TELELOMBARDIA: GLI ASCOLTI DI BISCARDI? NON DIMOSTRATI - LA PARADISO PRECISA: NON MI IMBUCO - FIORELLO SI ARRUFFIANA I GIORNALISTI - MONSIGNOR GALLI DELLA LOGGIA - LO STILE LUXURIA - VISCO SUCCHIA PURE SAN GENNARO - MA CHE BELLA LA PIRATERIA INTERNET.
Riceviamo e pubblichiamo
Lettera 1
Caro Dago, da affezionatissimo del tuo sito Leggo con stupore che Finanza&Mercati, e adesso addirittura Adn Kronos attribuiscono sensazionali dati d'ascolto al "Processo di Biscardi". Finanza&Mercati, in particolare, vanta il fatto che la trasmissione batta la concorrenza "di chi, come Telelombardia, aveva puntato sulle ospitate di Luciano Moggi". Mi spiace dover precisare che in realtà la concorrenza sia su Antenna3 e che la trasmissione in questione ("Lunedì di rigore") stia macinando record di ascolti (certificati dall'Auditel) con e senza Moggi in studio. Parlare di record è facile per tutti. Più difficile, invece, dimostrarli.
In particolare, i numeri dell'Auditel in Lombardia non lasciano spazio a dubbi. Nelle prime 14 trasmissioni, "Lunedì di rigore" ha avuto un ascolto medio di 102 mila persone, contro 38 mila spettatori del "Processo". A livello nazionale, invece, i due programmi sono difficilmente raffrontabili, perchè in molte regioni "Lunedì di rigore" non viene trasmesso. Ma sul Lazio le proporzioni a nostro favore restano sostanzialmente analoghe. E' curioso che "Finanza&Mercati", pur avendo un giornalista come Alberto Foa collaboratore fisso del "Processo", non abbia dato uno sguardo all'Auditel prima di incorrere in un simile errore. Stesso discorso vale per Adn Kronos quando cita suggestivi e mai realizzati 6 per cento di share a livello nazionale.
Fabio Ravezzani, direttore sport Telelombardia e Antenna3
Lettera 2
(.) Innanzitutto tengo a informarla per rettificare l'articolo da lei pubblicato:
1 La sig.ra Paradiso non si è imbucata all'Hotel Principe di Savoia ma è stata ufficialmente invitata dal signor Mariano di Lauro titolare della Rock Iniziative dal Sig: ROBERTO CENCI di Mediset,invito avvenuto la sera prima alla champagnerie Malafemmina di Milano.
2 La Sig.ra Paradiso ha perso il vizio di imbucarsi quindi di infilarsi nei vari buchi in data 31/10/1978 a Londra, giorno dell'avvenuto intervento di cambio di sesso. C/0 il CHARING CROSS HOSPITAL Fulhan Palace road London 10imo piano reparto urologia come da lei gia dichiarato nel corso dei 15 minuti a lei dedicati nella trasmissione COSMOS rete4, 4 settimane or sono. Trasmissione a cura di Mimmo Lombezzi. E altresì durante la diretta della trasmissione "Le invasioni barbariche" di Daria Bignardi sulla 7 dove la signora Paradiso in diretta ha dimostrato eleganza, sense of humor e savoir-fair.
Paola
Lettera 3
AUGURI
"Ad agosto non arriva,
- profetava Berlusconi -
già lo vedo alla deriva
e lontano dai coglioni."
Ma lui resta sempre in sella.
Buon Natale, Mortadella!
Fausto Tasso
Lettera 4
Caro Dago, ammiro e stimo Fiorello per la sua bravura e lo ritengo il più bravo showman in circolazione, ma francamente non capisco il suo atteggiamento riguardo alla solidarietà per i giornalisti. Credo che sia la categoria con la più alta visibilità riguardo agli scioperi, tutta Italia conosce i loro problemi professionali perchè 24 ore su 24 non fanno altro che ricordarcelo con i loro comunicati. Ci sono categorie con problemi ancor ben più gravi e nessuno ne parla e per giunta il programma di punta della radio Italiana viene completamente trasformato nella sua scaletta, perchè "non se ne può più di leggere articoli e servizi non firmati". Personalmente penso che in Italia e nel mondo, non ne possiamo più di cose ben più gravi, apprezzo lo spirito di solidarietà di Fiorello ma se fosse davvero così dovrebbe "protestare" per tutte le altre categorie professionali tutti i giorni della settimana, o forse è una ben studiata e furba mossa, per "arruffianarsi" i giornalisti e il loro potere mediatico?
Walter Zappa
Lettera 5
Caro Dago, se passi dalle parti di Via Solferino, per piacere lascia un messaggio in portineria per Ernesto Galli della Loggia. Visto quello che ha scritto stamane sul Corriere, e che cioè "ogni dibattito sui temi bioetici per non diventare un monologo deve dare voce adeguata alla posizione dei cattolici", dovrebbe accendere un po' più spesso la tv o farsi due chiacchiere con Marco Pannella.
Claudio C.
Lettera 6
Luxuria cerca di trasgredire, estasiare o stupire il pubblico riempiendosi il reggiseno con le stoffe? Però, che stile! Ma scusate, i suoi adulatori, dove la vedono tutta questa sua sbandierata 'classe'?!
Lele
Lettera 7
Caro RDA, Le scrivo non per dare un giudizio sui film ma per parlare di un fenomeno che sicuramente conosce ma del quale (vivendo in Italia) non riesce a percepire la portata. Parlo della diffusione dei film su internet. So che per i produttori la pirateria e' un fenomeno da sradicare. Ma per i milioni di italiani residenti all'estero e' una manna: i film usciti solo la settimana scorsa in Italia sono gia' stati visti da milioni di italiani all'estero. In meno di quattro giorni siamo riusciti a vedere qualcosa che, fino all'anno scorso, ci toccava solo leggere senza mai prenderne visione perche' all'estero non arrivano. Io abito negli USA ma, parlando con amici italiani (grazie Skype!) in varie parti degli USA e sudamerica, mi sono accorta che anche loro l'avevano gia' visto. E cosi i loro amici.
Insomma, a pochi giorni dall' uscita di un film sugli schermi italiani, vengono organizzate serate di gruppi italiani in giro per il mondo per vederlo tutti insieme. Se penso che solo 10 anni fa, si faceva festa quando qualcuno portava il CD di Sanremo dall'Italia e lo si copiava all'infinito, che solo 5 anni fa Napster rese possibile la diffusione immediata di qualsiasi CD uscito in Italia e oggi riusciamo a vedere anche i film a pochi giorni dall'esordio sulle scene, direi che il mondo e' cambiato in meglio. Una volta emigrare significava una rottura col paese natio. Difficile (e caro) telefonare, quasi impossibile ascoltare la musica o le partite di calcio, raramente si vedeva un film. Oggi, invece, grazie al satellite ed all'internet, la differenza fra chi vive in Italia e chi abita all'estero, e' solo una questione di clima.
Sandra
Lettera 8
Caro Dago, ma i gay sono gli unici a credere ancora nel matrimonio?
Alessandro Spanu - Mogoro (OR)
Lettera 9
Caro Dago, ma tu lo sapevi che pure Franco Freda ha un suo blog? L'indirizzo è www.cultrura.net. Leggi leggi e poi ne riparliamo!
Marco-Brescia
Lettera 10
Il miracolo di S. Gennaro non si è rinnovato, il sangue non si è sciolto. Forse S. Gennaro ha visto in giro Visco ed ha temuto di essere succhiato pure lui.
M. Savino
Lettera 11
Caro Roberto, leggo che Cesare Geronzi terrebbe molto a rimarcare presunte differenze sociali tra la sua famiglia e quella di Luciano Gaucci. Per correttezza credo sia opportuno informare i lettori di Dagospia (e Della Garzantina) che Geronzi è figlio di un giardiniere. Per la precisione, il giardiniere della villa della famiglia di Guido Carli.
Paolo Grossi
Dagospia 20 Dicembre 2006
Lettera 1
Caro Dago, da affezionatissimo del tuo sito Leggo con stupore che Finanza&Mercati, e adesso addirittura Adn Kronos attribuiscono sensazionali dati d'ascolto al "Processo di Biscardi". Finanza&Mercati, in particolare, vanta il fatto che la trasmissione batta la concorrenza "di chi, come Telelombardia, aveva puntato sulle ospitate di Luciano Moggi". Mi spiace dover precisare che in realtà la concorrenza sia su Antenna3 e che la trasmissione in questione ("Lunedì di rigore") stia macinando record di ascolti (certificati dall'Auditel) con e senza Moggi in studio. Parlare di record è facile per tutti. Più difficile, invece, dimostrarli.
In particolare, i numeri dell'Auditel in Lombardia non lasciano spazio a dubbi. Nelle prime 14 trasmissioni, "Lunedì di rigore" ha avuto un ascolto medio di 102 mila persone, contro 38 mila spettatori del "Processo". A livello nazionale, invece, i due programmi sono difficilmente raffrontabili, perchè in molte regioni "Lunedì di rigore" non viene trasmesso. Ma sul Lazio le proporzioni a nostro favore restano sostanzialmente analoghe. E' curioso che "Finanza&Mercati", pur avendo un giornalista come Alberto Foa collaboratore fisso del "Processo", non abbia dato uno sguardo all'Auditel prima di incorrere in un simile errore. Stesso discorso vale per Adn Kronos quando cita suggestivi e mai realizzati 6 per cento di share a livello nazionale.
Fabio Ravezzani, direttore sport Telelombardia e Antenna3
Lettera 2
(.) Innanzitutto tengo a informarla per rettificare l'articolo da lei pubblicato:
1 La sig.ra Paradiso non si è imbucata all'Hotel Principe di Savoia ma è stata ufficialmente invitata dal signor Mariano di Lauro titolare della Rock Iniziative dal Sig: ROBERTO CENCI di Mediset,invito avvenuto la sera prima alla champagnerie Malafemmina di Milano.
2 La Sig.ra Paradiso ha perso il vizio di imbucarsi quindi di infilarsi nei vari buchi in data 31/10/1978 a Londra, giorno dell'avvenuto intervento di cambio di sesso. C/0 il CHARING CROSS HOSPITAL Fulhan Palace road London 10imo piano reparto urologia come da lei gia dichiarato nel corso dei 15 minuti a lei dedicati nella trasmissione COSMOS rete4, 4 settimane or sono. Trasmissione a cura di Mimmo Lombezzi. E altresì durante la diretta della trasmissione "Le invasioni barbariche" di Daria Bignardi sulla 7 dove la signora Paradiso in diretta ha dimostrato eleganza, sense of humor e savoir-fair.
Paola
Lettera 3
AUGURI
"Ad agosto non arriva,
- profetava Berlusconi -
già lo vedo alla deriva
e lontano dai coglioni."
Ma lui resta sempre in sella.
Buon Natale, Mortadella!
Fausto Tasso
Lettera 4
Caro Dago, ammiro e stimo Fiorello per la sua bravura e lo ritengo il più bravo showman in circolazione, ma francamente non capisco il suo atteggiamento riguardo alla solidarietà per i giornalisti. Credo che sia la categoria con la più alta visibilità riguardo agli scioperi, tutta Italia conosce i loro problemi professionali perchè 24 ore su 24 non fanno altro che ricordarcelo con i loro comunicati. Ci sono categorie con problemi ancor ben più gravi e nessuno ne parla e per giunta il programma di punta della radio Italiana viene completamente trasformato nella sua scaletta, perchè "non se ne può più di leggere articoli e servizi non firmati". Personalmente penso che in Italia e nel mondo, non ne possiamo più di cose ben più gravi, apprezzo lo spirito di solidarietà di Fiorello ma se fosse davvero così dovrebbe "protestare" per tutte le altre categorie professionali tutti i giorni della settimana, o forse è una ben studiata e furba mossa, per "arruffianarsi" i giornalisti e il loro potere mediatico?
Walter Zappa
Lettera 5
Caro Dago, se passi dalle parti di Via Solferino, per piacere lascia un messaggio in portineria per Ernesto Galli della Loggia. Visto quello che ha scritto stamane sul Corriere, e che cioè "ogni dibattito sui temi bioetici per non diventare un monologo deve dare voce adeguata alla posizione dei cattolici", dovrebbe accendere un po' più spesso la tv o farsi due chiacchiere con Marco Pannella.
Claudio C.
Lettera 6
Luxuria cerca di trasgredire, estasiare o stupire il pubblico riempiendosi il reggiseno con le stoffe? Però, che stile! Ma scusate, i suoi adulatori, dove la vedono tutta questa sua sbandierata 'classe'?!
Lele
Lettera 7
Caro RDA, Le scrivo non per dare un giudizio sui film ma per parlare di un fenomeno che sicuramente conosce ma del quale (vivendo in Italia) non riesce a percepire la portata. Parlo della diffusione dei film su internet. So che per i produttori la pirateria e' un fenomeno da sradicare. Ma per i milioni di italiani residenti all'estero e' una manna: i film usciti solo la settimana scorsa in Italia sono gia' stati visti da milioni di italiani all'estero. In meno di quattro giorni siamo riusciti a vedere qualcosa che, fino all'anno scorso, ci toccava solo leggere senza mai prenderne visione perche' all'estero non arrivano. Io abito negli USA ma, parlando con amici italiani (grazie Skype!) in varie parti degli USA e sudamerica, mi sono accorta che anche loro l'avevano gia' visto. E cosi i loro amici.
Insomma, a pochi giorni dall' uscita di un film sugli schermi italiani, vengono organizzate serate di gruppi italiani in giro per il mondo per vederlo tutti insieme. Se penso che solo 10 anni fa, si faceva festa quando qualcuno portava il CD di Sanremo dall'Italia e lo si copiava all'infinito, che solo 5 anni fa Napster rese possibile la diffusione immediata di qualsiasi CD uscito in Italia e oggi riusciamo a vedere anche i film a pochi giorni dall'esordio sulle scene, direi che il mondo e' cambiato in meglio. Una volta emigrare significava una rottura col paese natio. Difficile (e caro) telefonare, quasi impossibile ascoltare la musica o le partite di calcio, raramente si vedeva un film. Oggi, invece, grazie al satellite ed all'internet, la differenza fra chi vive in Italia e chi abita all'estero, e' solo una questione di clima.
Sandra
Lettera 8
Caro Dago, ma i gay sono gli unici a credere ancora nel matrimonio?
Alessandro Spanu - Mogoro (OR)
Lettera 9
Caro Dago, ma tu lo sapevi che pure Franco Freda ha un suo blog? L'indirizzo è www.cultrura.net. Leggi leggi e poi ne riparliamo!
Marco-Brescia
Lettera 10
Il miracolo di S. Gennaro non si è rinnovato, il sangue non si è sciolto. Forse S. Gennaro ha visto in giro Visco ed ha temuto di essere succhiato pure lui.
M. Savino
Lettera 11
Caro Roberto, leggo che Cesare Geronzi terrebbe molto a rimarcare presunte differenze sociali tra la sua famiglia e quella di Luciano Gaucci. Per correttezza credo sia opportuno informare i lettori di Dagospia (e Della Garzantina) che Geronzi è figlio di un giardiniere. Per la precisione, il giardiniere della villa della famiglia di Guido Carli.
Paolo Grossi
Dagospia 20 Dicembre 2006