accorto. Gesù non trattò con i Farisei per evitare il Calvario. Questa Chiesa tratta per non pagare l'ICI.

BERTONE PROFITIBERTONE PROFITI

 

Tutto ciò che tocca lo psiconano diventa sterco. La Chiesa non lo segua nella sua follia nichilista, distruttrice di ogni valore. San Malachia ha previsto nelle sue profezie la fine della Chiesa durante il 112° papato (il 111° è quello attuale). Il 112° è quello di Petrus Romanus, Pietro il Romano. Bertone è nato a Romano Canavese e si chiama Tarcisio Pietro Evasio. E' lui il candidato ideale.

 

"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli crollerà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo". Urge un esorcista per Testa d'Asfalto, Bertone provveda.

 

 

3. TARCISIO BERTONE E L'ALDIQUÀ

Beppe Grillo per www.beppegrillo.it del 31 agosto 2006

 

ATTICO DI TARCISIO BERTONE  ATTICO DI TARCISIO BERTONE

Il giorno di Ferragosto pubblico il post: 'L’ozio è rivoluzionario' con: “Questa follia è l’amore del lavoro, la passione esiziale del lavoro, spinta sino all’esaurimento delle forze vitali dell’individuo e della sua progenie”. Papa Benedetto XVI all’Angelus, il 19 agosto, afferma che bisogna “guardarsi dai pericoli di una attività eccessiva, qualunque sia la condizione e l'ufficio che si ricopre, perché le molte occupazioni conducono spesso alla durezza del cuore”.

 

L’otto di agosto pubblico il post 'No Oil, no war' in cui scrivo: “Le energie alternative sono ormai obbligatorie. Questa è la vera emergenza”. L’arcivescovo di Genova, Tarcisio Bertone, prossimo segretario di Stato, il 29 agosto afferma: “Dipendiamo quasi esclusivamente da una sola fonte di energia: il petrolio. Dobbiamo trovare fonti alternative” e “Beppe Grillo, nel suo piccolo è un esempio che potremmo seguire".

ATTICO DI TARCISIO BERTONEATTICO DI TARCISIO BERTONE

Nel mio piccolo mi sto montando veramente la testa. In questo meccanismo non capisco più chi è la causa e chi l’effetto. Ma qualche royalty, un 5 per mille, il Vaticano dovrebbe darmela.

 

Tarcisio Bertone è un uomo di Chiesa che si occupa dell’aldiquà oltre che dell’aldilà. Della bellezza di questo mondo e delle energie alternative. Un uomo così lo vedo come un segno che le cose possono cambiare. La Chiesa, pur con i suoi limiti, i suoi dogmi sembra più avanti della società italiana.

 

I miti del lavoro fine a sé stesso, delle risorse infinite, del consumismo, del possesso, del denaro sono (posso dirlo?) malvagi. Certamente nell’aldiquà. Per l’aldilà non so, ma lo chiederò a Tarcisio Bertone se vorrà incontrarmi insieme a esperti di energie alternative. Vorrei convincerlo ad adottarle ed iniziare a dare il buon esempio, risparmiando, dalla Città del Vaticano e dagli edifici della Chiesa (ospedali, case di riposo, ecc.).

BERTONE DA LIBERO BERTONE DA LIBERO

Invito i politici italiani, che tanto hanno nominato Papa Giovanni Paolo II a sproposito sull’indulto, a riportare anche le parole di Tarcisio Bertone.

 

Tarcisio Bertone Tarcisio Bertone

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)