david michelangelo

TIRA UNA BRUTTA ARIA A FIRENZE - ALLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA L’IMPIANTO DI AERAZIONE E’ FONTE DI INQUINAMENTO: "STATO IGIENICO COMPROMESSO" - SPENTO DAL 23 GENNAIO: NELLE TUBATURE TROVATO ANCHE LO SCHELETRO DI UN TOPO. LAVORATORI IN AGITAZIONE: A RISCHIO SALUTE E SICUREZZA - IN UN ANNO SONO PASSATI 1,7 MILIONI DI VISITATORI DAVANTI AL DAVID DI MICHELANGELO

Marco Gasperetti per corriere.it

 

Nella sala della Tribuna della Galleria dell’Accademia, dove trionfa il David di Michelangelo, tira una brutta aria. E stavolta non è solo un modo di dire perché, dati tecnici e scientifici alla mano, l’impianto di aerazione sembra essere diventato un veicolo di inquinamento di elementi tossici e di agenti patogeni.

DAVID DI MICHELANGELO

 

Tranquilli: l’impianto è stato spento il 23 gennaio dall’allora direttore pro-tempore (dopo la riforma dell’ex ministro Bonisoli) che, dopo aver ordinato un’ispezione dell’impianto a una società specializzata, aveva fatto chiudere con urgenza il sistema di aerazione. Allora si era parlato genericamente di inquinamento da fibre di vetro, grave, ma certamente non così drammatico come invece è stato accertato dagli esami nei quali si parla persino di possibili «irritazione alle vie respiratorie, disturbi alla vista, abrasioni e irritazioni della pelle».

 

La relazione tecnica

DAVID DI MICHELANGELO

Adesso il Corriere della Sera è venuto in possesso della relazione tecnica effettuata il 16 dicembre che dimostra non solo la pericolosità dell’impianto, che per fortuna è stato chiuso, ma che pone interrogativi inquietanti sui visitatori (1 milione e 700 mila ogni anno) che in passato, hanno visitato la Galleria dell’Accademia sostando e respirando davanti al David. Il documento riporta molti dati tecnici sulla presenza di polveri sottili e di patogeni all’interno delle tubazioni. Ci sono fotografie che dimostrano la presenza di lacerazioni, rifiuti, calcinacci e persino dello scheletro di un grosso topo all’interno dei condotti di aerazione.

 

Stato igienico «compromesso»

La relazione descrive inoltre lo stato igienico complessivo dell’impianto «che risulta fortemente compromesso dalla presenza di copiosi residui all’interno della condotta in cui transita l’aria che viene immessa nei locali, le polveri sono anch’esse un veicolo di contaminanti e agenti patogeni oltre che ad allergie». Le analisi proseguono poi confermando che «la carica batterica nella condotta è superiore ai valori della norma. Il rivestimento in fibra minerale interno risulta lacerato in diversi punti e le micro particelle al passaggio dell’aria sono immesse nei locali».

 

Queste particelle, si spiega ancora nel documento, sono di diametro così piccolo che possono essere considerate pericolose. «La loro inalazione – si legge – può provocare irritazione alle vie respiratorie, disturbi alla vista in caso di contatto con gli occhi, abrasioni e irritazioni della pelle».

DAVID DI MICHELANGELO

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