sven goran eriksson

“A CHI NON PIACCIONO LE DONNE?” – ERIKSSON E IL SUO DEBOLE PER IL GENTILSESSO: “HO AVUTO RELAZIONI BURRASCOSE, MA NON HO PERSO UN SOLO ALLENAMENTO O UNA PARTITA PER UNA DONNA” – ZAZZARONI E IL RICORDO DELLO SCUDETTO CON LA LAZIO DEL 2000: "NACQUE ANCHE DA UN FORTISSIMO CONTRASTO COL GRUPPO CHE LUI ERA RIUSCITO IN QUALCHE MODO A MANTENERE NELLO SPOGLIATOIO" – DAMASCELLI E LA TRAPPOLA DEL FALSO SCEICCO CHE REGISTRÒ ALCUNI GIUDIZI PESANTI DELLO SVEDESE SU UN PAIO DI NAZIONALI INGLESI: RIO FERDINAND “PIGRO”, ROONEY “IRASCIBILE”. LA CONFESSIONE GLI COSTO'...

Ivan Zazzaroni per “La Stampa” - Estratti

 

SVEN GORAN ERIKSSON

Era un Liedholm con un'ironia meno annaffiata, curata e inseguita. Ne affronto il ricordo con il pudore e il rispetto che l'uomo meritava.

Sven ha vissuto due vite. La prima nella complessità del lavoro e nella riservatezza della famiglia tradizionale, una vita tutta misura, normalità, forma, un'esistenza educata. La seconda più sorprendente e turbolenta, quasi scioccante: di passioni che pensavamo non potessero appartenergli. «Ma a chi non piacciono le donne?» rispose un giorno al Telegraph.

 

«Quelle con cui uscivo non erano sposate, io non ero più sposato. Ho avuto relazioni burrascose, ma non ho perso un solo allenamento o una partita per una donna». Lui riusciva a sembrare esterno alle tempeste. L'avventura italiana, parte della sua prima vita, l'ho frequentata dalla Roma alla Lazio, passando per Firenze e Genova. O meglio, l'ho seguita con attenzione e affetto anche.

 

tony blair nancy dell olio sven goran eriksson

Sven è stato un'anomalia, era considerato moderno ma sarebbe più corretto dire sempre attuale. Lasciava ai giocatori una libertà enorme eppure condizionata, nel senso che aveva sempre tutto sotto controllo. Alla Boskov. Non dettava ordini, non pretendeva il rispetto del ruolo, lo otteneva con i comportamenti e quel personalissimo modo di gestire le ribellioni individuali. Più di una volta è stato affrontato a brutto muso da un giocatore che rivendicava più spazio e considerazione.

 

Sven diventava tutto rosso, non si alterava, assorbiva con disinvoltura, lasciava che l'altro si sfogasse e chiudeva con queste parole - provate per un istante a immaginare il suo tono di voce, così disarmante -: «Vedrai che prima o poi arriverà il tuo momento».

 

nancy dell olio sven goran eriksson

Lo scudetto con la Lazio del 2000 nacque anche da un fortissimo contrasto col gruppo che lui era riuscito in qualche modo a mantenere nello spogliatoio. Alcuni giocatori non l'ascoltavano più e la domenica i punti cominciavano a mancare: nel dicembre del '99 uno di questi, pretendendo l'anonimato, rivelò la crisi di rapporti al Corriere dello Sport procurando una sorta di terremoto ambientale.

 

Dopo la prima fase di frustrazione e l'inutile caccia al responsabile, Sven riuscì a sfruttare quell'episodio a suo favore, aggiustò le cose attraverso colloqui individuali, e la Lazio ritrovò la giusta serenità e convinzione. I valori tecnici erano comunque molto alti. Il modo in cui ha vissuto la malattia e il percorso verso la morte ha ricordato tanto quello di Luca Vialli: la delicatezza e la forza con cui si sono raccontati hanno esaltato l'essere umano, la persona. Ed erano diversissimi. L'ineluttabilità della fine, il destino segnato, la grazia di chi, comunque in qualche modo appagato, dimostra di accettare quello che la vita gli ha voluto riservare.

 

(...)

L’ELEGANTE NOMADE DEL CALCIO GENTILE ANCHE DAVANTI AL MALE

NANCY DELL OLIO ERIKSSON

Tony Damascelli per “il Giornale” - Estratti

 

Stiamo sorridendo, come avevi chiesto. Nessun dispiacere, la Tua vita, Svennis, è stata affollata di cose, le hai affrontate, frequentate, vissute, sofferte, superate con l’eleganza uguale, nelle vittorie e nelle sconfitte. Così è stato in quest’ultimo minuto di quest’ultima partita, accettando il verdetto senza alzare la voce ma regalando il sorriso di chi ha goduto di una esistenza bella anche se infine feroce e malvagia, al termine di settantasei anni, veloci, fulminei.

 

Anche il commiato scritto da Linda e Johan, i figli, rappresenta il riassunto e la didascalia di un uomo e di un professionista diverso dagli altri abitanti di un pianeta, quello del football, ormai avvolto da un tulle nebbioso e tossico: «Nostro padre Sven-Goran Eriksson si è addormentato serenamente nella sua casa a Bjorkefors, appena fuori Sunne, questa mattina. Ha combattuto coraggiosamente la malattia ma è arrivata l’ora finale. Papà ci ha parlato all'inizio di quest'anno della sua grave malattia e ha ricevuto una risposta straordinaria da amici e tifosi di calcio di tutta Europa. È stato invitato in diverse squadre di calcio in Inghilterra, Italia, Portogallo e Svezia.

ulrika jonsson

 

Hanno condiviso il loro amore per il calcio e per papà. È stato indimenticabile sia per lui che per noi. Ha espresso il suo apprezzamento e la sua gioia e ha affermato che parole così belle di solito vengono pronunciate solo quando qualcuno è morto. Ci auguriamo che ricorderete Svennis e la persona buona e positiva che è sempre stata, sia in pubblico che a casa con noi».

 

La sua storia si è conclusa conoscendo, lui e noi tutti, la fine, disarmati e orgogliosi di avere viaggiato assieme, in giro per l’Italia, Roma, Lazio, Fiorentina, Sampdoria, e per l’Europa, Svezia, Portogallo, Inghilterra, il diario segnala terre lontanissime, alcune improbabili per il football, Filippine, Costa d’Avorio, Arabia, altre, Messico e Cina alla ricerca di glorie perdute o sconosciute, era un nomade, Svennis, ma non un mercenario all’inseguimento di monete verdi che pure ha accumulato.

 

sven goran eriksson yaniseth bravo

I tabloid inglesi lo hanno marcato stretto sulla vivace vita privata, donne fascinose, l’inquietante italiana Nancy Dall’Olio, la svedese Ulrika Jonsson, la segretaria della federcalcio inglese Faria Alam, gossip puro tra racconti ufficiali e sussurri di spogliatoio, fotografie in siti improbabili, fughe notturne e diurne, mostrando un volto diverso, imprevisto, per alcuni addirittura sordido, di Eriksson, compresa la trappola tesagli da un falso sceicco, Mazher Mahmood, il quale, munito di registratore però nascosto, gli suggerì di firmare per l’Aston Villa dove sarebbe stato raggiunto da David Beckham.

 

Ma il finto sceicco, poi finito in galera, registrò anche alcuni giudizi pesanti dello svedese su un paio di nazionali inglesi, Rio Ferdinand “pigro”, Rooney “irascibile”, la confessione, una caduta infantile, gli costò la reputazione e il contratto. Proprio Beckham gli è stato vicino in queste ultime settimane, ha organizzato un pranzo a sorpresa nella dimora di Bjorkefors, ha ingaggiato uno chef stellato, ha portato sei bottiglie di vino prezioso, di annate storiche, 1948, anno di nascita di Sven e le altre cinque dedicate alle vittorie europee.

faria alam

 

 

Hanno mangiato carne d’alce e aringhe, hanno parlato di football e di vita. Eriksson è riuscito a sorridere sfogliando le fotografie di un tempo andato ma che resta fortissimo negli almanacchi di mezza Europa calcistica.

sven goran erikssonsven goran eriksson nancy dell oliosven goran eriksson e simone inzaghi sven goran erikssonulrika jonsson sven goran erikssonsven goran eriksson nancy dell olioeriksson 9lazio eriksson

 

(…)

Ultimi Dagoreport

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?