allenatori serie a 2021-22

ROMA NON FU COSTRUITA IN UN GIORNO, E LA ROMA? – UNA DELLE PAROLE PIÙ UTILIZZATE DAI NUOVI TECNICI DELLE “SETTE SORELLE” DI SERIE A È STATA “(RI)COSTRUIRE” – DA MOURINHO A SARRI, PASSANDO PER SPALLETTI, ALLEGRI E INZAGHI: IL LORO COMPITO È DIFFICILE PER DIVERSI MOTIVI, TRA CHI DEVE SALVARE LA FACCIA DOPO UNA STAGIONE DELUDENTE E CHI HA BISOGNO DI CONFERMARE L’ANDAZZO DEGLI ULTIMI ANNI – MA SENZA UN MERCATO ALL’ALTEZZA, IL COMPITO DIVENTA SEMPRE PIÙ DIFFICILE…

MOURINHO ALLEGRI SPALLETTI SARRI INZAGHI

Alessandro Catapano per “il Messaggero”

 

Le parole sono importanti, lo sanno bene i nostri allenatori, per questo le dosano tutti con il bilancino, anche chi in passato ci aveva abituato a grandi performance verbali (vero, Mou?). Prendiamo in esame i tecnici delle sette sorelle, quelle che sulla carta (attenzione, sulla carta) partono davanti alle altre (sulla composizione della griglia, ci si può sbizzarrire, noi vi diamo la nostra): Allegri, Inzaghi, Gasperini, Pioli, Mourinho, Sarri, Spalletti. 

 

mourinho allenamenti roma

Hanno parlato poco (di nuovo, José, insieme a Sarri), pochissimo (Pioli e Inzaghi), giusto per togliersi qualche sassolino dallo scarpino (Gasperini, con Gomez; Spalletti, con Totti), praticamente mai (Allegri). 

 

Non stupisce, anzi, la scelta del tecnico juventino, che si è chiuso nel silenzio dopo aver regolato urbi et orbi la querelle sulla fascia da capitano (vero, Bonucci?): se ci metti due mesi a portare a casa Locatelli - con tutto il rispetto - e nel frattempo il tuo preferito non ha ancora rinnovato (Dybala con le sue insicurezze) e quello più ingombrante non se n'è ancora andato (Ronaldo con i suoi sbalzi d'umore), meglio stare zitti e aspettare gli eventi. 

 

OPPORTUNISTI

LA PRESENTAZIONE DI MASSIMILIANO ALLEGRI ALLA JUVE

Sia chiaro, in tanti vorrebbero avere i problemi di Allegri, e infatti i suoi colleghi si muovono con medesima circospezione, e in certi casi mostrano un sempre meno raro opportunismo, che potremmo definire meno nobilmente paraculaggine, sia detto sempre con rispetto. Ed ecco che la parola più citata dell'estate è «costruire», a volte preceduta dal prefisso «ri», associato a eredità particolarmente complicate. 

 

«Costruire» vuol dire tutto e niente, è un termine meravigliosamente democristiano, perché trasmette l'idea di un impegno ma al tempo stesso concede tempo e, nel caso le cose andassero male, alibi a chi lo pronuncia. «Costruire» sposta il traguardo più in là, rimanda a un giorno più o meno lontano, avvia un percorso sul cui esito, oggi, nessuno può sbilanciarsi, se non con un atto di fede. Del resto, nemmeno Roma fu costruita in un giorno, no? 

MOURINHO ALLA ROMA

 

E infatti, Mourinho vuole «costruire un futuro vincente, mattone dopo mattone» e Sarri annuncia una «stagione di costruzione per essere più competitivi nelle prossime annate», e anche Inzaghi ha messo subito le mani avanti (povero, gli hanno sfilato da sotto il naso Hakimi e Lukaku e non ha potuto fare una piega), invitando l'Inter a chiarire l'obiettivo stagionale: un posto in Champions, non certo lo scudetto. 

 

DIVERTIRSI

SARRI LAZIO

E insomma, hanno giocato un po' tutti a tenere coperte le carte. Poi, in questo contesto c'è chi ci si muove a meraviglia, e chi, invece, ci soffre e non riesce a nasconderlo. Mourinho si conferma il re degli opportunisti, definiamolo così: quando dice «mi manca ancora qualcosa, spero possa arrivare l'estate prossima», è chiaro che in quel momento stanno fischiando le orecchie ai Friedkin perché lui quel «qualcosa», cioè il regista, lo vuole subito, altro che storie. 

 

SARRI LAZIO

Sarri, invece, non è tipo da giochetti, il mercato lo annoia mortalmente, quasi quanto le conferenze stampa, il suo habitat naturale è il campo, con geometrie ormai esistenziali, e lì, solo lì, qualunque sia il materiale umano che Lotito gli metta a disposizione, ha una certezza: «io mi sto divertendo». 

 

Con la ragionevole speranza di applicare lo stesso verbo anche nella sua forma transitiva: divertire, i tifosi della Lazio, gli appassionati di calcio. Da stasera, per i prossimi nove mesi. Ma vale per tutti. Vivaddio, fateci divertire. Mancini ci è riuscito, non vorrete essere da meno.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?