“CHIESI IL TEST DI PATERNITÀ A RAFFAELLA FICO A CAUSA DEI SUOI ERRORI, NEGÒ LA GRAVIDANZA E MI DISSE CHE ERA SOLO INGRASSATA” – MARIO BALOTELLI A "BELVE" RACCONTA UNA VERSIONE INEDITA DELLA GRAVIDANZA DELL’EX COMPAGNA, RIVELA DI AVER PAURA DEGLI SPIRITI (“È UNA COSA AFRICANA. SAPENDO CHE CI SONO DETERMINATE PRESENZE, NON SCHERZO SU QUESTE COSE”) E PARLA DELLA DONNA CHE HA AMATO DI PIÙ, L’ATTUALE FIDANZATA FRANCESCA MONTI. “MA È UN MOMENTO DIFFICILE ANCHE SE SPERO SI RISOLVA”

Estratti da fanpage.it

fico balotelli

 

Nello studio di Belve, di fronte a Francesca Fagnani, Mario Balotelli racconta per la prima volta una versione inedita della gravidanza di Raffaella Fico e dei motivi che, dopo la nascita della piccola Pia, lo spinsero a chiedere il test di paternità.

 

Raffaella, diversi anni fa, raccontò che fu l’ex compagno a cacciarla di casa dopo avere scoperto la gravidanza. Mario, invece, sostiene che fu lei a negare a lungo di stare aspettando un bambino. “Lo rifarei”, ha dichiarato Balotelli nello studio della trasmissione in onda su Rai2 quando Fagnani gli ha chiesto se, tornando indietro, richiederebbe ancora il test di paternità, “Lo rifarei perché Raffaella è un punto fondamentale della mia vita, l’ho amata tantissimo e le voglio bene ancora oggi ma ha sbagliato tanto con me.

 

Che fosse incinta l’ho scoperto prima degli Europei perché mio fratello mi mandò una foto in cui si vedeva la pancia. La chiamai e le chiesi se fosse incinta, e lei mi rispose di no. Fece perfino una battuta sul fatto che fosse ingrassata. La storia della gravidanza venne fuori molto dopo e siccome erano mesi che non ci vedevamo, le chiesi il test. Che cosa potevo fare di diverso?”.

 

Il trauma dell’infanzia e l’amore di Balotelli per la madre

fico balotelli

A emergere con costanza durante tutta l’intervista a Balotelli è il forte sentimento che lo lega alla famiglia che, quando era ancora solo un bambino, decise di adottarlo. Alla madre, in particolare, Mario confida di essere legatissimo. “Ha fatto per me cose incredibili”, ha ammesso, Forte anche il legame con il padre adottivo Francesco, scomparso nel 2015.

 

“Ho pianto quando se ne è andato mio padre e forse un’altra volta. Mi piacerebbe piangere di più ma a volte non riesco perché le lacrime si trasformano troppo velocemente in rabbia. Piango per dolore”, ha raccontato il calciatore. A sorpresa, inoltre, SuperMario ha raccontato una paura inedita: “Ho paura degli spiriti. È una cosa africana. Sapendo che ci sono determinate presenze, non scherzo su queste cose. Mi è capitato di avvertirle queste presenze e ho cambiato casa. Era una casa in cui abitavo. Succedevano dei fatti strani ma non voglio dire niente. Una sola cosa? Si accendevano le luci da sole”.

 

Raffaella Fico Mario Balotelli h sond

L’amore con Francesca Monti: “È un momento difficile”

Balotelli ha ammesso di essere innamorato e di avere amato moltissimo nell’arco della sua vita, trasgressioni a parte. La donna che ha amato di più, confida, sarebbe l’attuale fidanzata Francesca Monti. “Ma è un momento difficile”, ammette, “Anche se spero si risolva”.

 

Con gli anni e grazie a un lungo percorso di psicoterapia, Balotelli ha ammesso di essere cambiato: “Ho imparato a conoscere me stesso, ho fatto un percorso e adesso so perché provo rabbia o tristezza quindi riesco a evitare di fare casini”. A spingerlo a conoscersi meglio attraverso la terapia è stata la lunga battaglia contro la depressione:

balotelli francesca monti

 

“Dopo Marsiglia non volevo più stare in mezzo alla gente, mi ero isolato. Per me è strano perché ho una cerchia di persone intorno a me che è piccola ma presente. Ma mi stavo negando anche quella. Ho cominciato un percorso terapeutico che ho finito l’anno scorso. Oggi so che sarebbe stato meglio se avessi iniziato prima la terapia.Ho capito che ci sono situazioni in cui ho esagerato a causa di una serie di traumi legati al mio passato”.

 

Traumi, come accennato in precedenza, legati all’abbandono subito quando era un bambino. Oggi Balotelli è vicino ai suoi genitori biologici ma a lungo ha pensato che la sua famiglia avesse deciso di riavvicinarsi a lui solo dopo la sua popolarità: “In passato ho pensato che volessero recuperare perché ero popolare. Se lo penso ancora? Ancora oggi non lo so, penso di no. Sono sicuro che i miei genitori mi vogliono bene come un figlio ma perché si siano svegliati così tardi ancora non lo so”.

 

francesca monti mario balotelli

Un altro passaggio doloroso riguarda la cittadinanza italiana arrivata solo da adulto benché fosse nato e cresciuto in Italia: “Sono nato e cresciuto qua,. Quello che è successo a me con la nazionalità non è la normalità. Ci ho sofferto. Dai 16 ai 18 anni, la nazionale ghanese insisteva che giocassi con loro. Ci ho pensato ma ho voluto aspettare l’Italia perché pensavo fosse giusto così”.

raffaella fico mario balotelli x fidanzate di mario balotelli tutte le conquiste raffaella fico

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…