buffon vazquez

“SUPERGIGI NON SI DISCUTE, SI AMA” - BUFFON ACCOLTO ALLO STADIUM COME UN EROE TRA STRISCIONI E CORI – OGNI PARTITA DEL PORTIERONE BIANCONERO STA DIVENTANDO UN LUNGO ADDIO: E TEVEZ LO CHIAMA AL BOCA JUNIORS... – INTANTO L’ATTACCANTE DEL REAL LUCAS VAZQUEZ, PROTAGONISTA DELL’EPISODIO CHE HA DECISO LA QUALIFICAZIONE ALLE SEMIFINALI DI CHAMPIONS, SBOTTA: "ERA RIGORE. QUANTI INVIDIOSI…”

Buffon-AP

Massimiliano Nerozzi per il Corriere della Sera

 

Gigi Buffon arriva (quasi) nudo alla meta, che è poi questo 3-0 alla Samp, la notte di Madrid, quelle che ancora lo aspettano e la fine di una carriera leggendaria. Tira i guantoni alla sua curva, allunga i pantaloncini a un bambino in tribuna, e si dispiace, di non poter dare la maglia al ragazzino ungherese che fa invasione di campo solitaria, e che la security blocca a pochi metri da lui: il numero uno allarga le braccia e fa un cenno con le mani, come dire, «dopo te la faccio avere».

 

In fondo, è sempre una questione di striptease: qui lo fa levandosi la divisa, al Bernabeu aveva messo a nudo l' anima. Ecce Homo, per tutta l' Allianz Arena, che già dal riscaldamento lo accoglie come fosse reduce da un trionfo e non da una tragedia. Basta il primo striscione, ancor prima di iniziare: «SuperGigi non si discute, si ama».

 

BUFFON

Da Nietzsche e dintorni: quel che non ti uccide, ti rende più forte. Non serve, ma stavolta Buffon cambia pure il finale, se al minuto 92, quello del dramma madrileno, fa una paratona su Zapata. Che è come mettere un gettone nel juke box ultrà: «Chi non salta è madrileno», canta la curva Sud e Gigione applaude. Buffon, che ribadisce la logica del suo sfogo ma ne cambierebbe le parole, in fin dei conti è la passione che prende il sopravvento sulla forma, e se ne infischia del bon ton.

 

Para come un Dio e s' incavola come un tifoso: per questo le tribù lo adorano. Altra dedica al capitano, su poster prêt-à-porter : «La tua maglia dice chi sei». Prima che vengano issati gli striscioni per tutta la squadra: «Orgogliosi di voi. Grazie ragazzi: avanti a testa alta».

 

Buffon-Del-Piero-arbitro-781x450

E quando il numero uno va ad accomodarsi dalla parte (e dalla porta) opposta, sotto la Nord, un tifoso gli alza un cartellone: c' è Superman, rubato alla locandina del film, ma con la faccia di Buffon. A venti minuti dall' inizio, i tifosi lo chiamano ancora, e lui alza il pollicione e ringrazia. Il tempo di iniziare e gli ultrà chiamano la standing ovation: «Tutti in piedi per i ragazzi».

Il resto dell' Arena segue, con venti secondi di applausi.

 

buffon

Poi, tocca al capitano, con un coro che unisce lo stadio. Qui dentro, tra questi fedeli, non c' è nulla da farsi perdonare: Buffon è solo un uomo, non solo un atleta, che s' è ribellato al destino di non potersi giocare l' ultima chance in Champions. «Ancora mi girano le scatole», diceva ancora ieri Allegri, uno che l' aveva presa con filosofia. Figurarsi Buffon, cui i primi 40 anni coincidono con la scadenza delle opportunità. Tutto il resto, le parole grosse e i toni, per i tifosi sono solo letteratura.

 

La Juve, e Buffon, reagirono alla grande anche dopo l' eliminazione ai supplementari con il Bayern, nel 2016, altro choc: 4-1 nel derby e record di imbattibilità della A. Appena è finita, Buffon abbraccia tutti: Viviano, il preparatore dei portieri della Samp Turci e Kownacki, che non aveva mai visto. Ogni partita è un lungo addio, di quelli che scriverebbe Albert Camus, il portiere più esistenzialista della storia.

buffon pirlo

 

Forse ha ragione la canzone che suona a stadio vuoto, Sign of The Times: «Just stop your crying, It' s a sign of the times.

Welcome to the final show».

Smetti di piangere, è un segno del tempo. Benvenuti allo show finale.

 

2. VAZQUEZ

Da www.corrieredellosport.it

 

 

 

Si sente perseguitato, Lucas Vazquez. L'attaccante spagnolo ha parlato - dopo la vittoria di Malaga - del controverso fallo da rigore concesso al 93' di Real Madrid-Juventus per l'intervento di Benatia. Vazquez, la cui caduta ha indotto l'arbitro inglese Miller a fischiare il rigore per la squadra di Zidane, ha però sbottato per le tante polemiche che sono sorte anche in Spagna:

REAL MADRID JUVENTUS - IL FACCIA A FACCIA TRA BUFFON E L ARBITRO

 

"Era rigore, punto e basta. Si sta parlando di una cosa che è finita da tempo, ma la verità è che abbiamo raggiunto le semifinali di Champions per l'ottava volta consecutiva e questo a qualcuno dà fastidio, crea invidia. Tante persone sono felici dei nostri mali. Qui in Spagna si parla del rigore più che in Italia".

buffon 3buffon 1

 

vazquez

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…