LO SCONTRO DELLE COGNATE MORATTI - MILLY: "C'È UN CONFLITTO DI INTERESSI CON L'AZIENDA DI FAMIGLIA, LA SARAS. QUINDI NON VOTO" - LA FAMIGLIA È LA STESSA, MA IL SINDACO LETIZIA FA SPALLUCCE ED È RIMASTA SENZA UNA PIEGA AL SUO POSTO.

Oreste Pivetta per "l'Unità"

La fortuna d'aver sposato i fratelli petrolieri. Letizia Brichetto s'era accasata presso Gianmarco Moratti. Milly Bossi aveva scelto Massimo, poi presidente dell'Inter. Entrambe si sono impossessate del cognome, che è servito alla carriera dell'una, molto meno alle battaglie politiche della seconda, che sarà ricca e combattiva, ma non ha mai goduto di una presidenza Rai e tantomeno di un ministero e a Milano è riuscita a sedere tuttalpiù in consiglio comunale nei banchi dell'opposizione.

Dai quali l'altro ieri ha pronunciato una frase se non storica comunque opportuna, che la cognata avrà ascoltato con qualche disappunto, anche se ormai in un anno da sindaco e di rovesci l'abitudine ha cancellato qualsiasi manifestazione di emotività. «La mia è un'esigenza di trasparenza - dichiarava dunque Milly Moratti - ero già uscita dall'aula durante il voto del subemendamento precedente per un possibile conflitto di interessi. Adesso vedo che si continua a parlare del Cip6, che interessa anche la mia famiglia. C'è un conflitto di interessi. Quindi non partecipo al voto».

Visto che la famiglia è la stessa, si doveva facilmente intendere che il conflitto d'interessi toccasse anche la cognata Letizia, sindaco. Che, ascoltata la cognata consigliere, è rimasta senza una piega al suo posto. Dimenticando un colossale interesse che si chiama Saras, la famiglia appunto, petrolio e raffinazione, sei miliardi di fatturato, quattrocento milioni di utile netto. Bella famiglia. Applausi per Milly dall'opposizione, cioè dai suoi stessi banchi.

Il Cip6 è solo un incentivo alle imprese perchè producano energia pulita. Soldi per i termovalorizzatori, in particolare. Era stata cancellato con voto trasversale dal governo Berlusconi, che metteva così in pratica una direttiva dell'Unione europea. I finanziamenti andavano soprattutto ai privati e nell'elenco dei privati beneficiati ci stava pure la Saras.



L'altro ieri il sindaco Moratti, al contrario della cognata, si mostrava preoccupata per la sua fine e così sosteneva: «È legittimo chiedere al governo di ripristinare il Cip6». Le ragioni del sindaco non stavano dentro l'ecologia ma in un banale conto economico: con il Cip6 ripristinato si sarebbe dato qualcosa in più all'Amsa, l'azienda dei rifiuti, e le si sarebbe sottratto qualche cosa in più della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani, per destinarlo al finanziamento della fusione tra Aem, l'azienda energetica milanese, e la Asm, bresciana. Insomma, all'insegna di un rinnovato in salsa milanese federalismo fiscale, con i soldi dello stato aiutiamo le nostre operazioni tra multiutily.

Se poi un parte, consistente, di quei soldi pubblici finisce nel bilancio di qualche azienda privata, niente da dire. Se poi l'azienda privata si chiama Saras... Un consigliere d'opposizione, seriamente, giustificava: «Non può mica pensare a tutto». Insomma suor Letizia, secondo la definizione di Sgarbi, può anche dimenticare qualcosa, persino qualcuno tra i gioielli di famiglia. Non facciamoci caso. I tempi sono duri per la signora scelta da Berlusconi.

Dopo la polemica con Sgarbi sulla mostra vietata, le toccano i pesanti scontri nella sua maggioranza a proposito della sua più prestigiosa impresa: cioè proprio l'incontro tra Aem e Asm, la costruzione della più importante multiutility pubblica (è Brescia a porre senza tentennamenti il vincolo del controllo pubblico). Sarebbe l'unica perla di un anno di disgrazie: non solo la figuraccia a proposito di quadri e sculture di "Vade retro".

Il vero problema è l'impossibilità a concludere qualcosa nel giro di un anno: ultimo esempio i ticket di ingresso alla città, proposta d'esordio, bocciata, dimenticata, ripresa adesso, di nuovo in bilico e comunque oscura. Per il futuro si vedrà: la spintarella (miliardaria) dell'odiato governo Prodi a proposito di candidatura all'Expo e di infrastrutture, aiuterà Letizia nei suoi sogni di gloria. Pazienza se qualcosa finirà nelle tasche della Saras.



Dagospia 20 Luglio 2007