SESSO, DROGA E PALLETTATE – LA FOLLE VITA DI BJON BORG RACCONTATA DA BARBARA COSTA – LA FINALE US OPEN PERSA CON MCENROE VOLUTAMENTE (“SBRIGHIAMOCI, CHE VOGLIO FARMI, E ANDARE A TROIE”), L’OVERDOSE E L’INTERVENTO PROVVIDENZIALE DI LOREDANA BERTE’ (“SE OGGI SONO VIVO, IO LO DEVO A LEI”), LE ORGE SADOMASO “CON TRE ZOZZE PIÙ LOREDANA” (E GLI SCHIAFFONI DELLA BERTE’), LA BANCAROTTA, LA RESIDENZA TRASFERITA A MONTECARLO PER PAGARE MENO TASSE – “E OGGI SE LA PRENDONO CON SINNER! IL ROSCIO NON SI È INVENTATO NIENTE. PURE A PANATTA QUANDO GIOCAVA HANNO PROPOSTO DI TRASFERIRSI NEL PRINCIPATO PER RISPARMIARE MA ADRIANO DISSE…”
Barbara Costa per Dagospia
Che piagnone! Mammone! Viziato! Un vanesio! Bjorn Borg, bello mio, senti: è innegabile, tu hai vinto molto di più, ma non ci puoi far niente: bello e sexy come il nostro Adriano Panatta, scordatelo! Lascia perde, non lo sei, né lo sei stato, e ce devi sta'.
E ti dico di più: hai fatto male a fare tradurre la tua autobiografia in italiano. Qua ti staniamo! E ti facciamo nero!
Noi qua c’abbiamo una certa Loredana Bertè, che tu conosci benissimo, e che nella sua autobio, ti ha massacrato. In sesso e soldi e vanità. Inutile che tu ora faccia il gentiluomo, scrivendo su di lei poche righe, sorvolando. Noi qua sappiamo tutto, è tutto scritto, custodito, fotografato: dove scappi?
E che temerario, che sei: nel tuo libro parli bene dell’Italia, te la allisci, sole, pizza e mandolino, come no, ma quanto c’hai rosicato di non essere, pur battendolo, idolatrato come Adriano? “Quando un italiano gioca a Roma, tutto è lecito pur di favorirlo”.
Ah sì? E poi: “Panatta è l’unico a avermi battuto al Roland Garros, e per di più due volte”. Com’è che non te lo ricordi, che Adriano è stato non sincero, di piùùù, non leale, di piùùù, nel ′91, a metterti in guardia dal tuo folle ritorno, nel tennis…?
Tu, le sue parole, nel tuo libro, non ce le hai messe. Adriano non lo hai voluto ascoltare. Risultato? Sei rientrato, e, alla prima partita, ti hanno preso a pallettate, ed eliminato. 6-2. 6-3. C’aveva ragione Adriano, era tutto cambiato, gioco, materiali: caro Borg, ma dove voi anna′? Ma tu, Bjorg, forse Adriano non lo hai ascoltato perché c’avevi altri pensieri. Di coca.
Se Loredana ci ha detto che tu tiravi coca nel 1981, finale US Open da te persa con McEnroe e volutamente (“sbrighiamoci, che voglio farmi, e andare a tr*ie”), al contrario tu precisi che il primo tiro, di coca, te lo sei fatto “l’estate 1982, e allo Studio 54”. E io, che sto a pensare al doping!
Davvero di tennis ne so niente, sei tu che mi spieghi che i test antidoping, nel tennis, sono cominciati nei 90s, e “il primo l’ho fatto nel ′92”. Quando stavi ancora con Loredana? Tu dici no, lei sì, e io, che ne so. Tu, Bjorn, quando Lori – per te! – tenta il suicidio, e la salvano per miracolo… ehi, nemmeno una telefonata! “Mi tenni a distanza”. Ma lei, quando ti sei ammazzato tu, ok, tu non ti volevi ammazzare, è stata un’overdose accidentale sì, però, è come ammetti tu: “Se oggi sono vivo, io lo devo a lei”.
Tu e Loredana, Bjorn, vi siete sposati a Milano, e ci avete vissuto. Tu scrivi: “Ripensare al mio periodo milanese mi mette ansia”. Eh, troppo comodo, caro mio! Qua si sa tutto! Perché non darci la tua versione, di quel tuo lungo weekend a coca e tr*ie e trans? Quanto ti sei divertito…?
Perché non dirci la tua su quando volevi fare le orge, sadomaso, con tre z*zze più Loredana? E gli schiaffi non sado che, a risposta, da Loredana, c’hai rimediato? Dì un po’: pure con le altre tue ex c’avevi uguali pretese? No? Tu, Bjorn, da Loredana, e da Mariana Simionescu, tua ex moglie, e da Patricia, tua attuale moglie, cerchi principalmente una cosa: la mamma!
Lo scrivi, “io non so star da solo”, “io ho bisogno di qualcuna che mi stia dietro”, tu, che hai avuto 2 genitori… 2 santi! Loro t’hanno sempre risolto i problemi… da adulto! Loro mai si sono intromessi nelle tue scelte scellerate, droghe comprese.
Loro mogi ti obbedivano, dagli spalti, se per te non era giornata, “e dal campo gli facevo cenno di andare via”. Loro (insieme a Jannike, una tua fidanzata) hanno cresciuto Robin, il tuo primo figlio, ché tu non te ne potevi occupare, c’avevi da fare, dovevi andare da Hefner, le conigliette sue, e a fare serata in disco, “in giro per il mondo!”, e con Bianca Jagger.
I tuoi genitori hanno seguitato a lavorare pure con te miliardario. Ché tu, Bjorn, vieni da un contesto semplice, e “provincialotto, i miei avevano un negozio di alimentari”. Ed è lo stato svedese che, da principio, ti permette il tennis. E tu, appena diventi il numero 1, che fai? Molli la Svezia “per non pagarci le tasse”, e te ne vai a Monte Carlo. E oggi se la prendono con Sinner! Il roscio non si è inventato niente.
(E visto che siamo in argomento, e come ha di recente lui stesso rammentato, com’è che PURE A PANATTA QUANDO GIOCAVA HANNO PROPOSTO DI TRASFERIRSI A MONTE CARLO, PER RISPARMIARCI E MICA POCO CON LE TASSE, E ADRIANO HA DETTO DI NO, RIMANENDO IN ITALIA??? EHHHHH?????)
Quando tu sposi Loredana, Bjorn, sei “in bancarotta da business- man”: ciò che con i miliardi fatti col tennis e con gli sponsor ti puoi concedere di fare dopo aver lasciato il tennis a 26 anni, “perché mi ero stufato”: piagni lo stress di allenamenti, voli, interviste, piagni le fan e i paparazzi “che mi inseguono come una rockstar”, piagni che le tue donne devono stare con te e solo appresso a te. Infatti il tuo primo amore, la tennista Helena Anliot, lascia il tennis per te.
Lo stesso fa Mariana. Ma Loredana no. Lei, vera rockstar, è tua moglie però non ti fa da madre. E si accolla così un bambinone che frigna che, per il fallimento “tutti mi davano la caccia!” e va da sé che intervengono “mamma e papà a risolvere i problemi delle mie società”. Per ripianare ti vendi le case, ti vendi le barche. Tuttavia col c*lo del tutto a terra non ci rimani. E allora perché Loredana dice che, insieme a te “mai un regalo”, doveva pagar(ti) tutto lei???
Tu, Bjorn Borg, sei “rancoroso”, credi “negli oroscopi”, nei medium e guru che ti portavi ai tornei e sei “tanto superstizioso”. Al Roland Garros dovevi usare sempre la stessa colonia, mai farti la barba a Wimbledon, mai cambiare le scarpe, “e solo magliette Fila, e solo verdi”, e avere sempre la stessa sedia in campo, stesso numero di asciugamani, stesso tipo di auto per spostarsi, mangiare sempre gli stessi cibi, e MAI fare sesso, la sera prima di una partita, e mai parlarti, la mattina prima, di un incontro, né la sera “sto immerso nella mia bolla”… e che p*lle!!! Quant’è diverso, e meglio, Adriano Panatta che “mai ha conosciuto pressioni”. Ma pure Sinner, come te, Borg, ha tutte ′ste fisime!? Boh. So′ caz*i di Laila sua.
(virgolettati presi da "Battiti", l’autobiografia di Bjorn Borg, posta a confronto con "Traslocando", l’autobiografia di Loredana Bertè).
borg vittoria coppa davis 1975
borg wimbledon 1978
mcenroe sconfigge borg us open 1981
borg e loredana berte matrimonio a milano
borg e loredana berte in cina 1988
bjorn borg us open 1980
borg e mariana matriminio 1
bjorn borg (4)
bjorn borg e jannike
borg e mcenroe
bjorn borg 1974
bjorn borg (5)
borg vince internazionali di roma 1974
borg e ashe 1975
bjorn borg (2)
borg panatta internazionali di roma
borg e loredana berte a londra
borg e jannike
borg e le fan 1973
borg e patricia
borg e loredana berte
borg e bianca jagger studio 54
borg e panatta
bjorn borg (3)
borg e le fan wimbledon
mcenroe panatta borg







