IN CHAMPIONS GODONO LE ITALIANE! LA JUVE SI SCONGELA NEL FREEZER DI BODO, IL NAPOLI STENDE IL QARABAG E SI RILANCIA - SPALLETTI CONQUISTA I PRIMI TRE PUNTI EUROPEI CON IL 2-3 IN NORVEGIA. FINALMENTE DECISIVO DAVID (A SEGNO ANCHE OPENDA) – CONTE RITROVA IL NAPOLI: DUE A ZERO AL QARABAG (E RIGORE SBAGLIATO). NERES STRARIPANTE, MCTOMINAY DA PROFESSORE: IL NAPOLI È TORNATO SQUADRA (LA ROMA E’ AVVISATA IN VISTA DELLA SUPERSFIDA DI DOMENICA) – VIDEO
Estratti da sportmediaset.mediaset.it
La Juventus supera 3-2 il Bodo Glimt nella quinta giornata della fase campionato della Champions League e conquista la sua prima vittoria stagionale in Europa, salendo momentaneamente in zona playoff. I bianconeri soffrono il ritmo dei norvegesi nel primo tempo e nonostante qualche buona occasione, in particolare di un ispirato Conceiçao, vengono puniti da Blomberg sugli sviluppi di corner.
Nella ripresa però, complice l'ingresso di Yildiz al posto di uno spaesatissimo Adzic, la squadra di Spalletti cambia volto e la ribalta con la rete di rapina di Openda (primo gol in maglia bianconera) e con l'incornata di McKennie.
Poco prima del recupero il Bodø pareggia i conti su rigore con Fet, causato da un maldestro fallo di Cabal, ma al 91', al termine dell'ennesima azione solitaria di un imprendibile Yildiz, arriva la zampata vincente di David, che torna al gol dopo tre mesi e regala ai suoi i primi tre punti europei.
Dopo tre pareggi consecutivi tra campionato e coppa Spalletti torna dunque a vincere e lo fa nella serata decisiva, quella in cui la squadra, almeno dal punto di vista della classifica europea, era spalle al muro. Lo fa con molta sofferenza, ma anche con quel coraggio e quella voglia di osare che diventano elementi imprescindibili per risollevare le sorti della stagione.
C’ERA UNA VOLTA LA CRISI DEL NAPOLI
Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
E alla fine i cori sono per Diego. Perché Maradona c’è sempre. E ogni volta che il Napoli gioca per ricordare Diego, vince. È successo anche contro il Qarabag che non è affatto la Cenerentola della Champions. Il Napoli è guarito. Ha vinto 2-0 e ha sbagliato anche un rigore. È tornato prepotentemente in corsa per i play-off. Il calcio è questo: una settimana fa, c’erano i forconi per strada, volevano processare e anche condannare Antonio Conte l’allenatore dello scudetto. Adesso, con due vittorie di fila, il Napoli si è rimesso in carreggiata sia in campionato che in Champions. E con una fila di infortunati che riempirebbe le panchine di un tempo. Il Napoli ne ha sette fuori. Tutti di peso: De Bruyne, Meret, Anguissa, Lukaku, Gutierrez, Spinazzola, Gilmour.
Il Napoli è guarito. La squadra è compatta. Gioca con attenzione, impegno, lotta su ogni pallone, sa soffrire. Neres e Lang sono stati confermati titolari e bene ha fatto Conte. Il brasiliano ha giocato una partita sontuosa, ha ricordato l’ala che fece furore nell’Ajax di ten Hag. Nel primo tempo ha sfiorato il gol con una rovesciata da album Panini. Bene anche Lang che possiamo definire abile e arruolato.
Vai ragazzo, il peggio sembra essere passato. Poi, va da sé, conta il risultato non la prestazione. Ci stupiscono gli allenatori che ancora fanno finta di cadere dal pero. La prestazione senza il risultato è come una indimenticabile arringa dell’avvocato seguita da una condanna esemplare. E la partita è svoltata col primo gol – meritatissimo – di McTominay. Altrimenti sarebbero stati dolori.
Perché la narrazione calcistica puoi farcirla come vuoi.
È un po’ come i panettoni artigianali. Trovi di tutto e di più: l’albicocca, il pistacchio, le castagne, le farine le più disparate. E ci fermiamo qua. Ma la narrazione, anche la migliore, la più suadente, è sempre una sovrastruttura. Per carità, frutta. Dà lavoro. Ciascuno infiocchetta la partita come preferisce. Ma sempre a rimorchio si va. E nel calcio la struttura, la base, sono sempre i gol. Se la butti dentro, vinci. Sennò, amen. Chi vince, festeggia. Chi pareggia, impreca.
Parafrasando quel tale. E così, la partita del Napoli ovviamente è cambiata col gol. Sennò sarebbero stati dolori. Prima, il Napoli si è persino divorato un rigore calciato malissimo da Hojlund (brutta la sua partita e ormai è un po’ che sono bruttine le sue partite). Poi, per fortuna, il Qarabag su calcio d’angolo ha svirgolato nella propria area piccola, il portiere Kochalski (eroe della serata) ha fatto quel che ha potuto, ossia ha respinto sulla testa di McTominay che pian pianino l’ha adagiata in porta. Per la serie: gli incubi svaniscono al 66esimo.
Subito dopo, è arrivato il raddoppio, ancora McTominay ma in realtà è stata una autorete. Scott meriterebbe un capitolo a parte. Un romanzo. Non bastano poche righe. In mezzo, la traversa roboante di Neres che ha provato un colpo alla Diego e per un niente non gli è riuscito.




