BORSE IN ALTALENA, MILANO ORA POSITIVA A +0,42% - LE BANCHE RISALGONO, UNICREDIT A +4,5% - LO SPREAD TORNA SOTTO I 400 PUNTI - L’UE NON HA CHIESTO MANOVRE AGGIUNTIVE ALL’ITALIA - TREMONTI: “TRAGICO ERRORE AFFIDARE LA RISCRITTURA DELLE REGOLE AI BANCHIERI” - BTP: RENDIMENTO RECORD - MARPIONNE GONGOLA PER LE REGOLE DI SACCONI: “QUELLO CHE CI SERVIVA C’È STATO DATO” (CHE SCUSA TROVERÀ PER NON INVESTIRE?) - SWATCH E LA LITE CON TIFFANY - MPS VENDE MONTECARLO…

1 - CRISI: TREMONTI, TRAGICO ERRORE AFFIDARE RISCRITTURA REGOLE A BANCHIERI...
(ASCA)- ''Rispetto alla crisi i governi hanno fatto il tragico errore di affidare la scrittura delle regole ai banchieri''. Lo ha detto poco fa al meeting interreligioso il ministro dell'economia Giulio Tremonti all'inizio del suo discorso. E dall'assemblea dei 300 leader religiosi e giovani della Comunita' di sant'Egidio e' partito un fragoroso applauso. Accanto a Tremonti ad ascoltarlo con grande attenzione c'e' il ministro delle finanze tedesca Schaeuble. E' la prima volta che i due si confrontano in pubblico.

2 - BRUXELLES,NO CHIESTE MISURE AGGIUNTIVE A ITALIA...
(ANSA) - "La Commissione Ue non ha chiesto alcuna manovra o misura aggiuntiva all'Italia, che in questo momento sta già lavorando per approvare un pacchetto ambizioso che ha come obiettivo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013": lo ha detto oggi il portavoce del commissario Ue agli Affari Economici, precisando come alcuni titoli letti sulla stampa italiana non corrispondono a ciò che Bruxelles ha chiesto all'Italia.

3 - SPREAD BTP/BUND 10 ANNI TORNA SOTTO 400 PB...
reuters - Il differenziale fra i decennali di riferimento italiano e tedesco è tornato sotto quota 400 punti base, dopo aver toccato stamane un picco di 407,3 punti base nella fase preparatopria delle aste. Alle 12,45 circa lo spread si muove attorno a 399 punti base. Il minimo di seduta è stato in apertura a 385 punti base.

4 - BORSA: MIGLIORE D'EUROPA, FTSE MIB + 0,42%, CORRONO BANCHE...
(AGI) - Piazza Affari cambia nuovamente direzione e torna in territorio positivo, facendo segnare i rialzi piu' ampi fra le principali piazze europee. Il Ftse Mib prova un nuovo rimbalzo e sale dello 0,43% a 13.531 punti, mentre l'All Share sale dello 0,25%, con i mercati che attendono l'apertura di Wall Street. A sostenere Piazza Affari ancora i titoli bancari: Unicredit e' nettamente la maglia rosa e guadagna il 4,52%; spiccano anche le performance di Bpm, Ubi e Intesa Sanpaolo (+3,46%) .

5 - BTP: ASSEGNATI 5 ANNI PER 3,8 MLD, RENDIMENTO RECORD AL 5,6%
Radiocor - Rendimento record per il BTp quinquennale assegnato oggi in asta dal Tesoro. Il nuovo benchmark a 5 anni, assegnato per 3,865 miliardi a fronte di una domanda pari a 4,945 miliardi, ha spuntato un rendimento del 5,6%: si tratta del livello massimo dall'introduzione dell'euro e per trovare un livello piu' alto bisogna risalire all'agosto del 1997 quando il BTp a 5 anni fu collocato con un rendimento lordo del 6,17%.

Il BTp a 5 anni si riaffaccia quindi oltre la soglia del 5%, che non vedeva dal 12 giugno del 2008, quando il Buono quinquennale fu assegnato in asta al 5,00% lordo. Nell'asta di oggi il Tesoro ha anche collocato 4 BTp off-the-run per 2,618 miliardi di euro complessivi. La raccolta comlessiva sul mercto e' stata pari quindi a 6,48 miliardi.

6 - FIAT: MARCHIONNE, SU ARTICOLO 8 DA SACCONI MOSSA IMPORTANTISSIMA - QUELLO CHE SERVIVA CI E' STATO DATO...
Radiocor - 'L'impegno per l'Italia l'abbiamo ripetuto 100mila volte. Questa mossa che e' stata fatta adesso dal ministro Sacconi con l'articolo 8 e' importantissima e comincera' a dare non solo alla Fiat, ma a tutti quelli che vogliono investire in Italia la certezza che consente di gestire'. Cosi' l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne.

'Abbiamo la certezza di poter gestire, che e' la cosa importante per noi - ha indicato - Quello che serviva c'e' stato dato. Non solo a noi, ma anche a tutti gli altri industriali. Cerchiamo di non trovare il pelo nell'uovo', ha aggiunto Marchionne, riferendosi alle critiche dei sindacati. 'Il provvedimento e' di una chiarezza assoluta. Se la maggioranza dei lavoratori e' d'accordo con una proposta, si va avanti. Cosi' riusciamo a gestire. E' una cosa assolutamente civile', ha concluso.

7 - FIAT: SEVEL SI RISERVA POSSIBILITA' USCITA DA CONFINDUSTRIA...
(AGI) - La Sevel spa, la piu' grande fabbrica d'Abruzzo e d'Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri, si riserva la possibilita' di uscire da Confindustria Abruzzo a partire dal primo gennaio 2012. E' quanto prevede l'ultimo comma dell'accordo firmato ieri sera dai dirigenti della Sevel e dalle rappresentanze dei sindacati Fim-Cisl, Uil-Uilm, Fismic e Ugl Metalmeccanici. Non ha firmato l'accordo la Fiom-Cgil. .

8 - L'EURO POTREBBE SCIVOLARE ANALISTI E TRADER TEMONO L'EFFETTO GRECIA-GERMANIA...
Ian Campbell per "il Fatto quotidiano" - C' è stata una svolta nella spiacevole disputa tra dollaro ed euro. Fino alla settimana scorsa l'euro era rimasto sopra quota 1,40 dollari, un quinto in più del cambio di 1,17 dollari a cui era nata la valuta e due terzi al di sopra dei minimi toccati un decennio fa. Ma la perdita di cinque centesimi di dollaro in pochi giorni, con un calo a 1,36, potrebbe preludere a una discesa più profonda considerando i molti fattori avversi: i rinnovati timori legati alla crisi del debito in Europa, le prospettive sui tassi d'interesse, i fattori tecnici del trading e le preoccupazioni per la crescita economica.

In primo luogo, la crescita della Germania e della zona euro ha subito una battuta d'arresto nel secondo trimestre facendo segnare un misero 0,2%. Il rischio di una recessione nell'eurozona è alto, visto che paesi importanti come Italia e Francia sono costretti a ricorrere a misure fiscali più stringenti. Gli Stati Uniti, viceversa, stanno studiando un piano di rilancio della crescita. Questa mossa potrebbe risparmiare alla Fed interventi di quantitative easing, il cui effetto sarebbe un ulteriore indebolimento del dollaro.

In secondo luogo, il repentino rallentamento della crescita nella zona euro ha messo fine al ciclo di rialzo dei tassi della Bce. È perfino possibile che la banca centrale decida di operare una sforbiciata sui tassi, erodendo il vantaggio dell'euro rispetto al dollaro su questo fronte. Se non altro, l'indebolimento dell'euro darebbe un po' di respiro agli esportatori della regione. In terzo luogo, guardando ai frafici dell'analisi tecnica i trader sono pessimisti sull'euro.

9 - SWATCH VA A COLAZIONE (CON LITE) DA TIFFANY...
A. Jac. per il "Corriere della Sera" - Doveva durare almeno 20 anni, ha resistito appena un triennio. Swatch Group ha interrotto la sua collaborazione con Tiffany & Co. Il botta e risposta di ieri, un rimpallo di responsabilità e accuse reciproche, stringato ma caustico, lascia prevedere qualche ulteriore mossa futura. Il produttore svizzero di orologi accusa il gigante newyorkese dei gioielli di non aver rispettato il contratto e di aver fatto «sforzi sistematici per bloccare e ritardare lo sviluppo degli affari».

Niente di tutto questo, risponde 5th avenue, che rimanda le accuse al mittente lamentando di non aver visto il benché minimo incremento delle royalty. La compagnia svizzera aggiunge che chiederà i danni a Tiffany per perdite sul lungo termine. Le due aziende avevano firmato un accordo nel 2008 per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di orologi con il marchio Tiffany. Sviluppati da Swatch e venduti da entrambi i gruppi. Secondo indiscrezioni l'accordo in realtà non è mai partito, in mancanza di un concreto do ut des.

La collaborazione secondo Swatch (che vi aveva puntato, visto che la responsabilità del business era a capo del presidente Nayla Hayek) avrebbe incluso un interscambio: noi vi aiutiamo con gli orologi, voi con i gioielli. Forse complice la crisi e il rallentamento del business degli orologi, Tiffany si sarebbe concentrato sui gioielli (i suoi). A meno che sospetta qualcuno a Tiffany non sia arrivato un'offerta migliore.

10 - LA GRANDE CORSA AI BREVETTI: BROADCOM INVESTE 3,7 MILIARDI...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Deve essere sembrato quasi uno scherzo ieri e magari qualche trader al momento non ci ha nemmeno creduto: mentre i venti del dubbio, della recessione e delle vendite massicce su tutti i listini rendevano meno assurda l'idea di un ritorno al baratto post-moderno, ieri c'è stato chi ha avuto il coraggio di puntare una fiche da 3,7 miliardi di dollari sul futuro. Broadcom, un costruttore di chip per navigare su Internet, ha deciso la scalata a NetLogic Microsystem, un altro produttore di chip che servono però per processare i dati.

È un altro passaggio di quella guerra dei «brevetti» che sempre di più sta diventando la chiave di lettura di takeover miliardari. In un mondo trasversale dove sempre di più tutti copiano tutto - la lista delle cause incrociate nell'industry tecnologica fa spavento - avere un portafoglio di brevetti è la migliore benzina per andare davanti a un giudice e vincere. Ma è anche un altro indizio che se c'è una speranza per l'economia questa viene dal digitale. Almeno questo è il Wall Street-pensiero.

L'integrazione delle due società per il chief executive di Broadcom, Scott McGregor, permetterà di navigare in maniera più efficiente in un mondo di dati mobili che ci inseguono su tablet e smartphone. Il mercato lo ha quasi inquisito ieri per il pagamento di un premio del 57% sulla chiusura di NetLogic venerdì scorso. Ma i profitti della società sono per metà made in China. E quindi potrebbe anche essere una fuga dalla realtà.

11 - MPS VENDE MONTECARLO...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Alla fine Montepaschi è riuscita a vendere Montecarlo. La sistemazione di Monte Paschi Monaco Sam, istituto monosportello nel Principato che serviva la clientela private, era nell'aria da tempo ma solo ieri il consiglio d'amministrazione di Mps ha deliberato la vendita alla Andorra Banc Agricol Reig sa, istituto del principato a cavallo tra Francia e Spagna con 8,4 miliardi di attivi e presenza in 12 Paesi.

Monte Paschi Monaco è stata ceduta per 21,7 milioni, con una plusvalenza di circa 7,7 milioni per il gruppo Mps (sulla parte già pagata pari a 19,5 milioni). Un risultato che Siena ha ottenuto anche grazie alla vendita dell'immobile in cui operano i 40 gestori monegaschi. A cedere è stata tecnicamente Monte Paschi Banque, la controllata francese al 100% del gruppo presieduto da Giuseppe Mussari. Anche questo istituto era stato messo in vendita ma non Mps ha mai trovato compratori adeguati, a parte un interesse manifestato prima da non meglio precisati investitori russi e poi dalla francese Banque Palatine.

Ora la linea di Siena è cambiata: Monte Paschi Banque non si vende più, anzi il gruppo ha rinnovato di recente il board inserendovi anche due esponenti di Axa, azionista rilevante e partner assicurativo di Mps. E resta al palo anche la cessione di Consum.it, la società di credito al consumo di Mps, nonostante le manifestazioni di interesse da parte Bnp Paribas, Mediobanca e Santander.

Ma il quarto e principale rischio è l'aggravarsi della crisi del debito. Se la Germania dovesse ritrattare gli impegni assunti per il salvataggio della Grecia, l'effetto sarebbe una perdita di fiducia. Lo stesso accadrebbe nel caso di un default per non parlare dell'uscita della Grecia dalla zona euro. La Grecia potrebbe ricevere un'altra tranche di aiuti e far guadagnare tempo all'Eurozona. Se però non si troverà una soluzione, la futura traiettoria dell'euro sarà tutta in discesa.

 

 

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