carsten holler florence experiment

“OGNI ARTISTA È UN UOMO DEL RINASCIMENTO” – CARSTEN HOLLER PORTA I SUOI SCIVOLI A PALAZZO STROZZI DOVE IL PUBBLICO SCENDE DA 20 METRI DI ALTEZZA DAL LOGGIATO DEL SECONDO PIANO AL CORTILE, PORTANDO CON SÉ CON UNA PIANTA DI FAGIOLO – “COME MAI USIAMO SOLO SCALE, SCALE MOBILI, ASCENSORI E NON SCIVOLI? PERCHÉ SI CREDE CHE SIANO SOLO PER BAMBINI. CHE ERRORE” - VIDEO

 

Vincenzo Trione per “la Lettura – Corriere della Sera”

 

 

carsten holler 6

I quadri da appendere alle pareti? Simulacri inattuali. Le sculture da sistemare in una galleria? Reperti archeologici. Da queste convinzioni muove Carsten Höller, tra le personalità più singolari dell' arte del nostro tempo.

 

Innanzitutto, per il suo background: laureatosi in scienze agronomiche, ha conseguito il PhD sull' olfatto degli insetti. Questo tipo di formazione lo ha portato ad accostarsi all' arte provando a saldare rigore scientifico e sensibilità poetica.

 

Con la curiosità di un entomologo, Höller pensa le sue installazioni come esercizi di empatia. Si tratta di oggetti plastici interattivi, che acquistano valore e senso quando entrano in sincronia con il pubblico.

carsten holler 7

 

Costruzioni fantascientifiche che attendono di essere attraversate, abitate. Momenti decisivi di quella che il critico Nicolas Bourriaud ha chiamato «estetica relazionale». Sistemi processuali, inclusivi, aperti, partecipativi che vogliono mettere in discussione la realtà oggettiva.

carsten holler 9

 

Dispositivi utili per studiare le nostre emozioni e le nostre sensazioni fisiologiche. Ecco le opere di Höller. Che ci coinvolgono. Ci avvolgono fisicamente, alimentando «comportamenti improduttivi».

 

Spesso giocose e irriverenti, possono sovvertire la nostra sensibilità individuale, determinando straniamenti e costringendoci a vivere esperienze minime ma irripetibili.

 

carsten holler 8

Inoltre, possono indurre in chi le incontra - pur se in maniera temporanea - stati di eccitazione inattesi, attimi di confusione o addirittura di allucinazione: spaesamenti psicologici e percettivi, modificazioni spazio-temporali.

 

Alcuni esempi. Sliding Doors (2003): porte automatiche a specchi scorrevoli che disegnano un corridoio all' interno del quale la figura umana subisce alterazioni e perdite d' identità.

 

carsten holler 15

E soprattutto il ciclo degli scivoli, che favoriscono, come ha detto lo stesso artista, la «perdita dell' orientamento all' interno di una direzione prestabilita».

 

Veicoli bizzarri e avveniristici che, nel far «provare uno stato emotivo unico, tra la contentezza e la follia», conducono «le persone alle loro destinazioni velocemente, in sicurezza e con eleganza».

 

Nel 1998, alla Biennale di Berlino, l' artista belga presenta due scivoli giganteschi, il secondo dei quali perfora la facciata esterna del KW Institute, consentendo ai visitatori di muoversi velocemente da un piano all' altro dell' edificio.

 

carsten holler 3

A quell' intervento, nel 2006, segue Test Suite: cinque gigantesche sculture tubolari in alluminio e plexiglass ordinate all' interno della Turbine Hall della Tate Modern di Londra, come serpenti aggrovigliati o come insoliti mezzi di trasporto utilizzabili.

 

Infine, The Florence Experiment, il progetto site-specific nel Palazzo Strozzi di Firenze in una personale curata da Arturo Galansino (fino al 26 agosto).

 

In questa occasione, l' artista ha collaborato con il fondatore della neurobiologia vegetale, Stefano Mancuso, da anni impegnato nello studio dell' intelligenza e delle qualità affettive delle piante.

 

carsten holler 14

È nato così The Florence Experiment, che propone un dialogo consapevole tra l' uomo e gli organismi vegetali. La mostra si articola in due tempi. Due monumentali scivoli di metallo - che sembrano evocare la spirale del Dna - permettono ai visitatori una discesa di 20 metri di altezza dal loggiato del secondo piano al cortile.

 

Il pubblico è invitato a intraprendere questa avventura inedita portando con sé una pianta di fagiolo. Un team di scienziati, poi, ha il compito di analizzare le molecole emesse dalle piante durante la discesa.

 

La seconda parte della mostra presenta due sale cinematografiche: in una sono proiettate scene di film horror, nell' altra spezzoni di pellicole comiche.

 

carsten holler 12

La paura e il divertimento producono composti chimici volatili differenti che, attraverso due condotti di aspirazione, vengono trasportati sulla facciata di Palazzo Strozzi, influenzando infine la crescita di piante di glicine rampicanti disposte su strutture a forma di Y.

 

Esporre a Firenze è un' occasione per interrogarsi sul Rinascimento. In particolare, sull' attualità della lezione di uno dei padri dell' arte del Quattrocento.

 

Prodigioso nel coniugare investigazione scientifica e potenza immaginativa, Leonardo aveva inventato congegni avveniristici, irrealizzabili per le tecnologie della sua epoca. Lei sembra ispirarsi a quel modello.

carsten holler 10

 

«Ogni artista è un po' un uomo del Rinascimento. Deve possedere il gusto dell' apertura, della sperimentazione.

 

L' inclinazione a fare cose che non sono mai state fatte prima. Prefigurare scenari impossibili. Sviluppare idee visionarie: non importa se attuabili. Per me, il Rinascimento è un riferimento necessario. Ma lontano».

 

Presentando i suoi scivoli a Palazzo Strozzi è come se avesse voluto imprimere un moto all' interno di un' architettura lineare: ha fatto entrare una specie di geometria del curvo, di sapore barocco, in uno dei capolavori del Rinascimento.

«Palazzo Strozzi è un edificio quadrato con un cortile vuoto. È come una grande cornice, che ho occupato con la mia scultura. Due scivoli che, nell' intrecciarsi, aggiungono un tocco di fluidità a un' architettura squadrata».

 

carsten holler 1

Quanto conta, per lei, il contesto dove allestisce le sue opere?

«Molto. Ma l' arte contemporanea ha una lingua a sé. Possiede una sua storia; ha una sua identità. E persegue la strategia della non-linearità».

 

Ha ricercato il dialogo o il contrasto con Palazzo Strozzi?

«Considero gli spazi non come set ma come ambienti di sperimentazione, dove esplorare diverse forme di vita umana, sociale, animale.

 

Non realizzo semplici oggetti d' arte. Le mie installazioni inglobano lo spettatore. Per questo, spesso, hanno una dimensione imponente: devono poter contenere il corpo umano».

 

Lei sembra sentirsi più a suo agio quando interviene in siti storici che quando espone nei musei d' arte contemporanea.

carsten holler 11

«Viviamo in un' epoca in cui i musei vengono progettati come se fossero sculture da archistar: non troppo diversi dalle sculture monumentali di Oldenburg.

 

Talvolta, appaiono persino disfunzionali, perché non assolvono alla loro funzione: presentare al meglio le opere d' arte.

 

Quando espone le proprie installazioni in luoghi come il Guggenheim, l' artista si sente come Pinocchio nel ventre della balena. In un futuro non troppo lontano, vorrei che gli artisti immaginassero altri musei».

 

E gli architetti?

«Non dovrebbero più progettare musei. Ricomincino a pensare nuovi ponti, nuove autostrade. Ritornino sulla retta via. Ora stanno andando in una direzione sbagliata».

 

OPERA DI CARSTEN HOLLER

Chi sceglie di salire sui suoi scivoli vive (anche) un' esperienza ludica, come accade quando si attraversano le sue opere.

«Non credo che ci sia ironia nel mio lavoro. L' ironia di The Florence Experiment risiede forse nella sua duplice natura: è un esperimento scientifico ed è anche una mostra d' arte».

 

Esistono chiavi di accesso privilegiate per decifrare le sue invenzioni artistico-scientifiche?

«Mi piacciono le opere che hanno una certa stratificazione e lasciano socchiuse tante porte di accesso.

 

Le mie installazioni possono essere interpretate in modi molto differenti a seconda di chi le analizza. Inoltre, interagiscono in modo sempre diverso con i luoghi dove sono collocate e con le persone che le percorrono».

 

dado gigante di carsten holler

I suoi «vehicles» sembrano mimare il segno del Dna.

«The Florence Experiment ricorda anche il Dna, ma è solo un' allusione. Intrecciando due scivoli, ho voluto rimandare a una suggestione romantica.

 

Una possibile congiunzione: puoi scivolare giù per qualche secondo, magari osservando qualcuno che, nell' altro scivolo, fa la stessa cosa».

 

Che ruolo attribuisce agli spettatori nella sua poetica?

«Pensi ancora agli scivoli. Sono una proposta per il trasporto di persone da una parte all' altra di un edificio o al di fuori di esso.

 

Non capisco come mai usiamo solo scale, scale mobili e ascensori per muoverci e non gli scivoli. Perché si crede che siano solo per i bambini? Che errore».

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…