UN PRESIDENTE PANETTIERE... SENZA LE MANI IN PASTA PROPRIO NON CI SA STARE - IL MILAN IN CAMPAGNA ELETTORALE - POLITICI E CIFRE - IL GF PRENDE PER I FONDELLI - LE DOMANDE AI POLITICI NEI PACCHI DI PUPO - SONO DI DESTRA MALGRADO LA DESTRA.

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1

Ciao Dago, belle le foto col cavaliere con la bustina del panificatore sulla cocuzza già pelata. Un presidente panettiere... certo senza le mani in pasta proprio non ci sa stare eh?
Alberto

Lettera 2
Caro Dago, ieri sera ho visto un breve pezzo di Porta a Porta (Tremonti, Casini, Bertinotti e Boselli). Ad un certo punto, dopo le tante cifre dette dai quattro politici, Vespa chiede: "Oggi Alesina ha proposto sul Sole 24 Ore di mettere su Internet i dati, le fonti e il periodo di riferimento dei dati che avete detto, siete disponibili a farlo?"
Nessuno di loro ha neanche risposto, hanno subito cambiato argomento, ho visto il terrore nei loro occhi.
Eugenio La Mesa - Meno Stato + mercato + liberta'
Sito: http://www.menostato.it Blog: http://blog.menostato.it

Lettera 3
Che Silvio sia in difficoltà è evidente ed anche i suoi alleati lo stanno lasciando dopo la performance negativa con Diliberto, la fuga dall'Annunziata e la sconfitta nel confronto con Prodi. Ma avete sentito: non una sua parola sui programmi futuri, quello che dice Prodi non è solo contrario alle sue idee ma sempre contrario alla realtà (quindi solo lui conosce la realtà), una figuraccia verso le donne e poi, uno esperto come lui di TV, fissare nell'ultimo o penultimo intervento per 2 minuti la telecamera sbagliata.

Comunque i suoi amici stanno già lavorando per lui. Oltre ai soliti Fede, Belpietro e co., anche il Milan, in occasione della partita di addio al calcio di Albertini, ha già iniziato il lavoro di recupero come hai fatto notare; naturalmente Striscia la notizia che l'altro ieri prendeva in giro Prodi perché non a conoscenza della bocciatura dell'Irap (si sono limitati alla lettura dei titoli dei giornali ma non agli articoli da cui si ricava che è il parere dell'Avvocato generale della Corte di giustizia e non la sentenza definitiva - vedi Sole 24 Ore 15/3 sopra il titolo) ma si sono guardati bene dal dire che in 5 anni Berlusconi l'ha ritoccata in modo irrisorio e praticamente l'ha lasciata com'era.
Raf

Lettera 4

Dago, ma dove vivono i lettori della tua posta, sotto elezioni tutti entusiasti dell'Italia di Berlusconi, tre sono le cose o ce fai o ce sei o ce lucri .
Massimo da Roma

Lettera 5

Ciao Dago, ti scrivo perchè mi pervade un'immensa tristezza: quella di sapere, quasi con certezza, che non vedrò Silvio Berlusconi a capo del nostro governo nella prossima legislatura. Per chi come me ha un'attività imprenditoriale piccola e si barcamena tra alti e bassi in un sistema che ha mille problemi e difficoltà sapere che al ponte di comando della nave ci sarà un vetero parassita di stato come Romano Prodi rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso.

Ti dirò di più. Uno degli aspetti che più mi ferisce in questa faccenda è da una parte osservare che già tutti gli altri politico/fancazzisti di sinistra sono pronti a sedersi sulle poltrone pubbliche (finanziate dalle mie tasse) e dall'altra vedere Fini e Casini che avvelenano la rana che ha fatto loro oltrepassare il fiume e si manifestano infine per quello che sono.

Io non vivo di politica. Io vivo di duro lavoro e di notti insonni trascorse ad aspettare che il giorno dopo il cliente paghi il mio lavoro. Berlusconi ha rappresentato il mio alter ego in politica, e mi ha entusiasmato come mai nessuno prima: penso alla difesa del nostro paese contro il catastrofismo di sinistra, alle grandi opere (non c'è nessuno che passa per l'autostrada Milano-Bologna?), alle altre buone leggi che ha promosso senza togliere un euro dalle mie tasche.
Vabbè, se ho tempo ti scrivo la seconda parte. Ora prendo il furgone e vado a fare una consegna.
Giulius


Lettera 6

Caro Dago, ieri al Grande Fratello, l'ennesima presa per i fondelli nei confronti del pubblico televisivo... un concorrente eliminato dal gruppo è stato ripescato dal GF perchè:
- non era il concorrente giusto da eliminare;
- al pubblico in sala piaceva;
- chi l'aveva eliminato ci aveva ripensato
- etc etc



Ma io mi chiedo: ma un ragazzo che vede un programma (che è un gioco serio dove si vince un milione di euro) e vede delle REGOLE così VARIABILI (che a questo punto non si possono chiamare più regole) in base alla persona che le deve subire, che idea si può fare sulla serietà e rispettabilità delle regole della società in cui vive? Basta frignare un po' e tutto si risolve? Solo in Italia può succedere questo.. che vergogna!!
Roberto- latina

Lettera 7

Caro Dago, una modesta ricetta per vivacizzare il format del "face off" politico. Niente giornalisti ingessati: le domande saranno preventivamente inserite nei pacchi di Pupo. Domanda equivalente dei venti centesimi: "Buonasera, come sta?". Quella da mezzo milione: "Dove prendere i soldi per abbattere di cinque punti il cuneo fiscale?" I candidati scelgono la regione, e magari Mimun puo' pure proporre lo scambio di pacco con l'antagonista. Una formula dadaista e coinvolgente. Troppo bislacca? Me ne spiaccio. Enrico Panzi.

Lettera 8
In un paese civile, il capo del governo e il capo dell'opposizione non dovrebbero partecipare a Milano a una marcia contro la violenza per commemorare quattro vetrine rotte (peraltro assicurate) ma dovrebbero andare a Ferrara a commemorare il diciottenne Aldrovandi massacrato di botte, e per la cui morte quattro poliziotti sono stati incriminati per omicidio.
Roberto da Rifredi

Lettera 9

Caro D'Agostino, riecco la polemica di corteo respiro, la querelle tirata per i capelli. E va bene che il Cavaliere non teme la piazza; ma come lei ha potuto constatare di persona, anche il crine del Professore è altrettanto distinto.
Francesco Vergani http://tubocattolico.ilcannocchiale.it

Lettera 10
Caro Dago, sono di destra, lo sono sempre stato,...forse lo sarò sempre.
Lo sono stato per scelta incondizionata, per convinzione, per emozione, per sentimento, e ora lo sono, aimé, per obbligo.
Mi spiego: il mio essere di destra non mi rende cieco, e non mi impedisce di ammirare ed invidiare alla sinistra personaggi e menti che mi sembrano veramente fuori dal comune, parlo di Amato, Veltroni, e D'Alema, per esempio; e tanta invidia, non ti nascondo, diventa a tratti sofferenza fisica quando mi devo scontrare con l'amara realtà di un Calderoli, o di un Borghezio, ecc. ecc.
Ma nonostante ciò, e nonostante tutta la mia più buona volontà, non posso ignorare che la sinistra abbia scelto di farsi rappresentare da Prodi, Prodi? ma ti rendi conto? non è normale! E' come se un miliardario decidesse di fare le vacanze al porto petrolio di Voltri, come se, potendo, si decidesse di andare in Skoda e lasciare la Ferrari in garage.

Mi spiego: a prescindere dalle ovvie e scontate considerazioni sull' "apparire" del Professore, io non riesco ad ignorare che Prodi ha nel suo passato registra circostanze del tutto anormali, e fuori dalle regole, che pur tanto apprezza.

Tu caro Dago potresti dirmi che Berlusconi non è meglio... forse è vero, ma allora io fra i due mali scelgo il minore seguendo i miei ideali.

E se un giorno la sinistra mi darà un uomo vero e onesto su cui contare, meglio di quelli della destra....

Una piccola nota finale, amerei sapere se la Sig.ra Verusio c'è o ci fa, o molto più semplicemente se rilasciando l'intervista da te riportata era convinta di scherzare...e allora nulla da rimproverarLe, o se invece era aimè convinta della manciata di scempiaggini che ha proferito, in tal caso basti ricordarle che essere di sinistra con case a Parigi, Roma, Sardegna, è attività alquanto facile, e che essere bravi a spendere denaro che non si è guadagnato non dovrebbe essere motivo di orgoglio.
Valerio


Dagospia 19 Marzo 2006