roberto speranza mario draghi

GIRA E RIGIRA, TORNA LO SPETTRO DI NUOVE CHIUSURE - PER ORA IL GOVERNO NON INTENDE CAMBIARE STRATEGIA DI CONTENIMENTO - SE L’INDICE DEI CONTAGI DOVESSE RISALIRE RAPIDAMENTE SOPRA 1,2 ALLORA MOLTE REGIONI PASSEREBBERO IN ZONA GIALLA - MA CON TRENTAMILA CONTAGI AL GIORNO SCATTEREBBERO NUOVE RESTRIZIONI - L'IPOTESI DI LIMITARE BAR E RISTORANTI PER IL PERIODO DI NATALE, RESTRINGERE LA LIBERTÀ DI SPOSTAMENTO O FERMARE LA STAGIONE SCIISTICA APPENA INIZIATA VENGONO GIUDICATE PREMATURE…

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Cresce il numero di nuovi casi, sale il tasso di positività e aumenta negli ospedali il numero di posti letto occupati da malati Covid. Una situazione che preoccupa il governo, ma non al punto da dover rivedere in corsa la strategia di contenimento del virus. A Palazzo Chigi si segue con attenzione la curva epidemiologica e l'idea prevalente è che sia ancora troppo presto per azzardare un bilancio e trarre conclusioni. Il dato chiave su cui si soffermano i vertici del Comitato tecnico-scientifico, il premier Mario Draghi e il ministro Roberto Speranza è l'andamento dell'indice di contagio Rt, che per la prima volta nell'ultimo mese è sceso sotto 1,2: all'1,18. L'auspicio è che possa calare ancora, perché se dovesse tornare a salire scatterebbe l'allarme.

 

ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI

Il sistema delle fasce di rischio a colori porterebbe diverse regioni in giallo e qualcuna in arancione a ridosso delle festività di Natale. E non è escluso che il governo, se mai si dovesse arrivare a trentamila contagi al giorno, decida di introdurre nuove restrizioni. Tra i ministri si parla di una possibile estensione dell'obbligo di green pass rafforzato al trasporto pubblico locale, agli aerei e ai treni ad alta velocità. «Ma il punto vero sono le chiusure», è il timore di un esponente del governo.

 

Nessuno conferma l'ipotesi di limitare bar e ristoranti per il periodo di Natale, restringere la libertà di spostamento o fermare la stagione sciistica appena iniziata. Nel governo la parola d'ordine è tranquillizzare e smentire come «prematuro» qualsiasi genere di misura allo studio. Draghi sembra intenzionato ad andare avanti il più possibile senza ulteriori divieti e tantomeno chiusure, contagi permettendo.

 

speranza draghi

A Palazzo Chigi confermano solo «il grande impegno sulla campagna vaccinale» e lasciano sullo sfondo sia l'ipotesi di una ulteriore estensione del green pass rafforzato, sia l'imposizione dell'obbligo vaccinale ad altre categorie, o a tutti gli italiani. Anche al ministero della Salute invitano a sottolineare gli effetti «molto buoni» delle vaccinazioni, la spinta dei booster e i numeri «molto alti» delle prime dosi. Come Draghi anche Speranza è cauto, prima di valutare il da farsi vuole vedere l'effetto del «super» certificato verde, che dal 6 dicembre viene rilasciato solo a vaccinati con due dosi o guariti.

 

green pass 3

Il 15 dicembre partirà l'obbligo di immunizzazione per il personale della scuola, i militari e le forze di polizia. E giovedì prossimo inizierà la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni, da cui sono attesi altri effetti positivi. Nel governo l'auspicio è che, grazie anche al green pass base obbligatorio sui mezzi pubblici, la curva si raffreddi un poco e l'Rt scenda all'1,10, il più vicino possibile alla soglia in cui un contagiato infetta in media una sola persona. È l'asticella sotto la quale gli italiani vaccinati passeranno un Natale pressoché normale, senza limitazioni della libertà di movimento e senza chiusure.

 

green pass 1

«Tutto quello che si poteva fare in termini di misure il governo lo ha fatto», conferma la rotta del green pass rafforzato Mariastella Gelmini. E sprona gli italiani, che all'88,09% hanno fatto almeno una dose, a fare ancora uno sforzo per sbarrare la porta al virus e alle sue varianti: «Dobbiamo tutti dare il massimo sul piano della responsabilità e del rispetto delle regole e dobbiamo fidarci della scienza. I vaccini sono sicuri e ci tireranno fuori dalla pandemia». La ministra per i Rapporti con le Regioni ieri si è sottoposta alla terza dose e ha postato la foto su Facebook: «Con i vaccini vinciamo insieme».

 

GREEN PASS

Un dato privato, ma anche un tassello della strategia del governo: far salire ancora la quota di 10,8 milioni di persone che hanno ricevuto il booster e spronare i sei milioni di italiani che non hanno ancora fatto la prima puntura. «L'unica strategia vincente sono i vaccini», rilancia Renato Brunetta e si dice «ottimista», perché le città sono tutte aperte e tanti italiani indossano la mascherina anche all'aperto: «La griglia dei percorsi anti-Covid funziona, si tratta solo di potenziarla, se dovesse servire. Come? Per prima cosa, allargando il green pass rafforzato a chi sale sul bus». Il ministro della Pubblica amministrazione si augura che il governo studi una legge che eviti di prorogare lo stato di emergenza: «Sarebbe un bel segnale di fiducia e di apertura».

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?