conte casalino arcuri

IL GOVERNO CASALINO-ARCURI - PAOLO LIGUORI: ‘’ARCURI DECIDE, CASALINO COMUNICA AI GIORNALISTI IL MODO PIÙ CORRETTO DI INFORMARE E SUGGERISCE A CONTE I TEMPI E LE MODALITÀ. NON È PIÙ UN SEMPLICE PORTAVOCE, È UNA SPECIE DI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, SENZA TITOLO, NÉ GIURAMENTI ALLA COSTITUZIONE. NON È PIÙ UN SEMPLICE PORTAVOCE, È UNA SPECIE DI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, SENZA TITOLO, NÉ GIURAMENTI ALLA COSTITUZIONE”

Paolo Liguori per il Giornale

 

conte casalino

Come nelle guerre, la preoccupazione e la tensione portano in evidenza i danni più diretti e i cosiddetti danni collaterali, anche nel caso del Covid siamo da quasi un anno sulle vittime, sugli ammalati, sulle strutture sanitarie insufficienti.

 

Ma anche sulla crisi economica, sulla disoccupazione, la cassa integrazione, le attività interrotte, la scuola che non c' è. Il racconto di guerra non è costruito solo su errori e tragedie: ci sono personaggi che crescono nelle pieghe del dramma e spuntano sul palcoscenico ingranditi, rispetto al ruolo precedente.

 

Sono i Giganti del Covid dei quali vorrei occuparmi, che sono andati molto al di là del loro ruolo istituzionale ed hanno costruito un profilo ed una carriera destinati a durare oltre la cronaca. Tralascio i fin troppo numerosi scienziati che, in questi mesi, sono passati dagli italiani malati a quelli sani, dai luoghi di cura, ai salotti e tinelli.

 

Hanno guadagnato popolarità, ma il loro ruolo non sarà eterno, perché l' informazione toglie nel tempo quello che regala nel tempo e conterà, alla fine, solo chi avrà portato il vaccino giusto oppure, al massimo, chi racconterà la vera origine del virus.

 

ARCURI

I Giganti del Covid che vorrei citare sono due persone che in questa crisi sono andate ben oltre il ruolo istituzionale ed hanno avuto successo proprio per questo: Domenico Arcuri e Rocco Casalino. Completamente diversi tra loro - non si potrebbero immaginare due storie personali tanto distanti -, hanno in comune la forza delle circostanze che ha messo nelle loro mani la comunicazione agli italiani nel momento più delicato da molti anni a questa parte.

 

conte casalino

Rocco Casalino decide tempi e modi della comunicazione del governo che finisce sui mezzi di informazione: non solo i dpcm, ma anche, attraverso le scelte degli orari, la «scaletta» dei principali telegiornali e delle reti televisive del nostro Paese. Non è più un semplice portavoce, è una specie di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, senza titolo, né giuramenti alla Costituzione.

 

Domenico Arcuri è amministratore delegato di una società pubblica - Invitalia - di medie dimensioni e importanza; nell' emergenza Covid diventa Commissario straordinario sulle macerie di una struttura di Protezione Civile e un Comitato di saggi a tempo, in contatto diretto con il presidente Conte e il ministro della Salute Speranza.

 

ROCCO CASALINO CONFERENZA STAMPA DI CONTE

Ruolo importante - un uomo solo al comando -, ma anche scomodo; infatti l' informazione, che non solleva un problema istituzionale, cerca di aggrapparsi a qualche scandaletto per offuscare un potere reale. Le mascherine, ad esempio, anche se la Procura di Roma, in modo del tutto inconsueto, come si fa per le cariche istituzionali, precisa, ad indagine in corso, i nomi degli indagati, escludendo decisamente quello del Commissario.

 

Dunque, Arcuri decide e Casalino comunica ai giornalisti il modo più corretto di informare e suggerisce a Conte i tempi e le modalità. Abusi di potere, indebita estensione delle funzioni?

 

Assolutamente no, nessuno pone un problema. Il Paese è affidato alle loro mani, soprattutto per una fuga dalle responsabilità fin troppo esplicita. Per quanto riguarda il ruolo politico, c' è una generale convergenza della maggioranza ad evitare le trappole e le contraddizioni in agguato in Parlamento.

conte casalino

 

Conte aggira gli ostacoli con i dpcm e rimanda ogni decisione ad un Comitato tecnico scientifico che, a sua volta, trova in Arcuri un interprete perfetto. Lui annuncia lo stato delle terapie, la giusta interpretazione dei dati, che girano su una serie di parametri diversi, per evitare una lettura trasparente. E poi c' è il conflitto con le Regioni, che ha bisogno di una mediazione che consenta a tutti di scaricare le responsabilità sugli altri. Si chiude? Forse, vedremo. Ci sarà un problema con i vaccini?

giuseppe conte rocco casalino emmanuel macron

 

È prevedibile: ecco che il Commissario è la persona giusta per assumersi in prima persona la responsabilità e lui annuncia, con lungimiranza, che tutto sarà affidato all' Esercito, ultima istituzione di cui ci si può fidare e, in aggiunta, che non può scansare le responsabilità.

 

Gli altri annuiscono, anche quando è il commissario, prima del ministro, ad annunciare il reclutamento dell' indispensabile personale medico e infermieristico.

Tempestivo, sovraesposto, coraggioso, piaccia o no è una figura creata dall' emergenza che sta svolgendo una supplenza istituzionale impensabile.

domenico arcuri by osho

 

Per Rocco Casalino, le responsabilità non sono minori.

Deve gestire la turbolenza tra il governo e le Regioni, il Parlamento e, dentro la maggioranza, non ha colonne abbastanza solide alle quali delegare il compito di dettare la comunicazione. Il Pd oscilla e non vuole levare le castagne dal fuoco a Conte, nei 5 Stelle c' è grande turbolenza.

 

conte casalino

Rocco segnala, corregge, usa i suoi rapporti con l' informazione, blandisce, alla fine minaccia meno di quanto non abbiano dovuto fare altri suoi predecessori, o almeno l' informazione si lamenta meno. Un suo piccolo capolavoro - se così si può dire - è la gestione dell' avventura della app «IO», che non funziona per giorni e - quando adesso funziona - non garantisce i rimborsi a tutti.

 

Casalino ha certamente il merito di aver introdotto nell' amministrazione vetusta elementi digitali, se l' app non funziona - suggerisce - alla fine ce la farà, perché è una novità, se i soldi non bastano, daranno solo quelli delle Feste e gli altri nel 2021.

 

giuseppe conte rocco casalino

Intanto concentra l' attenzione su «IO», che gli italiani (più attenti alla mancetta che alla salute) scaricano con più gusto e velocità di Immuni, anche se consegnano molti più dati personali. Che dire?

 

Complimenti a Rocco, che la sa lunga, i complimenti ad Arcuri li ha già fatti il governo, che gli ha intestato la maggioranza pubblica del colosso d' acciaio Ilva. Premio o avventura rischiosa? Si vedrà, anche i Krupp sono diventati potenti grazie a una guerra.

 

Indro Montanelli insegnava che, se scrivi di una persona e vuoi farti leggere, devi parlare dei suoi difetti, ma i due Giganti sono lì, sotto i nostri occhi. Resta la domanda: non saranno come Gulliver e noi un Paese di lillipuziani?

conte casalinoROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTEROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)