toti meloni salvini

TUTTI PER UNO, UNO PER TOTI – IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA GODE DOPO LA TRANVATA DI FORZA ITALIA ALLE EUROPEE: “ORA BASTA, BERLUSCONI HA FATTO UN SACRIFICIO INUTILE: DALLO SCORSO ANNO CHIEDO UN’INVERSIONE DI ROTTA SENZA RISPOSTE. LA CLASSE DIRIGENTE HA OCCHIEGGIATO ALLA SINISTRA E HA MENTITO AI NOSTRI MILITANTI. TUTTI A CASA” – IL PIANO DELL'EX DIRETTORE DEL TG4 È SCIOGLIERE “FARSA ITALIA", CREARE UNA “GAMBA” DI DESTRA CON LA MELONI E SOSTENERE SALVINI....

1 – ORA BASTA SCUSE E BUGIE! TUTTI A CASA E CAMBIAMO DAVVERO PER RIPARTIRE

Dal profilo Facebook di Giovanni Toti

SALVINI MELONI TOTI

 

Ora basta! Stiamo assistendo alla seconda tornata elettorale in meno di un anno in cui il centrodestra stravince, Forza Italia perde. E perde molto. Dopo la sconfitta delle Politiche, oggi Forza Italia crolla all’8,7%.

 

Dalle elezioni dello scorso anno chiedo a tutti i dirigenti un’inversione di rotta, un confronto democratico per stabilire la linea politica, apertura alle tante liste civiche di area che non ci votano e non ci voteranno mai più, spazio ai tanti bravi amministratori locali e parlamentari coraggiosi.

giovanni toti in tuta con berlusconi

Risposte? Nessuna. Anzi, peggio: anche in queste ore ho sentito e letto dirigenti e parlamentari del partito difendere scelte indifendibili. Peggio ancora: accusare chi ha avuto il coraggio di chiedere in questi mesi un cambiamento per evitare lo schianto ampiamente prevedibile.

 

La colpa ormai è chiara a tutti: è di una classe dirigente che ha difeso ad oltranza le proprie poltrone, che ha occhieggiato alla sinistra per far dispetto ai nostri alleati, che ha scelto ancora una volta dall’alto candidature con arbitrio totale, che ha emarginato chiunque avesse l’ardire anche solo di sussurrare che qualcosa non andava.

matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 2

 

Quella classe dirigente ha mentito ai nostri militanti, ai nostri elettori, a se stessa e al leader Silvio Berlusconi. Nessuno ha avuto neppure il coraggio di dire al fondatore del partito, che ha condotto una campagna elettorale eroica, che la sua candidatura sarebbe stata un sacrificio inutile (tranne il sottoscritto e qualche amico). Per cinismo e opportunismo un anno è stato consumato con la testa sotto la sabbia, tra menzogne e ipocrisie.

 

TOTI MELONI SALVINI

E i risultati si vedono: gli elettori non si imbrogliano impunemente e ieri hanno definitivamente rottamato questo modo di fare politica e questa classe dirigente.  Tutti a casa! Poi ricominciamo sulla strada giusta: c’è un Paese che si aspetta da noi ricette realistiche sull’economia, sul lavoro, sulla formazione professionale, sulla scuola, sugli ammortizzatori sociali, sui conti pubblici. Un ricetta chiara, con alleati chiari, con una classe dirigente scelta solo ed esclusivamente dal basso, per merito e consenso.

 

silvio berlusconi borsalino giovanni toti 3

Presto dovremo trovarci per parlarne. Con tanti amici ci riuniremo in una grande assemblea pubblica dove ognuno potrà dire la sua, senza gradi, mostrine e notabili. E da lì ripartiamo con tutti gli amici che si sentono di centrodestra, attraverso regole nuove, aggregazione, primarie, partecipazione di tutti. Per scrivere insieme il nostro manifesto di libertà, perché serve un’offerta politica nuova. Solo così si salva una storia. Spero che i pretesti e le scuse salva poltrone siano finiti davvero e che partecipino in tanti. Magari... non proprio tutti! Serve aria fresca per non soffocare. A presto per i prossimi appuntamenti...

 

silvio berlusconi 5

2 – ELEZIONI EUROPEE, TOTI TERREMOTA FORZA ITALIA: "BERLUSCONI, SACRIFICIO INUTILE. BASTA, TUTTI A CASA"

Da www.liberoquotidiano.it

 

"Ora basta! Stiamo assistendo alla seconda tornata elettorale in meno di un anno in cui il centrodestra stravince, Forza Italia perde. E perde molto". Giovanni Toti attende mattina per commentare i risultati delle elezioni europee, che hanno visto Forza Italia scendere all'8%, lontano dalla soglia psicologica di galleggiamento del 10 per cento.

matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 3

 

Il governatore della Liguria, da settimane di passare armi e bagagli dagli azzurri alla futura seconda gamba sovranista di Giorgia Meloni (che parte dal lusinghiero 6,4% incassato da Fratelli d'Italia), chiede ai dirigenti forzisti "un’inversione di rotta, un confronto democratico per stabilire la linea politica, apertura alle tante liste civiche di area che non ci votano e non ci voteranno mai più, spazio ai tanti bravi amministratori locali e parlamentari coraggiosi".

silvio berlusconi 7

 

"Risposte? Nessuna. Anzi, peggio - nota ancora Toti su Facebook -: anche in queste ore ho sentito e letto dirigenti e parlamentari del partito difendere scelte indifendibili. Peggio ancora: accusare chi ha avuto il coraggio di chiedere in questi mesi un cambiamento per evitare lo schianto ampiamente prevedibile - ha aggiunto -. La colpa ormai è chiara a tutti: è di una classe dirigente che ha difeso ad oltranza le proprie poltrone, che ha occhieggiato alla sinistra per far dispetto ai nostri alleati, che ha scelto ancora una volta dall'alto candidature con arbitrio totale, che ha emarginato chiunque avesse l'ardire anche solo di sussurrare che qualcosa non andava".

TOTI E SALVINI INSIEME A PRANZO A PORTOFINO

 

"Quella classe dirigente ha mentito ai nostri militanti, ai nostri elettori, a se stessa e al leader Silvio Berlusconi. Nessuno ha avuto neppure il coraggio di dire al fondatore del partito, che ha condotto una campagna elettorale eroica, che la sua candidatura sarebbe stata un sacrificio inutile (tranne il sottoscritto e qualche amico).

 

giovanni toti matteo salvini giorgia meloni

Per cinismo e opportunismo un anno è stato consumato con la testa sotto la sabbia, tra menzogne e ipocrisie. E i risultati si vedono: gli elettori non si imbrogliano impunemente e ieri hanno definitivamente rottamato questo modo di fare politica e questa classe dirigente - ha concluso -. Tutti a casa! Poi ricominciamo sulla strada giusta: c’è un Paese che si aspetta da noi ricette realistiche sull'economia, sul lavoro, sulla formazione professionale, sulla scuola, sugli ammortizzatori sociali, sui conti pubblici. Un ricetta chiara, con alleati chiari, con una classe dirigente scelta solo ed esclusivamente dal basso, per merito e consenso".

manifestazione salvini meloni toti a firenze

 

"Presto dovremo trovarci per parlarne. Con tanti amici ci riuniremo in una grande assemblea pubblica dove ognuno potrà dire la sua, senza gradi, mostrine e notabili. E da lì ripartiamo con tutti gli amici che si sentono di centrodestra, attraverso regole nuove, aggregazione, primarie, partecipazione di tutti. Per scrivere insieme il nostro manifesto di libertà, perché serve un’offerta politica nuova. Solo così si salva una storia. Spero che i pretesti e le scuse salva poltrone siano finiti davvero e che partecipino in tanti. Magari... non proprio tutti! Serve aria fresca per non soffocare. A presto per i prossimi appuntamenti...", conclude.

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO