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SALAH, "IL MESSI ROSSO" – LA STAMPA INGLESE ESALTA L’EGIZIANO: E’ DA PALLONE D’ORO – KLOPP LO DEFINISCE "UN ARTISTA" – PER L’EX CAPITANO DEL LIVERPOOL STEVEN GERRARD, “E' IL CALCIATORE PIÙ FORTE AL MONDO DEL MOMENTO”-  ANCHE IL PRESIDENTE EGIZIANO AL SISI SI COMPLIMENTA CON LUI - DIETRO IL BOOM DI "MOMO" CI SONO I CONSIGLI DI UN…

 

Stefano Boldrini per la Gazzetta dello Sport

SALAH

 

Il faraone mangia bene: dietro il boom di Mo Salah, ci sarebbe, oltre alle idee di calcio di Jurgen Klopp e agli assist di Firmino, un nutrizionista. Intervistato dalla CNN, l' egiziano, nuova icona del Liverpool, ha raccontato: «Alimentarsi in modo corretto è fondamentale. È una parte del gioco.

 

Aiuta a recuperare in fretta. Permette di dormire bene. Mi consente di adattare il corpo ai cambiamenti climatici. Il nutrizionista mi ha detto che posso mangiare quello che voglio perché il mio corpo è privo di grassi. Non bevo alcool e questo è un altro vantaggio. Adoro un piatto nazionale egiziano, si chiama kushari: riso, pasta e lenticchie. Quando torno nel mio Paese, un amico mi viene a prendere con l' auto e mi fa trovare il mio kushari. Salto in macchina e mangio».

 

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PALLONE D' ORO Salah può abbuffarsi in modo totale: nella sua dieta non è vietato neppure il Pallone d' Oro. Per i bookmakers , lui e Cristiano Ronaldo sono i favoriti, a pari merito. La straordinaria notte dell' Anfield contro la Roma e l' ennesimo show del calciatore egiziano, 43 gol in 47 partite, 4 reti in meno del primato assoluto del Liverpool stabilito da Ian Rush nella stagione 1983-84 con 47 centri, rendono Salah uno dei candidati più autorevoli per il premio di France Football. Sarebbe il primo egiziano della storia. Il secondo calciatore africano dopo George Weah nel 1995.

 

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ELOGI PRESIDENZIALI Salah non si lascia travolgere dall' euforia del momento: «Quando giochi a questi livelli, la pressione è un fatto naturale. Bisogna conviverci. La mia vita del resto è molto facile: devo dedicarmi al calcio, nel modo più professionale possibile. Anche nella vita quotidiana bisogna comportarsi in modo serio. In Egitto siamo cento milioni e non puoi permetterti di dire bugie, o compiere stupidaggini. Non si sfugge al giudizio dell' opinione pubblica». Non si sfugge neppure ai complimenti del presidente Abdel Fattah Al-Sisi, che su Facebook si è complimentato con Salah per il premio di giocatore dell' anno in Premier League. «Mi congratulo con il figlio dell' Egitto, Mohamed Salah Ali, per il suo successo che richiede orgoglio e sottolinea le capacità degli egiziani in tutti i campi. Siamo orgogliosi di lui e di ogni egiziano che porta in alto il nome dell' Egitto».

 

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LUI E LIVERPOOL Salah oggi è il quinto Beatle: lo hanno portato persino al Cavern Club, dove cominciò la storia dei Fab Four, per fotografarlo dietro la batteria di Ringo Star. È il re di Liverpool. Il suo piede sinistro ha il senso di una «Revolution». Sta ridisegnando le gerarchie tra giocatori: dopo un decennio nel segno dell' alternanza Messi-Cristiano Ronaldo, è forse arrivato l' uomo in grado di rompere un' egemonia diventata noiosa. Sta esaltando vecchie e nuove anime dei Reds: quando il pallone calciato dal numero 11 si è infilato all' incrocio dei pali di Alisson per l' 1-0 sulla Roma, in tribuna sono saltati signori attempati come Kenny Dalglish, Ian Rush e l' ex allenatore Gerard Houllier. Doppietta alla banda di Di Francesco, più due assist: una prestazione fantastica.

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LA STAMPA BRITISH Times e Daily Mail gli hanno dato 9 in pagella. Il Telegraph addirittura 10. La stampa britannica si è inchinata di fronte al faraone nel pallone, con titoli eloquenti: «Sensational Salah» (Guardian), «The Mo Show» (Metro), «Salah the unstoppable» (Daily Telegraph), «Smokin'» (Mirror), «Unstoppable» (when Salah' s on the pitch), ma il più fantasioso è stato il Sun con «Dynamo Kiev», che dà già per scontata la qualificazione dei Reds alla finale del 26 maggio. All' interno del Daily Mail, un altro titolo emblematico: «Mo' s the red Messi».Il Messi rosso. Non è un pericoloso comunista: è semplicemente, come ha dichiarato l' ex capitano del Liverpool Steven Gerrard, «il calciatore più forte al mondo del momento».

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I MERITI DI KLOPP Jurgen Klopp ha definito il primo gol alla Roma «un colpo di genio, il gesto di un artista». Qualcuno ha criticato il manager tedesco per aver sostituito Salah dopo 75 minuti, ma Klopp sta cercando di gestirne le energie fisiche e mentali di un talento sotto pressione. Sul 5-0, il cambio con Ings ci stava tutto: non erano prevedibili, semmai, i cali di tensione degli ultimi dieci minuti della difesa dei Reds. Andrebbero invece sottolineati i meriti di Klopp nel boom di Salah. Rispetto ai tempi romani, è stata ridotta la sezione di campo da coprire.

 

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Con Spalletti, Salah doveva gestire 70 metri. Ora siamo scesi a 50: l' egiziano difficilmente arretra oltre la linea del centrocampo. Meno campo, più freschezza. E poi è stata ribaltata la gerarchia in attacco. Salah era al servizio di Dzeko. Nel Liverpool, Mo ha trovato un campione a cucinare passaggi decisivi per lui: Firmino. Un ribaltone fondamentale, in cui, se Salah con i suoi 13 assist tra Premier e Champions ha dimostrato di non aver dimenticato gli antichi doveri, bisogna dare atto a Klopp di avere sfruttato l' intelligenza di Firmino per riproporlo nel ruolo di centravanti arretrato e liberare il talento di Salah. Firmino è straordinario in questa posizione, definita un tempo «alla Hidegkuti», in onore del formidabile attaccante dell' Ungheria anni Cinquanta. Oggi va di moda la formula «falso nueve», ma il senso è lo stesso. Firmino è un' altra delle chiavi del Liverpool Salah show.

liverpool roma firmino

 

 

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