pantani

“PANTANI È STATO UCCISO” - TERZA INCHIESTA IN 17 ANNI SULLA MORTE DEL PIRATA: SI TORNA A INDAGARE PER OMICIDIO DOPO LE SEGNALAZIONI DELL'ANTIMAFIA - IL TESTIMONE: “MARCO NON VOLEVA UCCIDERSI. ERA PERENNEMENTE ALLA RICERCA DELLA VERITÀ SUI FATTI DI MADONNA DI CAMPIGLIO, HA SEMPRE DETTO CHE NON SI ERA DOPATO” – IL GIRO DI SCOMMESSE E QUELLA FRASE DI VALLANZASCA – L’ACCANIMENTO GIUDIZIARIO CONTRO PANTANI: TRE VOLTE A PROCESSO, DUE VOLTE ASSOLTO. E LA TERZA... 

https://m.dagospia.com/a-campiglio-la-madonna-non-c-era-m-hanno-fregato-un-doc-racconta-l-uomo-pantani-cannavo-e-la-cena-286819

 

 

Claudia Guasco per "il Messaggero"

 

pantani 19

Stanza D5 del residence Le Rose di Rimini. È qui che, alle 12,45 del 14 febbraio 2004 muore Marco Pantani. Era rintanato in camera da giorni, solo, con scatole di medicinali sparse ovunque. Secondo l'autopsia il suo cuore si è fermato per un edema polmonare e cerebrale, dovuto a un'overdose di cocaina e psicofarmaci. «L'ho sentito subito che me lo avevano ucciso e ogni giorno che passava ho cresciuto questa determinazione», ha detto la mamma Tonina Belletti. Diciassette anni dopo, si intravede uno spiraglio: la terza inchiesta sulla morte del Pirata.

 

 LE ULTIME ORE Il fascicolo per omicidio, a carico di ignoti, è stato aperto dalla Procura di Rimini nel 2019, sulla scorta dei documenti inviati dalla Commissione parlamentare antimafia.

 

«Queste carte non costituiscono notizia di reato ma i magistrati, con grande correttezza, hanno avviato l'inchiesta. Marco Pantani risulta parte offesa», spiega l'avvocato Fiorenzo Alessi, legale della famiglia, noto nel mondo del ciclismo per aver difeso per questioni di doping Riccardo Riccò. Poi è arrivata l'accelerazione, con la deposizione della madre di Pantani ascoltata per due ore dal pm Luca Bertuzzi il 7 gennaio 2020.

pantani

 

«Mamma Tonina chiede di capire una volta per tutte se il figlio è morto per un mix di antidepressivi con la cocaina assunta precedentemente, oppure se ci sono altri motivi». Ha depositato una memoria di 51 pagine in cui racconta tutto ciò che sa e ricostruisce ciò che è accaduto nelle ore precedenti la morte del figlio: è su questo lasso di tempo, infatti, che si concentrano le indagini, mettendo da parte altri elementi scandagliati in passato come l'alterazione della scena del crimine o le indagini incomplete. «Non voglio vendetta ma soltanto verità e giustizia.

 

La verità non è ancora emersa», ha detto Tonina ai magistrati. Al vaglio c'è in particolare l'audizione, in parte secretata, di Fabio Miradossa, che patteggiò nel 2005 una pena per spaccio legato alla morte di Pantani. «Marco è stato ucciso, l'ho conosciuto cinque, sei mesi prima che morisse e di certo non mi è sembrata una persona che si voleva uccidere. Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato», le parole di Miradossa, ascoltato dall'Abtimafia lo stesso giorno in cui Tonina deponeva in Procura.

 

pantani il migliore 6

SCOMMESSE E c'è anche ciò che ha riferito il 16 aprile 2019 l'ex ufficiale della finanza Umberto Rapetto sui collegamenti tra la morte del Pirata e la criminalità organizzata. «Un ciclista ricorda nitidamente: stavano festeggiando la vittoria di Pantani con due tappe di anticipo al Giro del 99 e a un certo punto è cambiata l'atmosfera.

 

Qualcuno ha detto: Domani Pantani è fuori. Già si sapeva anche per quale motivo: sarebbe stato trovato positivo agli accertamenti fatti a seguito di prelievi, che però non erano ancora avvenuti. Questo è il primo segnale». Un altro arriva dall'ex boss della malavita milanese Renato Vallanzasca: «Mi dissero di scommettere contro Pantani, perché non avrebbe finito il Giro d'Italia».

 

 

IL MISTERO DELLA MORTE DI PANTANI 

Marco Bonarrigo per il "Corriere della Sera"

ullrich pantani

 

Per diciassette anni Tonina Pantani si è svegliata ogni mattina nella sua casa di Cesenatico con un solo pensiero in testa: dare un nome all'assassino (o agli assassini) di suo figlio Marco, trovato cadavere alle 20,45 del 14 febbraio 2004 nella stanza 5D del Residence «Le Rose» di Rimini.

 

Adesso invece la madre dell'eroe più tragico della storia dello sport italiano vuole la verità, qualunque essa sia, per «dare finalmente pace al mio cuore». Alla ricerca di questa verità lavora per la terza volta la Procura di Rimini che ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di omicidio: se n'è avuta notizia ieri, pochi giorni dopo l'audizione della madre.

 

MARCO PANTANI

La nuova indagine L'indagine - coordinata dalla procuratrice Elisabetta Melotti - non parte da suppliche o esposti della famiglia della vittima, come nel 2014, ma da una segnalazione della Commissione Parlamentare Antimafia che nel 2018/2019 si occupò del caso ascoltando, tra gli altri, Fabio Miradossa, l'uomo che fornì a Pantani la dose letale.

 

 

Alla richiesta del presidente di spiegare perché a sua opinione Pantani sarebbe stato ucciso e da chi, Miradossa chiese di secretare l'audizione: nei 46 minuti complessivi coperti da segreto - in possesso dei pm di Rimini - potrebbe esserci la nuova pista investigativa. Il legale dei Pantani, Fiorenzo Alessi, è il primo dei tanti avvocati della famiglia ad avere profonda conoscenza dell'ambiente ciclistico.

 

marco pantani

«Tonina Pantani è già stata ascoltata - spiega - e la Procura sta vagliando il materiale con grande serietà. Se prima la famiglia era sempre partita da una caccia al colpevole, ora l'obbiettivo è la verità. Vogliamo sapere se Marco è morto di overdose (e se è così accetteremo la realtà dei fatti), se è stato ucciso o se qualcuno presente in quella stanza quando lui si è sentito male è fuggito senza soccorrerlo. Quello che è successo dopo la sua morte non ci interessa più: anche se la raccolta delle prove sul luogo del delitto non fosse stata impeccabile, come molti sostengono, non è più tempo di ragionare su questo».

 

marco pantani madonna di campiglio

Le altre inchieste La prima inchiesta giudiziaria si concluse nel 2005 con due condanne (una sarebbe poi caduta in Cassazione) e un patteggiamento nei confronti degli spacciatori che procurarono le dosi letali di cocaina. La verità giudiziaria appariva lineare: nella smisurata piazza di spaccio romagnola, Pantani era soltanto un tossicodipendente all'ultimo stadio, con grande disponibilità economica, morto di overdose dopo aver consumato una dose spropositata.

 

Un tragico ma ordinario caso di cronaca. La famiglia Pantani non si rassegnò e nel 2014 ottenne la riapertura del caso evidenziando nuove prove che erano soprattutto incongruenze nelle prime fasi di indagini. Non era chiaro, però, chi avrebbe voluto la morte del campione (che costituiva un bancomat per i suoi pusher) e come sarebbe avvenuto l'omicidio. L'ipotesi avanzata dai legali - l'ingestione forzata di cocaina sciolta in acqua - non ha precedenti giudiziari: continuavano a mancare movente e arma del delitto. La Procura di Rimini indagò per due anni e poi chiese e ottenne una seconda archiviazione, inutilmente contestata in Cassazione. Perentoria la conclusione: «L'ipotesi di omicidio è una mera e fantasiosa congettura», la morte è stata causata da «assunzione certamente volontaria di dosi massicce di cocaina e antidepressivi».

 

Speciale Marco Pantani Fabio Miradossa

Il pusher in Antimafia Poi, quando tutto pareva concluso, sono arrivate le dichiarazioni di Miradossa in Antimafia. «La Procura non voleva ascoltare la mia verità - raccontò - e io sono stato costretto a patteggiare. Marco non ha consumato droga in quella camera, non era il suo modus operandi. Marco non è morto per droga. Nella stanza c'erano tanti soldi e sono scomparsi: chi li ha presi?». Una risposta può arrivare solo dall'inchiesta. Ascoltata nel 2019 dall'Antimafia la procuratrice Melotti aveva escluso la presenza di nuovi elementi e di collegamenti tra i fatti di Madonna di Campiglio del 1999 (l'esclusione dal Giro d'Italia per ematocrito alto) e la morte di cui si occupò senza risultati la Dda di Napoli nel 2016. Se i nuovi elementi non faranno cambiare idea al capo della Procura si potrebbe prospettare una terza e definitiva archiviazione.

MARCO PANTANI VINCE IL TOUR DE FRANCESpeciale Marco Pantani PantaniSpeciale Marco Pantani Tonina con MiradossaArmstrong Pantani 2pantanipantanimarco pantani bagnomarco pantani marco pantani cadaveremarco pantani Marco PantaniPantani mollicapantani, 10 anni dalla morte del pirata 9pantani, 10 anni dalla morte del pirata 6pantani, 10 anni dalla morte del pirata 8pantani, 10 anni dalla morte del pirata 7PANTANI FILM 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?