MEDIA QUOTIDIANO - ELEZIONI ANTICIPATE, PERCHE' NO? - SILVIO CONTRO LUCHINO LO STATALISTA - CORRENTE AGORA' PER F.I. - DEPOSITA IL TESTO - STAMPA DA BUFFET - B. NON LEGGE FT - REAL PUPONE.

Da Media Quotidiano

1 - SERATA
. Prima serata del congresso di Assago, Berlusconi seleziona una ristrettissima rosa per la cena. Ci sono Bonaiuti e tre ministri: Moratti, Tremonti e Scajola. Insieme si decide la linea: non fare prigionieri. Grande attenzione alle questioni mediatiche. Bonaiuti prende appunti: bisogna sottolineare l'intenzione di tagliare le tasse, dimostrarsi impermeabili ai distinguo degli alleati e (se la situazione si facesse critica negli ultimi giorni) minacciare persino il ricorso alle elezioni anticipate. Per placare i bollenti spiriti dei partiti minori.

2 - ANTILUCHINO. Letti i giornali, Berlusconi ha compreso che la scelta di carezzare il pelo di Luca Cordero di Montezemolo non è stata pagante. Nei prossimi giorni assisteremo ad un riallineamento del vertice di Forza Italia alle posizioni della Lega, anche se con toni più moderati. L'indicazione data dal Cavaliere ai suoi è di contrapporre la "cultura del fare" propria di Forza Italia all'idea della concertazione (rispolverata da Montezemolo) che secondo il premier ha provocato il collasso del sistema. Il modello negativo da sottolineare è Alitalia, per attaccare il ruolo irresponsabile svolto dai sindacati.

3 - AGORA'. Mentre il presidente del Consiglio si riuniva con i suoi strettissimi collaboratori per varare la strategia delle ultime due settimane di campagna elettorale, nel ristorante milanese "l'Agorà" si teneva un'altra cena importante. Quella dell'asse cielle-socialisti che attualmente coordina Forza Italia. Reduci dalla passerella congressuale si trovavano a cenare insieme: Bondi, Formigoni, Cicchitto, Pugnalino, Sanza, Fitto, Martusciello. Più avanti nella serata si è aggiunto anche il ministro dell'Interno, Beppe Pisanu. Se Forza Italia fosse un partito normale, potremmo parlare di nascita di una corrente.



4 - DEPOSITATI. Regola ferrea per chi è intervenuto al congresso di Assago: depositare preventivamente il testo del discorso presso la segreteria. Ecco spiegato perché nessuno ha parlato a braccio. Nella parata berlusconiana erano assolutamente vietate note stonate.

6 - REGOLE. Altre regole ferree riguardavano i giornalisti presenti all'assise di Forza Italia. Tutti confinati in una sala stampa: coccolati, rimpinzati da buffet luculliani, ma tenuti lontani da qualsiasi luogo in cui si potessero raccogliere pareri difformi dalla ufficiale linea berlusconiana. Nella prima giornata del congresso ai giornalisti è stato vietato addirittura l'accesso alla platea dei delegati. Nella seconda giornata la zona off limits si è limitata alla sola area dei parlamentari. Non si registrano proteste particolari da parte dei cronisti.

7 - TEMPI. Paradosso dei tempi. Il Financial Times sferra giovedì un attacco feroce contro Prodi: "La performance di Romano Prodi come presidente della Commissione europea è stata orrenda. L'ex premier italiano è l'uomo sbagliato per l'incarico. Non ha dimostrato né larghezza di vedute né l'attenzione ai dettagli richiesta per uno dei ruoli più difficili del mondo. Manager incapace, gli ha fatto difetto la capacità di comunicare, con una allarmante propensione alle gaffe. Prodi dovrebbe fare ora una cosa onorevole e dimettersi". Qual è il paradosso? Che giovedì, durante il suo lunghissimo intervento ad Assago, il premier non ha fatto cenno a questo pesante attacco del principale quotidiano finanziario d'Europa. Per saperne qualcosa di più occorreva leggere la Repubblica. Il Cavaliere è distratto. Ma l'Ingegnere sta cambiando cavallo?

8 - TOTTI. Chi era l'unico romanista al corrente delle dimissioni di Fabio Capello? Facile. Francesco Totti. Che prima ha concesso un'intervista a un giornale spagnolo, poi ha dichiarato di essere pronto a trasferirsi al Real Madrid se la Roma non accoglierà le sue richieste. Certo, ora con una squadra priva dell'allenatore campione, di Emerson, di Zebina e di Samuel, la scelta del Pupone pare obbligata.


Dagospia 30 Maggio 2004