BAD PUTIN - LA RUSSIA TAGLIA A SORPRESA I TASSI, DAL 17% AL 15%, E IL RUBLO SI DEPREZZA DI NUOVO - PER EVITARE IL DESTINO-SPAZZATURA DOPO IL DOWNGRADE, MOSCA PENSA A UNA BAD BANK

1 - RUSSIA TAGLIA A SORPRESA TASSI AL 15% DAL 17%

(ANSA) - La banca centrale della Russia ha tagliato a sorpresa il tasso di interesse principale di riferimento dal 17% al 15%. Gli economisti si attendevano tassi invariati. Dopo la decisione il rublo si è deprezzato a 70 per dollaro.

 

 

2 - PER SALVARSI DAL DESTINO-SPAZZATURA MOSCA PENSA A UNA BAD BANK

Dmitri  Medvedvev  Putin Dmitri Medvedvev Putin

Da “il Foglio

 

Il premier russo Dmitri Medvedev ha firmato un pacchetto di salvataggio da 35 miliardi di dollari. Sessanta provvedimenti anti crisi, tra cui spicca un trilione e mezzo di rubli per la ricapitalizzazione delle banche. Nelle prossime ore verrà anche varata la “bad bank” – una misura inedita per l’economia russa – che acquisterà asset “cattivi” dagli istituti di credito in cambio di obbligazioni statali.

 

Le statistiche ufficiali stimano i crediti a rischio in appena 4-5 per cento, ma i numeri dei singoli istituti sono preoccupanti: i prestiti non onorati sono aumentati nel 2014 del 18 per cento nel colosso Sberbank, del 66 nel gruppo Vtb, del 90 in Gazprombank e del 125 per cento per il gruppo Alfa.

Putin Medvedev Berlin gay pride poster Putin Medvedev Berlin gay pride poster

 

I finanziamenti della Banca centrale al sistema bancario sono cresciuti del 38 per cento, mentre i profitti netti delle banche russe sono scesi, secondo Bloomberg, del 41. Cifre da terremoto, considerando poi che il vertiginoso aumento dell’indebitamento “cattivo” si è avuto nel dicembre scorso, dopo che il crollo del barile ha trascinato giù il rublo. Il piano del governo contiene molti zeri, ma la reazione dei mercati non ha mostrato ottimismo: il rublo è tornato a scendere rispetto al dollaro, superando di nuovo quota 69, già toccata lunedì dopo che Standard & Poor’s ha fatto il downgrade della Russia a livello spazzatura. L’euro è salito a circa 78 rubli.

PUTIN MEDVEDEV UNA POLTRONA PER DUE PUTIN MEDVEDEV UNA POLTRONA PER DUE

 

La recessione nel 2015 viene stimata intorno al 5 per cento, l’inflazione al 15-17 per cento, e il governo si prepara a indicizzare le pensioni per la seconda volta in poche settimane. Il rublo ha perso il 50 per cento del suo valore in un anno. I redditi reali sono scesi a dicembre, su base annua, del 7,3 per cento, per la prima volta in 15 anni di putinismo. Dal fronte imprenditoriale arrivano notizie di consumi e produzione in calo, fabbriche che chiudono (è di ieri l’annuncio dello stop di due impianti della birra Baltika) e società e privati che non sono più in grado di far fronte ai loro impegni, anche per il costo del denaro aumentato al 17 per cento.

RUBLI RUBLI

 

Il governo sceglie di salvare le banche, e il ministro del Tesoro Anton Siluanov annuncia che non ci sarà un aumento della spesa: il bailout sarà finanziato dalle riserve, dalla cancellazione di investimenti a lungo termine e da tagli al bilancio del 10 per cento. Le uniche voci salvate sono le spese sociali, agricole e militari, che anzi vedono un aumento del 33 per cento, un “budget della guerra” secondo l’oppositore Boris Nemtsov.

 

Intanto la magistratura sta dando la caccia ai cartellini dei prezzi aumentati, e il procuratore generale Yuri Chaika denuncia “aumenti ingiustificati fino al 400 per cento”, mentre i deputati – sconvolti dal menù raddoppiato alla mensa della Duma – propongono prezzi “statali” e la confisca dei beni dei negozianti “speculatori”.

 

RUBLI RUBLI

Ricette da Venezuela, intanto che riprende l’escalation in Ucraina, un lusso che la Russia potrebbe pagare caro. Mentre a Bruxelles si discute un’estensione delle sanzioni, incombe anche la fattura di 1,8 miliardi di euro emessa dal tribunale di Strasburgo come risarcimento per gli azionisti della Yukos di Mikhail Khodorkovsky. Se la Russia, come ha minacciato ieri, uscirà dal Consiglio d’Europa, non sarà più soggetta alla giurisdizione di Strasburgo. Ma questo potrebbe non impedire il rischio di navi e aerei russi sequestrati all’estero. Putin può contare su un alleato a oriente.

STANDARD AND POOR'SSTANDARD AND POOR'S

 

Pechino ha aumentato l’acquisto di petrolio russo, firma contratti e accordi di crediti a decine, e ha autorizzato contratti derivati in rubli contro yuan, senza passare dal dollaro, un passo verso il sogno cinese di una moneta di scambi internazionale. Shen Danyang del ministero del Commercio cinese promette che la Cina “offrirà l’aiuto necessario, nei limiti delle sue possibilità”. Resta da scoprire il prezzo che chiederà in cambio. Twitter @zafesova

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?