novak djokovic con i guanti

MA PERCHE' DJOKOVIC INDOSSA I GUANTONI ALLA ROCKY? A COSA GLI SERVONO? NON SONO PASSATI INOSSERVATI I VISTOSI OGGETTI UTILIZZATI DAL TENNISTA SERBO A MIAMI DURANTE LE PAUSE TRA UN GAME E L'ALTRO. L'EX TENNISTA MARTINA NAVRATILOVA SPIEGA CHE VANTAGGI DANNO: “POSSONO ABBASSARE LA TEMPERATURA CORPOREA IN CIRCA 30 SECONDI” – SOTTO GLI OCCHI DI MESSI, "DJOKO" HA BATTUTO DIMITROV E ORA AFFRONTERA’ IN FINALE IL 19ENNE JAKUB MENSIK PER VINCERE IL TROFEO NUMERO 100 DELLA SUA CARRIERA – VIDEO

https://sport.sky.it/tennis/video/2025/03/29/atp-miami-djokovic-finale-intervista-video

 

 

Da corrieredellosport.it

 

 

 

novak djokovic con i guanti

Novak Djokovic a Miami ha ritrovato la sua forma migliore, dopo i flop ai tornei di Doha e di Indian Wells con una doppia eliminazione al primo turno. Il centesimo titolo è sempre più vicino, dopo aver battuto Grigor Dimitrov in semifinale l'ultimo ostacolo sarà il giovane ceco Jakub Mensik.

 

Il ritorno del serbo a grandi livelli è coinciso con alcuni cambiamenti nelle sue abitudini, ad esempio un particolare che non è passato inosservato è l'utilizzo di vistosi guantoni blu da parte di Nole durante le pause tra un game e l'altro. È stata una ex tennista a spiegare a cosa servono e che vantaggi danno.

 

Martina Navratilova ha affermato di conoscere questo tipo di guanti indossati da Djokovic: "Li utilizzavano anni fa, possono abbassare la temperatura corporea in circa 30 secondi. Influiscono sull'afflusso del sangue, non so perché non venga usato da più persone.

 

novak djokovic con i guanti

Novak è un passo avanti a tutti quando si tratta di tecnologia". Un'ulteriore prova dell'attenzione verso ogni particolare da parte del serbo, che ha deciso di usare questi guanti al posto del classico asciugamano freddo. Sono oggetti contenenti ghiaccio o gel refrigerante per contrastare il caldo, sono poco utilizzati ma in realtà molto semplici da avere: si possono acquistare online per circa 40 euro, prezzo irrisorio per uno come Djokovic.

 

 

DJOKOVIC

(ANSA) Il miglior Novak Djokovic degli ultimi mesi ha dominato (6-2, 6-3) il bulgaro Grigor Dimitrov, qualificandosi alla finale del Masters 1000 di Miami, dove punterà a vincere il trofeo numero 100 della sua inimitabile carriera. A sbarrargli la strada proverà il 19enne ceco Jakub Mensik.

 

Per sua stessa ammissione Djoko, 37 anni ed attuale numero 5 del mondo, sta giocando in Florida il suo miglior tennis "da molto tempo". Sembra quindi chiuso il pronostico a sfavore dell'acerbo Mensik e vicino per il serbo l'approdo alle tre cifre, barriera simbolica superata tra gli uomini solo da Roger Federer (103) e dal detentore del record Jimmy Connors (109). "Dopo i Giochi di Parigi (medaglia d'oro), che erano il mio 99esimo titolo, sapevo che ogni torneo in cui avrei gareggiato sarebbe stata un'opportunità per ottenere il 100mo.

 

novak djokovic con i guanti

 Non ci sono ancora riuscito, e spero di arrivarci domenica". In semifinale, sotto gli occhi di Lionel Messi, Djokovic ha strapazzato Dimitrov, chiudendo il primo set in 32 minuti, sostenuto da un'ottima prima di servizio (87%). Nole, 24 titoli Slam, non raggiungeva una finale dallo scorso ottobre a Shanghai (sconfitta contro Jannik Sinner) e non vince un trofeo nel circuito Atp dal Masters di Torino di fine 2023. A Miami é diventato il finalista più anziano di questa categoria di tornei.

 

Però, attenzione a sottovalutare Mensik. Il numero 54 del mondo ha infatti dominato il numero 4, lo statunitense Taylor Fritz: 7-6 (7/4), 4-6, 7-6 (7/4). Il ragazzo si é così qualificato appena alla sua seconda finale sul circuito, la prima in un torneo di questo livello, e punterà al primo titolo in uno scontro generazionale contro Djokovic. Nonostante la sua inesperienza, ha mostrato nervi d'acciaio contro Fritz, perdendo il servizio solo una volta in 2h30 di gioco È stato appena più forte nei due game decisivi, compreso quello del terzo set, vinto su un errore dell'avversario al primo match point dopo aver tenuto bene lo scambio.

 

novak djokovic disco energetico verde

Mensik ha vinto i cinque tie-break disputati a Miami contando su un servizio formidabile (25 ace contro Fritz), soprattutto grazie alla sua altezza (1,93 m). Ha resistito, ma ha finito per perdere in tre set contro Djokovic nell'unico precedente, lo scorso ottobre, nei quarti di finale a Shanghai. La finale del torneo femminile vedrà la numero 1 del mondo bielorussa Aryna Sabalenka contro la numero 4, l'americana Jessica Pegula.

  

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”