TOGLIETE LO STRAVECCHIO A TAVECCHIO! - ALTRA GAFFE DEL FAVORITO ALLA GUIDA FIGC: “NEL CALCIO PENSAVAMO CHE LE DONNE FOSSERO HANDICAPPATE RISPETTO AI MASCHI” – E FIORENTINA, SAMP, CESENA E TORINO LO MOLLANO

1. TAVECCHIO E LE DONNE (NEL CALCIO) - VIDEO

Stefania Rimini per “corriere.it

 

 

Il calcio femminile in Italia non decolla. Per il sindacato dei calciatori AIC, è forte l’impatto negativo del vincolo imposto ai dilettanti fino ai 25 anni. Per lasciar andare le ragazze e i ragazzi, le società sportive in molti casi chiedono soldi sottobanco. Ma sulla questione dell’abolizione del vincolo sportivo, la Lega Nazionale Dilettanti di Carlo Tavecchio continua a sostenere che non esiste. La testimonianza di una delle vittime.

 

 

2. TAVECCHIO TIRA DIRITTO

Fabio Monti per “Il Corriere della Sera

 

tavecchiotavecchio

Assediato, ma deciso ad andare avanti. Le parole di Carlo Tavecchio sugli extracomunitari sono diventate un caso internazionale, ma, nonostante una serie di scivoloni, il favorito alla corsa per la presidenza della Figc (elezioni l’11 agosto) non vuole nemmeno prendere in considerazione l’idea di fare un passo indietro.

 

«Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo venerdì scorso.

 

Ne ho tratto tanti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della Figc, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno.

 

Ciò mi conforta e mi induce a ribadire l’impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione. In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell’opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci, come da tempo ho realizzato nell’ambito della Lega Dilettanti, che presiedo dal 1999».
 

Demetrio  Albertini Demetrio Albertini

Parole (con scuse ripetute, «una, due, dieci e venti volte») scritte due ore dopo che Radio24 aveva diffuso il testo di una telefonata precedente alla vicenda delle banane di un finto Luciano Moggi con Tavecchio. Il comportamento di un candidato alla presidenza della Figc che parla con un ex dirigente ora radiato si commenta da sé, ma nella finta telefonata Tavecchio ha spiegato perché l’opposizione ad Albertini è così decisa nell’andare avanti: «Quell’altro bel signore ha detto che lui non c’entra niente. Ma come? Ha la squadra in mano da otto anni...», con riferimento alla nazionale. In sostanza, le Leghe non ritengono Albertini all’altezza della situazione e hanno puntato su quello che considerano il male minore.
 

giovanni malagogiovanni malago

Nel frattempo, la questione delle «banane» ha mobilitato la Fifa; il vice-segretario ha scritto una lettera al d.g. della Figc, Antonello Valentini, e ne ha riassunto il contenuto in una nota: «Le notizie sui presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza Figc hanno allertato la task force della Fifa contro razzismo e discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb. Abbiamo chiesto di prendere le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire alla Fifa. La lotta contro il razzismo è una priorità assoluta per la Fifa.

 

Damiano TommasiDamiano Tommasi

Nel 2013, il congresso ha approvato all’unanimità una forte risoluzione sulla lotta contro il razzismo e la discriminazione in cui ha ricordato alle federazioni affiliate l’obbligo di mettere in campo il massimo impegno per eliminare il razzismo e la discriminazione nel calcio. I dirigenti sono tenuti ad agire come modelli di riferimento nella lotta contro il razzismo». La lettera della Fifa ha raccolto il consenso dell’Unione europea. Ha detto il portavoce della commissaria Ue allo sport, Abbot: «Rispettiamo l’autonomia delle federazioni, ma il calcio ha una responsabilità particolare nel combattere il razzismo».

 

Come ha spiegato il presidente dimissionario, Giancarlo Abete, la Figc fornirà una risposta entro giovedì. Tavecchio, arrivato nella sede di Sky scortato da Lotito, il regista dell’operazione, e Albertini si sono seduti uno accanto all’altro alla cerimonia del calendario di serie A (giovedì andranno dal presidente del Coni, Malagò), ma la tensione è alta, come ha chiarito lo stesso Albertini: «La frase si commenta da sé, ci ha messo in difficoltà a livello internazionale e dispiace un po’ per tutti. Conosciamo le regole, ci deve essere tolleranza zero verso alcuni comportamento».

beppe marottabeppe marotta

 

Anche il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, è stato duro con Tavecchio: «Non si tratta di giudicare una persona da una frase; dobbiamo prendere atto della situazione che è nata e che deve farci riflettere perché da come gestiremo la questione dipenderà anche quanto potrà succedere in questo campionato e che è già accaduto in passato».
 

claudio lotitoclaudio lotito

Il d.g. della Juve, Marotta, ha parlato di «battuta infelice, una dichiarazione inopportuna e fuori luogo, che ha dato spazio a prese di posizioni pesanti e a una spaccatura del fronte per la candidatura di Tavecchio. È prematuro fare ipotesi; parecchie società hanno cambiato idea. Per noi era e resta inadeguato». Fiorentina, Sampdoria, Torino e Cesena, sia pure con toni diversi, hanno preso le distanze da Tavecchio, che si è visto ribadire la fiducia piena e assoluta del presidente della Lega di A, Beretta e del suo vice, Galliani.

 

ADRIANO GALLIANIADRIANO GALLIANI

Beretta: «La Lega ha fatto un percorso molto concreto e trasparente, sui contenuti del programma c’è il consenso di tutte le società. Sul candidato Tavecchio, c’è stata una condivisione molto larga e ora c’è un legittimo dibattito e lo seguiremo come è giusto. Le parole sono un fatto molto importante ma vanno maneggiate con grande cura e gli atti e i fatti contano più delle parole e dimostrano che quel problema del razzismo non esiste». E Galliani: «Albertini è un amico e ha giocato nel Milan fin quando era bambino. I nostri rapporti sono sempre ottimi.

 

Tavecchio? La sua è stata una battuta infelice, ma non va dipinto come razzista. Non cambia, dunque,l’orientamento in suo favore. La storia personale dell’uomo parla chiaro». Ma qualche dubbio è nato anche fra i club di B, nonostante la presa di posizione del presidente Abodi: «Bisogna andare oltre e non si può rimanere prigionieri di una frase inopportuna, irragionevole, impropria, ma che non può dare il giudizio definitivo su una persona. Questa Norimberga mi sembra eccessiva». Per ora Tavecchio resta il grande favorito, ma l’11 agosto è lontano.
 

ANDREA ABODIANDREA ABODI

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO