brexit

FUGA DAL REGNO UNITO – IL BUSINESS SCAPPA A GAMBE LEVATE DA LONDRA, FREGANDOSENE DEI TENTENNAMENTI DELLA MAY E DEL PARLAMENTO SULLA BREXIT – SONY VA AD AMSTERDAM, DYSON (CHE SOSTENEVA L’USCITA DALL’EUROPA) A SINGAPORE: ECCO TUTTE LE AZIENDE CHE DICONO BYE BYE...

manifestazioni contro la brexit 1

Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

La Brexit è sempre più in bilico. E i mercati stanno scommettendo apertamente sul rinvio dell' uscita della Gran Bretagna dalla Ue, prevista per il 29 marzo: da qualche giorno la sterlina è in rialzo proprio sulla base di queste aspettative. Che appaiono più che fondate.

 

theresa may alla camera dei comuni 1

Il giorno cruciale sarà martedì prossimo: quando il Parlamento potrebbe fare un passo decisivo per strappare al governo il controllo della Brexit. Quella sera i deputati saranno chiamati a votare un emendamento presentato da Yvette Cooper, la combattiva deputata laburista che si è messa alla testa dello schieramento trasversale intenzionato a impedire a ogni costo un no deal , ossia una uscita catastrofica di Londra dalla Ue, senza nessun accordo a fare da paracadute.

Yvette Cooper

 

Se l' emendamento passerà, il 5 febbraio sarà varata una legge che impone al governo di ottenere entro tre settimane l' approvazione di Westminster a un accordo sulla Brexit: in caso contrario, scatta il fermi tutti e il divorzio dalla Ue si rimanda alla fine dell' anno, se non a data da destinarsi.

 

Il partito laburista ha ordinato alle sue truppe di schierarsi compatte a favore dell' emendamento Cooper: e considerata anche la pattuglia di conservatori filo-europei, il provvedimento ha tutte le chance di essere approvato. Il che aprirebbe realmente la strada al rinvio della Brexit.

 

brexit

Come reagisce il governo di Theresa May? La premier, dopo aver visto il suo piano sonoramente bocciato dal Parlamento, è impegnata a raccattare consensi in vista di una seconda votazione, che non è prevista prima della metà di febbraio. La May tuttavia si è rifiutata di presentare un piano B: spera ancora di riuscire a convincere i ribelli ad accettare una versione rimasticata del suo piano originale.

 

dyson airblade

Ma l' emendamento Cooper per il rinvio della Brexit gioca paradossalmente a favore della premier. Che in queste ore va dicendo agli apostoli puri e duri dell' uscita dall' Europa: se non votate il mio piano, l' alternativa non è il no deal , ma piuttosto no Brexit . E gli euroscettici stanno cominciando a ripensarci: il loro alfiere, il deputato arci-reazionario Jacob Rees-Mogg , ha detto che forse è preferibile turarsi il naso e correre in soccorso della May. Meglio portare a casa una Brexit rabberciata che restare con un pugno di mosche.

 

TOM ENDERS CEO AIRBUS

Chi non aspetta, in questa incertezza, è il big business . I cui piani per parare i contraccolpi di un eventuale no deal stanno entrando nella fase operativa. P&O, la compagnia che opera i traghetti sulla Manica, ha ri-registrato tutti i battelli sotto bandiera cipriota. Sony ha annunciato lo spostamento del quartier generale da Londra ad Amsterdam.

 

Airbus, che fabbrica in Galles le ali degli aerei, potrebbe trasferire la produzione in Europa. Bentley, la casa delle supercar, ha cominciato a fare scorte di componenti. E perfino Sir Dyson, il re degli aspirapolveri che pure era un sostenitore della Brexit, farà le valigie e traslocherà a Singapore. Si salvi chi può.

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