matteo salvini francesca verdini xi jinping tiktok

XI JINPING VEDE I VOSTRI BALLETTI SCEMI E SE LA RIDE – ANCHE I SERVIZI SEGRETI ITALIANI INDAGHERANO SU TIKTOK. CI SARÀ UN'ISTRUTTORIA SULL’APP PREFERITA DAI (E DALLE) MINORENNI, CHE CONDIVIDE I DATI DEGLI UTENTI IN UN DATABASE A DISPOSIZIONE DELLE AUTORITÀ DI PECHINO. COMPRESI I VIDEO DI SALVINI CHE ABBRACCIA GLI ULIVI E SI FA STRATTONARE DALLA VERDINI – IN AMERICA È GIÀ PARTITA UNA CLASS ACTION – VIDEO

1 - «PECHINO DICA COSA FA DEI DATI» GLI 007 INDAGANO SU TIKTOK

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

giuseppe conte raffaele volpi

«Verificare l'uso che il governo cinese fa dei dati sensibili degli utenti italiani iscritti su Tik Tok». La richiesta è stata inoltrata due settimane fa dai membri della maggioranza che fanno parte del Copasir al presidente Raffaele Volpi. E l'esponente leghista ha dato via libera al procedimento.

 

ragazzine su tiktok 3

Ora l'Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise) e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) indagheranno - attraverso un'istruttoria - sul social network che spopola tra gli adolescenti (e non solo). Si tratta di un'applicazione - a portata di smartphone - che permette di pubblicare e dunque condividere brevi video musicali. Clip spesso scanzonate.

xi jinpingmatteo salvini su tiktok 2matteo salvini su tiktok

 

Tik Tok è cinese: è tenuta a riferire al governo i dati degli iscritti: foto e video finiscono in un database a disposizione della autorità politiche. Nel mondo sono più di 1,5 miliardi le persone che si divertono con questo social, in Italia superano i sei milioni. Anche la politica sta provando (senza entusiasmi) a capire il fenomeno. Forse perché la platea è composta in gran parte da adolescenti, molti dei quali ancora minorenni, e quindi non appettibili elettoralmente (almeno per ora, anche se il trend sta alzando l'asticella verso i ventenni). Il pioniere è stato Matteo Salvini: lo scorso novembre il leader della Lega ha aperto il suo account.

adolescenti su tiktok 1

 

tiktok

E così è diventato un tiktoker (seguito da 167mila profili). L'ultima performance l'altro giorno da un palco dell'Emilia Romagna (selfie con un gruppo di «amici indiani: dedicato a chi ci vuole male», con il pezzo Riptide di Vance Joy), ma anche il Primo dell'anno (con la celebre parodia con la fidanzata Francesca dello schiaffetto di Papa Francesco a una fedele troppo invadente).

 

adolescenti su tiktok 3

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli, è stata tentata da questo social (forte del tormentone Io sono Giorgia), ma dopo una rapida apparizione sembra non essere attiva. D'altronde il campo è davvero impervio: anche perché su Tik Tok tra più attivi ci sono ragazze e ragazzi che ancora vanno alle medie. Quindi il rischio di non essere capiti o peggio ancora trollati (traduzione: presi in giro) per i politici c'è, eccome.

 

isis su tiktok 4

Ma adesso lo scenario cambia totalmente. Perché il caso prende tutta un'altra piega. E ha fatto irruzione due settimane fa all'interno del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza pubblica. In ballo - è stato rimarcato dai parlamentari che compongono l'attuale maggioranza - c'è «la sicurezza dei nostri dati, intesa come Paese, che finiscono nella disponibilità del governo cinese visti gli accordi che ha con Tik Tok. Dunque non si tratta di una banale questione di privacy».

ragazzine su tiktok 2matteo salvini su tiktok 3

 

Un affare così complesso, e dalle ricadute così grandi, che il presidente del Copasir Raffaele Volpi non ha potuto fare altro che dare mandato ai Servizi segreti di aprire un'istruttoria. Dove porterà non si sa.

 

IL DOSSIER

Ma questa mossa si lega, in un certo senso, alle mosse che il governo italiano dovrà prendere sulla questione 5G, l'infrastruttura digitale del futuro: un tema molto caro a Pechino, ma non a Washington. Un dossier che aveva trovato, ai tempi del governo gialloverde, una sponda importante nel M5S, in pieno flirt sulla via della Seta, grazie alla generosa apertura dell'allora titolare del Mise (nonché vicepremier) Luigi Di Maio. Anche in questo caso, in ballo c'è la gestione dei dati.

adolescenti su tiktok 2tiktok 9

 

Così si spiega il pressing di Huawei e Zte e dall'altra la frenata dell'alleanza atlantica. Anche questo tema è stato sollevato lo scorso dicembre e sempre dal Copasir. Un motivo per offrire al governo il destro per restringere nella gara che ci sarà sulla gestione del 5G le maglie sulla possibilità dell'ingresso cinese. Non proprio un gioco da ragazzi. Come appunto sembra non essere nemmeno Tik Tok.

 

2 - LA GUERRA USA AL SOCIAL, IN CAMPO ANCHE L'ESERCITO: «È UNA CYBERMINACCIA»

raffaele volpi

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

matteo salvini su tiktok 9

Dalla Cina al resto del mondo. Con un miliardo e mezzo di utenti Tik Tok è il social network del momento e, dopo aver conquistato l'Asia, gli Stati Uniti e tutti i 150 paesi in cui è attivo, da un anno sta spopolando anche in Italia. Gli iscritti italiani all'applicazione cinese sono infatti triplicati negli ultimi 3 mesi raggiungendo quota 6,4 milioni e sancendo, anche nel Belpaese, il passaggio della piattaforma da punto di ritrovo adolescenziale a fenomeno di massa. Così a postare i tipici mini-video di 15 secondi o meno in cui si balla, si canta, si imitano dialoghi di film, si mettono in piedi scenette buffe e si fanno battute, non sono più solo ragazzini.

matteo salvini abbraccia indiani su tiktok 2

 

ragazzine su tiktok

A crescere in maniera esponenziale è stata infatti la parte più adulta degli utenti italiani (+258% per la fascia 25-34 anni), con il risultato che la mossa di Matteo Salvini, primo ed unico politico a sbarcare sul social qualche tempo fa, non pare più troppo assurda. In pratica seguendo i vari adolescenti Luciano Spinelli ed Elisa Maino - rispettivamente 7,2 e 4,4 milioni di seguaci - si è generato una sorta di effetto domino che sta portando aziende e celebrities ad iscriversi e fare un uso sempre maggiore del social.

XI JINPING

 

Fiorello, Michelle Hunziker, Rovazzi o Chiara Ferragni ad esempio hanno grande successo anche come tik toker, al pari di aziende e brand come Nike, Vodafone o XFactor che hanno utilizzato l'app per le proprie campagne pubblicitarie.

 

LE CRITICITÀ

La maggiore diffusione però, porta anche maggiori criticità. Le accuse mosse nei confronti del social nato nel 2016 dopo l'acquisizione dell'app musical.ly da ByteDance, azienda cinese proprietaria della piattaforma, sono sempre di più e sempre più preoccupanti. A rincorrersi non sono solo le classiche critiche mosse a tutti i social network, e cioè di essere progettati per creare assuefazione tra i propri utenti, di non essere abbastanza attenti alla sicurezza dell'app oppure di gestire la privacy in maniera approssimativa per avvantaggiarsi dei dati degli iscritti.

matteo salvini su tiktok 7

 

xi jinping ren zhengfei

Negli ultimi mesi le accuse sono diventate più pesanti. In molti ad esempio sostengono che i video postati (236 al minuto solo in Italia) siano utilizzati dall'azienda cinese per migliorare i sistemi di intelligenza artificiale e di video-sorveglianza su cui Pechino sta costruendo una leadership tecnologica. Allo stesso modo Tik Tok è al centro delle polemiche anche per la mancata possibilità di certificare i profili. L'assenza delle spunte blu infatti porta al moltiplicarsi di account che diffondono fake news nascondendosi dietro i volti dei politici di tutto il mondo.

matteo salvini su tiktok 5

 

isis su tiktok 3

Non solo, c'è anche chi accusa ByteDance di trasferire e trattare i dati dei propri iscritti in Cina - pratica non consentita dal regolamento Ue per la privacy - oppure di tutelare in maniera inadeguata i minori iscritti. Nonostante il divieto infatti, sono milioni i bambini con meno di 13 anni che utilizzano la piattaforma - addirittura il 50% degli iscritti mondiali ne ha meno di 16 - e, spesso, sono in completa balia degli eventi.

zhang yiming con tim cook

 

Non è un caso che in Italia si siano moltiplicate le indagini e gli arresti della Polizia postale con l'accusa di pedopornografia legata all'uso dell'applicazione. Così come non lo è che Tik Tok stia finendo sotto la lente d'ingrandimento dei tribunali di tutto il mondo.

 

ragazzine su tiktok 1

Lo scorso anno ad esempio l'app è stata bannata temporaneamente in India perché incentiverebbe violenza e pornografia ed è stata oggetto di un'indagine nel Regno Unito per la mala gestione dei dati dei minorenni. Tuttavia, complice il clima creato dalla guerra commerciale in corso con la Cina, sono gli Stati Uniti i più agguerriti.

 

isis su tiktok 2

Dopo avergli comminato una multa da quasi 6 milioni di dollari per delle mancanze sulla gestione della privacy, ora l'autorità che indaga sugli investimenti esteri sta analizzando l'acquisizione di musical.ly da parte di ByteDance e la chiacchierata possibile influenza del governo cinese sui contenuti diffusi. Ma a scendere in campo è stato anche l'esercito americano che ha appena bandito l'uso dell'app sugli smartphone forniti dal governo considerandola «una cyberminaccia». Valutazione quest'ultima, che sembra preoccupare sempre più le autorità mondiali.

MATTEO SALVINI SU TIKTOKmatteo salvini e le noccioline su tiktokmilitari americani su tiktokmilitari americani su tiktok 2militari americani su tiktok 1MATTEO SALVINI SU TIKTOKmilitare americano matteo salvini su tiktok 6LE VISUALIZZAZIONI DEI VIDEO DI MATTEO SALVINI SU TIKTOKmilitari americani tiktokmatteo salvini abbraccia indiani su tiktokmilitari americanimatteo salvini abbraccia indiani su tiktok 1matteo salvini con le galline su tiktokadolescenti su tiktokmatteo salvini su tiktok 8matteo salvini su tiktok 1matteo salvini su tiktok 4tiktok 8isis su tiktok 5

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL COLLE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI, E A FRANCESCO GAROFANI C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA) - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? FORSE NON ESISTE. PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? ANCHE SE CI FOSSE PROBABILMENTE NON POTREBBE, PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…