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IL MERCATO DELL’ARTE VA IN... ROSA - MARIOLINA BASSETTI, GIOVANNA BERTAZZONI, RAPHAELLE BLANGA E CLAUDIA DWEK: VERTICI TUTTI AL FEMMINILE PER LE CASE D’ASTA PIU’ PRESTIGOSE AL MONDO, “CHRISTIE'S” E “SOTHEBY'S” - IL LORO SEGRETO PER INFLUENZARE L'ARTE MONDIALE

Paolo Manazza per Corriere Economia – Corriere della Sera

 

MARIOLINA BASSETTI 2MARIOLINA BASSETTI 2

In Italia, il mercato dell'arte ha una governance particolare e tutta al femminile. Tra Christie' s e Sotheby' s, il potere è in mano a quattro super manager. Ecco il poker di regine che decide e amministra la politica delle aste, i cataloghi e gli artisti su cui puntare: Mariolina Bassetti, Giovanna Bertazzoni, Raphaelle Blanga e Claudia Dwek. Come hanno fatto ad arrivare dove sono arrivate? Lo abbiamo chiesto alle dirette interessate. Mariolina Bassetti (chairman Italy, head of southern Europe post-war & contemporary art da Christie' s), è consapevole di fare un lavoro bellissimo.

 

«Sono una privilegiata nella vita, non solo perché ho dei figli meravigliosi, ma anche perché mi è stata data l' opportunità di lavorare in un mondo dove tutte le mie passioni si incontrano». Bassetti è conosciuta soprattutto per il merito di aver promosso le Italian sale . «Era entusiasmante portare l' arte italiana su un palcoscenico internazionale e far conoscere gli artisti che hanno influenzato l' arte mondiale». Un ricordo particolare? «Desideravo presentare artisti eccezionali, meno conosciuti all' estero. Nel 2005 trovo un' opera di Pino Pascali e convinco a mettere il suo Cannone Bella Ciao sulla copertina dell' Italian sale .

 

mariolina bassetti christie's mariolina bassetti christie's

A New York fu esposto con mio grande orgoglio di italiana. Fu un momento di grande emozione, di incontri speciali e di successo. L' opera fu venduta a Londra per 1.352.000 sterline. Un risultato straordinario per Pino Pascali e tutta l' arte italiana del secondo dopoguerra».

 

Giovanna Bertazzoni è co-chairman internazionale del dipartimento Impressionist & modern in Christie' s. Come è arrivata sino a lì? «Dopo varie peregrinazioni in giro per l' Italia e il mondo, per studiare e specializzarmi, ho scelto Londra come luogo dove mettere radici e dove vivo da ormai 20 anni. Lavoro in Christie' s dal 1998, quando fui chiamata da Jussi Pylkkanen, allora capo del settore arte impressionista e moderna.

 

Ho percorso tutta la carriera nel dipartimento: da ricercatrice a direttrice dell' asta di "opere su carta moderne", a direttrice del dipartimento di Londra e successivamente a livello globale, fino alla recentissima nomina a chairman» . E continua: «I ricordi più forti dei miei 19 anni da Christie' s sono legati a due aste storiche: la vendita dei Klimt di Adele Bloch Bauer a New York, nel 2006, in una serata che vide un' asta da 491 milioni di dollari e la dispersione della collezione di Yves Saint Laurent a Parigi, nel 2009, quando fui personalmente responsabile per la vendita di un Mondrian da record (21 milioni di euro) al Louvre Abu Dhabi (la prima acquisizione in assoluto del museo)».

giovanna bertazzoni 2giovanna bertazzoni 2

 

Inoltre, sotto la direzione della Bertazzoni Christie' s ha venduto nel 2015 Les Femmes d' Alger di Pablo Picasso a 180 milioni di dollari, l' opera più cara mai venduta pubblicamente. Raphaelle Blanga ( Senior director, head of modern and contemporary art sales , Sotheby' s Milano) ha iniziato a lavorare nel 1996, come catalogatrice per il dipartimento di arte contemporanea: «Non so dire quante migliaia di opere abbia catalogato in 20 anni, ma di certo è stata l' attività che più m' ha formata e nutrito la mia passione. Chiusa in magazzino nel silenzio delle rastrelliere, mi sembrava che null' altro fosse necessario. Avevo tutto il mio museo a portata di mano».

Come avvicinarsi a questa professione?

 

«Non penso esista una ricetta per diventare un esperto d' arte, ma di certo esistono due ingredienti fondamentali: passione e grande sensibilità visiva, da sollecitare con costanza. Si deve imparare a vedere e per farlo non smettere mai di guardare. Curiosità, memoria ed entusiasmo sono i miei ingredienti». Infine, Claudia Dwek ( per Sotheby' s chairman contemporary art Europe, deputy chairman Europe, chairman Italy ) racconta che già da piccola era educata al bello: «venivo trascinata dai miei genitori - appassionati d' arte moderna - in particolare mia madre, alla fiera di Basilea e alla Fiac di Parigi, nello studio di Fausto Melotti in via Leopardi e allo Studio Marconi».

giovanna bertazzonigiovanna bertazzoni

 

Dopo gli studi classici al Parini di Milano frequenta un corso di Styles in Art da Sotheby' s a Londra, si iscrive a Lettere Moderne e Storia dell' Arte all' Università Statale di Milano e nel contempo svolge un internship presso la rivista Art&Auction a New York. Al ritorno, frequenta uno stage da Sotheby' s a Londra nel dipartimento di Contemporary art . Sceglie una tesi di laurea su Carlo Cardazzo e gli anni iniziali di attività della sua galleria milanese 1948/1963: prima sede espositiva per Lucio Fontana, Alberto Burri, Cy Twombly e tanti altri. Dopo la tesi, inizia a lavorare in Finarte ma subito, nel 1991, viene chiamata da Sotheby' s per dirigere il dipartimento di Arte Contemporanea in Italia ed organizzare le aste a Milano.

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Da allora è un crescendo di impegni e responsabilità con la gestione nella vendita di collezioni prestigiose: Plaza, Seeger, Estorick e tutte le Italian Sale a Londra. Sino alla recente nomina di chairman, Contemporary art Europe . Qual è il ricordo più emozionante? «Qualche anno fa il mio capo di New York mi chiamò e disse 'Ti porto a Dallas in settimana a vedere alcune delle più belle collezioni del mondo'. Fu un viaggio indimenticabile». Cultura, entusiasmo, business e passione, ecco la ricetta delle quattro signore che in Italia governano il mercato dell' arte.

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