lotito

IL CALCIO PANE, SALAME E TROFEI DI CLAUDIO LOTITO -  "ALL’INIZIO VENIVO CONTINUAMENTE CONTESTATO. OGGI LA LAZIO HA UN BILANCIO TRA I MIGLIORI IN ITALIA E HA VINTO PIÙ DI TUTTI DOPO LA JUVE - IMMOBILE È "UN FIGLIO DEL POPOLO SIMBOLO DELLA MIA LAZIO", INZAGHI "TRASCINATORE", IL COLPO MILINKOVIC E LA SCELTA DI TARE – IL RAZZISMO NEL CALCIO E LA DECISIONE DI CHIEDERE I DANNI AGLI ULTRÀ RESPONSABILI DI COMPORTAMENTI DISCRIMINATORI, COME ACCADUTO A BRESCIA – CHE BORDATA A DE VRIJ

Giulio Cardone per “la Repubblica”

 

lotito

Compleanno con record.Giovedì la Lazio festeggia 120 anni di storia. La squadra, terza, a Brescia ha centrato la nona vittoria di fila, eguagliando quella di Eriksson. Claudio Lotito ha passato il Capodanno con la Supercoppa conquistata a Riad, sesto trofeo della sua gestione. E Ciro Immobile è in fuga nella classifica cannonieri.

 

Presidente Lotito, Immobile è il simbolo di questa Lazio?

«Da un punto di vista emotivo, sicuramente. È un figlio del popolo, rappresenta tutti gli spaccati della società e suscita empatia per il suo comportamento, l' ironia, la disponibilità. Con lui ho un rapporto personale bellissimo, di grande affetto. Ero convinto, come Tare, che avrebbe fatto cose importanti, ma nessuno le poteva pronosticare.

 

lotito inzaghi

Era un giocatore che nella precedente società soffriva e che, messo nelle condizioni giuste, in un ambiente familiare, è rifiorito ed è esploso. La Lazio è una grande famiglia di cui io sono il padre: non faccio preferenze tra i miei figli, decanto le qualità di ognuno, grazie alle quali si ottiene la qualità totale del gruppo».

 

Una qualità e un difetto di Simone Inzaghi.

«È un grande conoscitore di calcio e lavora h24, riuscendo a coinvolgere emotivamente i giocatori, è un grande trascinatore. Come tutti quelli che si muovono su un palcoscenico che richiede una crescita, poi avvenuta, non parlerei di difetti ma di considerazioni: esternamente possono sembrare errori, in realtà non lo sono, rappresentano un momento legato alla crescita che porta poi a fortificare ancora di più la persona».

 

Igli Tare è l' uomo che ha costruito questa Lazio. Perché lo scelse come direttore sportivo?

lotito rod stewart

«Tare è un ragazzo molto determinato, conosce cinque lingue, è instancabile, un perfezionista. La mia scelta è risultata giusta. Lui non aveva l' esperienza ma aveva appunto le potenzialità, di questo ne ero convinto ed è stato dimostrato anche dai fatti. Oggi è uno dei migliori in circolazione, ha l' approccio di una persona perbene, equilibrata e attaccata alla società. Ci lega anche un grande affetto, un ulteriore valore aggiunto per raggiungere i risultati».

 

Perché decise di comprare la Lazio, il 19 luglio 2004?

«Capii da subito l' importanza e la responsabilità di acquisire la gestione di una squadra che, oltre ad essere da sempre quella del cuore, rappresentava il patrimonio storico sportivo e l' anima di tantissimi tifosi.Un grande onore, un' emozione forte».

 

Il primo problema fu il debito con il Fisco, che spalmò in 23 anni grazie al cosiddetto "Decreto salvacalcio".

«La Lazio fatturava 84 milioni, ne perdeva 86,5 e aveva 550 milioni di debiti. Oggi ha un bilancio tra i migliori in Italia e all' estero, e ha vinto più di tutti dopo la Juve. Questo rappresenta il vanto e l' orgoglio del sottoscritto e del popolo laziale».

 

Raccontano che comprò nove giocatori in un giorno di mercato.

«Era il mio battesimo, il mercato chiudeva e pochi giorni dopo c' era la Supercoppa contro il Milan. Tra quei 9 ce n' erano alcuni di grande valore, come Rocchi. Molte operazioni riuscii a chiuderle in prestito con diritto di riscatto, un' innovazione per l' epoca».

 

Lotito sogni d'oro all'assemblea della Lega Calcio

Come convinse Klose nel 2011?

«Klose rappresentava un giocatore di grande talento. Non era stato messo in condizione di esprimere le sue doti, è stato trascurato dallo staff tecnico della squadra precedente sul solo presupposto anagrafico, senza tener conto delle sue qualità fisiche e mentali. Noi, anche grazie a Tare, lo abbiamo messo nella condizione di esprimersi e raggiungere grandi risultati, è diventato addirittura il cannoniere più prolifico nella storia dei Mondiali».

 

L' acquisto a cui è più legato?

«Ci sono tanti colpi di mercato che andrebbero ricordati. Quello che ha fatto e sta facendo la storia del club anche nel mondo è sicuramente Milinkovic, per le quotazioni che sono state date».

 

L' operazione di cui si è pentito?

«Il riscatto di Zarate a 22 milioni è una mossa che non rifarei. Ero all' inizio della mia presidenza, dovevo fare investimenti e dare segnali di crescita di qualità tecnica e sportiva. Per quel che si è rivelato dal punto di vista comportamentale è stata una scelta forse non molto oculata. Oggi valutiamo, oltre alle potenzialità atletiche e agonistiche, anche la moralità dei giocatori e la compatibilità economico-finanziaria».

 

Chi l' ha delusa di più?

lotito preziosi

«È una domanda che andrebbe collocata all' epoca in cui le persone svolgevano le loro attività, col senno di poi è facile rispondere. Forse uno da cui mi sarei aspettato molto di più era proprio Zarate: non ha prodotto i risultati su cui puntavamo».

 

Due anni fa la Lazio perse il quarto posto contro l' Inter all' ultima giornata: rigore causato da De Vrij, che aveva già firmato per i nerazzurri.

«Fu una partita decisa da alcuni comportamenti di giocatori che in qualche maniera ne hanno, volontariamente o involontariamente, segnato il risultato».

 

Qual è la coppa a cui è più legato?

«La Supercoppa 2009 in Cina contro l' Inter di Mourinho, che poi avrebbe fatto il Triplete: il risultato sembrava scontato e invece ce l' abbiamo fatta.Poi, certo, le due vittorie sulla Juventus, due anni fa e adesso a Riad. Il risultato dimostra che lo spirito di gruppo alla fine prevale su qualsiasi organizzazione. Non basta la certezza della qualità, la ferocia agonistica è altrettanto importante».

 

Eppure la sua esultanza più celebre è quella del 26 maggio 2013, la Coppa Italia nel derby.

claudio lotito foto mezzelani gmt

«Una partita epica con un risultato che rimarrà negli annali. Irripetibile. Una squadra sulla carta più debole ma che riuscì nell' impresa e che mandò letteralmente in delirio il popolo laziale. Fu il preludio per aprire un nuovo ciclo».

 

Lei vuole portare in tribunale e chiedere i danni agli ultrà responsabili di comportamenti discriminatori, come accaduto a Brescia. Se potesse scegliere fra vincere uno scudetto e avere una tifoseria unita?

«La parte sana dei laziali ha preso coscienza delle sue responsabilità e del proprio ruolo. Oggi, è sotto gli occhi di tutti, c' è una tifoseria responsabile e di qualità che contrasta e fa soccombere quella sparuta minoranza che usa il calcio per altri fini e che ancora oggi mette in pericolo la mia incolumità. Comunque, sceglierei sicuramente il traguardo sportivo».

 

È vero che per l' aquila Olympia non bada a spese?

claudio lotito foto di bacco

«In un momento di grande difficoltà di identità, bisognava creare un punto di riferimento nel processo di attaccamento alla società. L' aquila è il simbolo del club ed era il miglior modo per identificarsi nel mondo biancoceleste: ne rappresenta la fierezza, l' orgoglio e la libertà di decidere del proprio destino. Farla volare sullo stadio prima delle partite ha un costo non razionale, che di fronte alla gioia e all' empatia con i tifosi passa in secondo piano».

 

La sua gestione in tre aggettivi.

«Sicuramente innovatrice. Ma direi anche vulcanica e vincente».

 

La più grande soddisfazione e la più grande delusione?

lotito

«La più grande delusione la ebbi all' inizio, quando constatai che, nonostante mi impegnassi per dare il massimo, venivo continuamente contestato. La soddisfazione poi è stata vedere come tutte queste persone si siano dovute ricredere alla luce dei risultati raggiunti. La miglior risposta alla delusione».

 

Dove vuole portare la Lazio?

«Mi auguro possa raggiungere altri traguardi sportivi in Italia e all' estero. Essere il punto di riferimento della politica sportiva per difendere i valori fondanti della società civile. Diventare l' esempio per educare i giovani. Portare il sorriso e la voglia di combattere anche a quelle persone che devono superare degli ostacoli nella vita quotidiana».

lotito salvinilotito salvinilotitocecchi gori e lotitopalamara lotitodiaconale lotitolotito foto mezzelani gmt36lotitoluigi de siervo e claudio lotito luigi de siervo e claudio lotito luigi de siervo e claudio lotitolotito venturanepi lotito e luigi carraro mezzelani gmtlotito tavecchioGALLIANI LOTITOlotito cairoCLAUDIO LOTITO IN CAMPAGNA ELETTORALElotito marottamassimo ferrero saluta claudio lotito (1)lotito foto mezzelani gmt35lotito foto mezzelani gmt37CLAUDIO LOTITO

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....