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“ME TOCCA STUDIA’ A 40 ANNI” – TOTTI A LEZIONE DA ALLENATORE: SEDUTO IN ULTIMA FILA, IL CAPITANO HA INIZIATO I CORSI PER IL PATENTINO UEFA B – ILARY: "LUI IN PANCHINA? PER ORA NO. MA NON SI SA MAI…"

Luca Valdiserri per il Corriere della Sera

 

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L' allievo Francesco Totti, al primo giorno di scuola, si è messo in un posto nell' ultima fila, ma non perché avesse bisogno di copiare qualcosa da qualcuno. Semplicemente non voleva dare nell' occhio, anche se raccontano che l' ha presa con il solito buonumore: «Me tocca studia' a 40 anni».

 

Francesco la voglia di studiare ce l' ha, perché questo corso per allenatore di base Uefa B può essere il primo passo di una nuova carriera. Il caso Zidane è sotto gli occhi di tutti. Non sapeva cosa fare, appesi gli scarpini al chiodo, e il Real Madrid gli ha lasciato carta bianca, facendogli provare un po' di tutto: allenatore delle giovanili, uomo mercato al fianco di Pardeza, vice allenatore della prima squadra, uomo immagine del club. Poi Zizou ha scelto e sono arrivate due Champions League consecutive in panchina.

 

Per poter accedere al corso è sufficiente aver compiuto 23 anni ed essere residenti nella regione o nelle provincie limitrofe del luogo in cui si svolge.

 

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La scelta di Trigoria «protegge» Totti - ma anche gli altri partecipanti - dalle troppe attenzioni esterne e, comunque, al centro sportivo giallorosso erano già stati tenuti altri corsi. Per iscriversi non è necessaria nessuna abilitazione, ma in caso di esubero delle richieste c' è un' analisi dei titoli presentati e una prova pratica di tecnica calcistica, pochi giorni prima dell' inizio delle lezioni, che non dovrebbe essere stata un problema per l' inventore del «cucchiaio». Il costo del corso è di 778 euro, comprensivo della quota di iscrizione all' Albo dei Tecnici.

 

Per sette settimane Francesco Totti dovrà studiare (in 144 ore di lezione) tecnica e tattica calcistica, metodologia dell' allenamento, psico-pedagogia (ieri 2 ore), medicina sportiva, carte federali, regolamento di gioco, rudimenti di primo soccorso. Ci sarà anche una settimana di studio-lavoro sul campo di una realtà di settore giovanile e/o calcio dilettantistico.

 

Ieri, ad aprire le lezioni, c' era Biagio Savarese, braccio destro del presidente dell' Aiac Renzo Ulivieri. Tra gli studenti, che hanno accolto Totti con un grande applauso quando è entrato in aula, c' erano anche tre donne aspiranti allenatori.

 

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Chi supererà l' esame, a metà dicembre, 140 il voto massimo, potrà sedersi sulle panchine di tutte le squadre giovanili, a eccezione di quelle partecipanti al campionato Primavera, e le prime squadre nei campionati della Lega Nazionale Dilettanti, inclusa la serie D. Il passo seguente è il Supercorso di Coverciano.

 

 

ILARY BLASI: TOTTI ALLENATORE? PER ORA NON NE HA IDEA

 

Marco Gentile per il Giornale

 

L'ex capitano della Roma riveste ora la posizione di direttore tecnico per il club giallorosso e sua moglie Ilary Blasi, ai microfoni di Verissimo, ha parlato del nuovo mestiere del Pupone: "Sta benissimo in giacca e cravatta. Meglio no? Meglio così. Mi devo un po’ abituare, nel senso che è tutto nuovo per tutti, però non mi dispiace. Mi sembra che vada tutto bene. Inoltre, devo dire che Francesco si è creato il suo spazio, pensavo peggio! Abbiamo trovato la nostra dimensione perché lui si organizzava le sue partite di beach volley e di paddle, quindi aveva il suo da fare”.

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La Blasi ha poi ricordato il giorno dell'addio di Totti: "Francesco ha insistito perché facessi il giro dello stadio insieme a lui, anche se io avrei preferito lo facesse da solo, perché era il suo momento e io volevo godermelo con gli altri. E’ stato bello perché per la prima volta si è messo proprio a nudo.

 

E’ stato un momento forte. E’ vero, non ho pianto, ma volevo essergli di sostegno, il suo punto fermo". Infine, la conduttrice del Grande Fratello Vip ha parlato dell'eventualità che suo marito un giorno possa diventare allenatore: “Lui ha sempre dichiarato di non volerlo fare. Però la vita è così strana e piena di sorprese… per cui, chissà, magari tra un anno o due cambia idea".

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