lotito conte zhang

LOTITO: "L’INTER? ALTRO CHE SCUDETTO, DOVEVANO DARGLI 9 PUNTI DI PENALIZZAZIONE" – “LA CESSIONE DELLA SALERNITANA? ME VOJONO DÀ UN PACCO PER FA SALI’ IL BENEVENTO. SE ATTACCANO AL CAZZO” – “GRAVINA? LO VEDI COSÌ, MA È UN FURBO” – LA RAGGI? MI PIACE, PUO’ PUNTARE A ESSERE RIELETTA. LA SINISTRA E’ DIVISA" – L’ACCORDO CON SIMONE INZAGHI CHE DIVENTA IL FERGUSON LAZIALE - DE LAURENTIIS, INTANTO, HA SCELTO SPALLETTI...

Da ilnapolista.it

 

 

Il Foglio oggi ospita un’intervista volante a Claudio Lotito. La firma Simone Canettieri che intercetta il presidente della Lazio all’Auditorium. C’è anche lui ad ascoltare la sindaca di Roma Virginia Raggi.

lotito

 

“Meglio una verità scomoda che una bella bugia: questa mi piace, la stimo”. Questa chi? “La Raggi”

 

“La Raggi può puntare a essere rieletta. La sinistra è divisa in tre e lei ha delle possibilità. Lo stadio? Presto. Mourinho? Vedrete che entusiasmo”.

 

 

Il Foglio descrive perfettamente Lotito che risponde ai suoi tre telefoni, attacca, rinvia, risponde. Tutto vorticosamente.

 

Bisogna riacciuffare Lotito. E’ guardato sempre a vista da tre montagne tatuate. Ma si vede: ha un’incredibile voglia di parlare. Tiene banco. Eccolo: sta raccontando di quando chiamava Diego Della Valle “lo scarparo”, delle telefonate con Berlusconi, del fatto che non vuole vendere la neo promossa Salernitana (“me vojono dà un pacco per fa sali’ il Benevento: se attaccano al ca…”) e dell’Inter che doveva avere nove punti di squalifica (“altro che scudetto”).

rissa cairo lotito

 

Lo saluta anche Pecoraro Scanio, ex ministro dei Verdi da tempo in orbita grillina e amicissimo di Di Maio (che ovviamente è stato il primo ad andarsene).

 

Gli chiedono della Superlega, ma anche del presidente della Figc Gabriele Gravina (“lo vedi così, ma è un furbo”), racconta di come è riuscito a salvare la Lazio (“avrei dovuto guadagnare in questi anni 200 milioni di euro”).

 

 

SPALLETTI

Mimmo Malfitano per gazzetta.it

 

La storia dovrebbe essere alle battute finali. Dalle discussioni si è passati alle carte. La bozza del contratto che dovrebbe legare Luciano Spalletti al Napoli per le prossime due stagioni è stata recapitata ai legali dell’allenatore che dovranno condividerne i contenuti e dare, eventualmente, l’ok per la firma.

 

rissa cairo lotito

Dunque, dovrebbe essere soltanto questione di ore, poi il tweet di Aurelio De Laurentiis dovrebbe ufficializzare l’accordo con il tecnico. Si chiuderà, così, una questione che per certi versi ha rasentato il paradosso, con una serie di allenatori trattati, con uno dato per certo per poi essere smentito il giorno dopo dallo stesso presidente del Napoli. Insomma, un’attesa snervante, che ancora adesso sta caratterizzando le giornate dei tifosi, increduli dopo quanto accaduto domenica sera, con la qualificazione alla Champions League sfumata per il pareggio contro il Verona.

 

DEFINIZIONE

salernitana lotito

La parola, dunque, è passata agli avvocati delle parti. Quelli di Spalletti stanno esaminando ogni particolare della bozza, pervenuta loro dagli uffici della Filmauro. Uno studio attento, perché i contratti che propone De Laurentiis sono un intrigo di cavilli e penali, che vanno esaminati per bene per non ritrovarsi poi prigionieri di un accordo unilaterale.

 

All’allenatore verrà garantito un contratto biennale di 3 milioni all’anno e nel testo sicuramente sarà stata inserita una penale da pagare nell’eventualità di una risoluzione anticipata dell’accordo. Con l’allenatore toscano, fermo da due stagioni, il presidente sta anche definendo la composizione del nuovo staff tecnico. Pare, intanto, che Spalletti abbia già chiesto all’Inter l’autorizzazione a partecipare alla conferenza di presentazione (è legato al club nerazzurro fino al 30 giugno), che potrebbe esserci nei prossimi giorni in un albergo di Roma.

 

 

salernitana lotito

FUOCO DENTRO—   L’inattività degli ultimi due anni ha sicuramente provato Spalletti. Non è stato facile, per lui, starsene seduto sul divano di casa a guardare le partite in tv. Adesso, il Napoli è sul punto di dargli la possibilità di tirare fuori il fuoco che ha dentro, la sua voglia di tornare sul campo, di allenare. L’ultima esperienza, con l’Inter, è finita nel 2019 in maniera traumatica, con l’esonero dopo aver raggiunto il quarto posto e la partecipazione alla Champions League, prima di lasciare la panchina a Antonio Conte.

 

A Napoli troverà un ambiente provato dall’esito di questa stagione e, dunque, poco disposto ad accettare un ridimensionamento degli obiettivi. La forza caratteriale è un punto a suo favore così come l’esperienza che ha maturato nella sua lunga carriera di allenatore l’aiuterà a sopportare il peso della responsabilità. Il profilo di Spalletti è sicuramente il più indicato nel gruppetto di nomi che sono stati fatti, finora, per la successione a Rino Gattuso.

 

claudio lotito proprietario di salernitana e lazio

Il Napoli, per costituzione, si avvale molto della fase offensiva, nessuno degli allenatori che si sono avvicendanti in panchina, da Rafa Benitez, passando per Sarri e Ancelotti, fino a Gattuso, ha rinunciato al tridente. Il 4-2-3-1, dunque, è destinato a caratterizzare l’aspetto tattico anche per la prossima stagione: è il modulo che predilige lo stesso Spalletti.

 

Con il presidente, l’ex allenatore dell’Inter ha parlato anche di questioni tecniche, De Laurentiis gli ha comunicato la possibilità che vengano ceduti alcuni titolari come Koulibaly e Fabian Ruiz e non gli ha escluso che possa andare via anche Lorenzo Insigne se non dovesse accettare l’offerta per prolungare il contratto che scadrà a giugno 2022. E insieme hanno fatto un primo punto sui ruoli che andranno rinforzati.

 

Discorsi che sono stati affrontati spesso in questi ultimi mesi da quando, a gennaio, il tecnico toscano venne contattato dal presidente del Napoli che gli chiese la disponibilità a subentrare nel caso avesse deciso di esonerare Rino Gattuso. Spalletti non ha mai avuto dubbi nel dare la propria disponibilità e ora è vicinissimo al traguardo.

lotito cairo 11

 

STRADA TRACCIATA—   Anche perché altri colpi di scena dovrebbero essere esclusi: Christophe Galtier è vicino al Lione al posto di Garcia e Massimiliano Allegri potrebbe finire alla Juventus o all’Inter. Max resterà il sogno irrealizzato del presidente napoletano.

 

 

 

LOTITO E INZAGHI

Stefano Cieri per gazzetta.it

 

È durato un’ora il primo round del vertice Inzaghi-Lotito per definire la permanenza (o meno) del tecnico sulla panchina della Lazio. Il "secondo tempo" è andato in scena a cena, a Formello, dove i due si sono ritrovati per continuare a discutere del rinnovo contrattuale dell’allenatore.

 

CIRO IMMOBILE RAGGI LOTITO

Simone Inzaghi e Claudio Lotito si sono incontrati per definire il destino del tecnico della Lazio, che rinnova il suo contratto per 3 anni. Dopo il summit nella villa quartier generale del presidente, i due sono andati a cena a Formello. 

 

ACCORDO

Le sensazioni erano già positive nel pomeriggio, in caso contrario i due non sarebbero andati a cena assieme. E alla fine le divergenze sono state appianate, e hanno portato a un accordo per altre tre stagioni in biancoceleste, fino al 2024. Oltre che sull’aspetto economico intesa trovata pure sul versante del progetto tecnico per le prossime stagioni.

claudio lotito foto mezzelani gmt026claudio lotito foto mezzelani gmt017Lotitoclaudio lotito foto mezzelani gmt025lotito inzaghiLUCIANO SPALLETTI

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?