covid mondo

LA VARIANTE DELTA DIVENTERA' IL CEPPO DI COVID DOMINANTE NEL MONDO – I CASI DI VARIANTE INDIANA IN ITALIA COSTITUISCONO CIRCA IL 20-25 PER CENTO DEL TOTALE - IN PROVINCIA DI PIACENZA È STATO TROVATO UNO DEI FOCOLAI PIÙ GRANDI DI VARIANTE DELTA, MENTRE ALTRI SONO STATI RILEVATI IN ABRUZZO, SARDEGNA E CAMPANIA - IN ESTATE IL 90 PER CENTO DEI NUOVI CASI DIPENDERÀ DALLA VARIANTE DELTA E PER QUESTO “SOMMINISTRARE LA SECONDA DOSE DEL VACCINO AI SOGGETTI FRAGILI NEL MINOR TEMPO POSSIBILE” E' UNA PRIORITA' ASSOLUTA...

M.Ev. per "il Messaggero"

SINTOMI VARIANTE DELTA

 

Nelle aziende del settore della logistica, in provincia di Piacenza, è stato trovato uno dei focolai più importanti della variante Delta in Italia. L' azienda sanitaria ha iniziato una operazione di test di massa, rivolta a 800 possibili contatti, ma almeno in 300 non si sono presentati per i tamponi. «Stiamo attivando le forze dell' ordine locali per rintracciarli perché molti non si fanno trovare» dicono all' azienda sanitaria piacentina.

VARIANTE INDIANA 1

 

FILM

Ma è solo uno dei cluster segnalati in giro per l' Italia che raccontano come la curva generale dei contagi del coronavirus stia scendendo in modo perentorio, ma quella che specifica, che si limita a registrare la sola variante Delta, al contrario sta salendo rapidamente, lasciando pochi dubbi al fatto che diventerà dominante, come era successo in precedenza con l' inglese.

 

TAMPONI SARDEGNA SET SIRENETTA

Altri casi sono stati segnalati in Abruzzo, in particolare nel Teramano tra alcuni ragazzi che avevano partecipato a una festa in un locale; in Sardegna dove sono risultati contagiati 14 componenti la troupe Disney della produzione cinematografica della Sirenetta tra Trinità d' Agultu e l' Isola Rossa; altro cluster a Torre del Greco, in Campania, con 44 casi, per fortuna nessuno in gravi condizioni.

 

VARIANTE DELTA COVID

Anche ieri dal Regno Unito, dove si è toccato il picco di 16mila nuovi casi positivi in ventiquattro ore, sono giunte conferme: la nuova variante si trasmette molto più velocemente dell' inglese, ma non c' è un analogo incremento dei ricoveri e dei decessi, grazie alla buona copertura vaccinale, soprattutto tra i più fragili, raggiunta in Gran Bretagna. Analoghe notizie dall' area di Lisbona, nuovo epicentro della diffusione della variante Delta in Europa, mentre l' Ecdc (l' agenzia europea) ha pochi dubbi: in estate il 90 per cento dei nuovi casi dipenderà dalla variante Delta, per questo è urgente «somministrare la seconda dose del vaccino ai soggetti fragili nel minor tempo possibile».

 

VARIANTE INDIANA

Infine, in India è stata segnalata un' ulteriore mutazione la Delta plus, già presente in sei stati che si diffonde ancora più facilmente. La Merkel ha chiesto che tutti i Paesi dell' Unione europea impongano la quarantena a chi arriva dal Regno Unito (l' Italia lo sta facendo), ma questo potrebbe scontrarsi con le aspettative di alcune località balneari spagnole che aspettano con ansia il ritorno dei turisti inglesi.

TEST VARIANTE DELTA

 

RICERCA

C' è molta attesa per l' esito dell' indagine dell' Istituto superiore di sanità che serve a valutare la diffusione attuale della variante indiana anche in Italia. L' ultimo dato, di tre settimane fa, era dell' 1 per cento, ma è scontato che quanto meno siamo già al 20-25 per cento, sempre però in un contesto di bassa diffusione del virus: ieri 951 casi su 198mila tamponi, il 32 per cento in meno di sette giorni fa.

 

Appare evidente che si ridurranno i danni vaccinando velocemente molte più persone, in particolare gli over 50 (in Portogallo segnalano che nelle terapie intensive oggi in media i ricoverati hanno 55 anni).

 

FRAGILI

VARIANTE DELTA COVID

Ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso del suo intervento alla Camera, si è speso in prima persona sulla necessità di arginare la diffusione della variante Delta: «Ad oggi, nell' Unione Europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Italia la quota è quasi del 60 per cento e circa il 30 della popolazione adulta ha completato l' intero ciclo di vaccinazione. I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta variante Delta, ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione».

 

VARIANTE INDIANA COVID

 C' è però un problema che rallenta la costruzione del muro che può fermare gli effetti della variante Delta: pesa non solo la disponibilità di dosi sufficienti, ma anche la difficoltà di convincere un numero consistente di cinquantenni e sessantenni ancora non vaccinati. A questo punto della campagna, coloro che non si sono prenotati, salvo eccezioni e particolari condizioni di salute, è perché non hanno intenzione di farlo. Ma sono rischieranno di più di tutti se la variante Delta si diffonderà in autunno.

VARIANTE DELTA IN LOMBARDIAVARIANTI CORONAVIRUS

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....