alfano rotelli angelucci kamel ghribi

CORRIERE DELLE MIE BRAME – LA SANITÀ È UN BUSINESS RICCO E PER LE CASSE DEGLI ANGELUCCI, EDITORI DI “LIBERO” E “IL TEMPO”, È UN PERIODO D’ORO - LA SCONFITTA DI RCS/CAIRO NELL’ARBITRATO BLACKSTONE HA RISVEGLIATO L’INSANABILE VOGLIA DI ‘’CORRIERE DELLA SERA’’. UNA MISSION IMPOSSIBLE, SOPRATTUTTO SE VIENE TENTATA DA CHI È FUORI DAL POTERE FINANZIARIO MENEGHINO. GLI ANGELUCCI LO SANNO BENISSIMO E QUI HA ORIGINE IL LORO RAPPORTO CON LA FAMIGLIA ROTELLI, GUIDATA DAL MISTERIOSO FINANZIERE TUNISINO, CARO A GHEDDAFI, KAMEL GHRIBI…

DAGOREPORT

Giampaolo e Antonio Angelucci

 

Il compleanno di Giampaolo Angelucci, primo dei tre figli di Antonio che detiene la Tosinvest ed è l'editore dei quotidiani di famiglia Libero, Il Tempo e i Corrieri del Centro Italia, svelato dal Fatto Quotidiano, svoltosi domenica scorsa nella villa ai Castelli romani di Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia e re delle cliniche private nel Lazio, ha colpito soprattutto per la presenza dei due Matteo: Salvini e Renzi.

 

Che non si sono incrociati in quanto il Capitone e Francesca Verdini sono arrivati in ritardo avendo inforcato la strada sbagliata mentre il senatore di Rignano ha sostato pochi minuti per gli auguri (ricordiamoci che gli Angelucci all’epoca silurarono Maurizio Belpietro dalla direzione di “Libero”, reo di attaccare Renzi. E sbocciò “La Verità”)

 

michaela biancofiore antonio angelucci foto di bacco (2)

Scrive il quotidiano di Travaglio: “Attovagliati nella lussuosa villa c' erano solo pochi altri eletti tra cui l' amica di famiglia e assessore all' Istruzione in Lombardia, Melania Rizzoli, mentre non erano presenti giornalisti, nemmeno i due direttori di Libero: né il nuovo arrivato Alessandro Sallusti né Vittorio Feltri, messo un po' all' angolo nel quotidiano di viale Majno dopo l' arrivo dell' ex direttore del Giornale”.

DENIS VERDINI ANTONIO ANGELUCCI

 

Aggiungiamo altri presenti al compleanno di Giampaolo: Maria Grazia Cucinotta, Michaela Biancofiore fresca di abbandono di Forza Italia (ma è stata adeguatamente sostituita dalla ondivaga Renata Polverini), e tanti altri amici e dipendenti. Del resto, per le casse degli Angelucci è un periodo d’oro. Il business della sanità privata, dagli ospedali iper-tecnologici alle case di riposo per anziani fino alla diagnostica complessa, ha visto decollare gran parte degli introiti negli ultimi anni. Un business ricco e in cui la politica ha un ruolo determinante.

VERDINI ANGELUCCI

 

Di qui, l’arrivo di Alessandro Sallusti a “Libero” per riportare il giornale sulla retta via governativa, poco battuta dagli editoriali fumantini di Vittorio Feltri e Piero Senaldi. Ma le mire degli Angelucci vanno oltre la futura cessione de “Il Giornale” di Berlusconi (l’altro candidato è Belpietro).

 

urbano cairo sergio erede

La recente sconfitta di Rcs/Cairo nell’arbitrato Blackstone (che chiede un totale di 600 milioni) e il conseguente e prossimo provvedimento della Consob di Paola Savona per mancato accantonamento, ha risvegliato l’insanabile voglia di ‘’Corriere della Sera’’. E non solo dalle parti della Banca Intesa by Carlo Messina ma – pare, sembra, dicono – anche dalla famiglia Angelucci.

giuseppe rotelli

 

Una mission impossible, soprattutto se viene tentata da chi è fuori dal potere finanziario meneghino. Gli Angelucci lo sanno benissimo e qui ha origine il loro rapporto con la famiglia Rotelli che con il Gruppo San Donato è di fatto il primo operatore della sanità privata italiana per fatturato - il colpo da maestro fu l’acquisizione del San Raffaele di Milano.

 

Il fondatore del gruppo, Giuseppe Rotelli, detto “Suo Sanità”, è scomparso dopo una lunga malattia nel 2013, lasciando la guida al figlio Paolo. Padre-padrone per trent’anni, Giuseppe, uno degli uomini più liquidi d’Italia, la notorietà la raggiunse quando divenne azionista forte di Rcs

alfano e la famiglia rotelli

 

Nel luglio 2019 l'ex ministro Angelino Alfano viene nominato presidente del Gruppo e Paolo Rotelli va a ricoprire il ruolo di vicepresidente insieme a Kamel Ghribi. E’ interessante cosa scrive il sito Twnews.it il 4/9/2020 dell'uomo d’affari tunisino con residenza svizzera pressoché sconosciuto dalle nostre parti

 

(https://twnews.it/it-news/gli-affari-del-san-raffaele-tra-alfano-maroni-e-la-libia-ecco-i-segreti-dell-ospedale-dei-vip

).

 

Alfano Ghribi Paolo Rotelli

“Come L’Espresso ha potuto accertare, la famiglia proprietaria del San Raffaele ha investito 10 milioni di euro nella Gk investment holding, una società elvetica che fa capo a Ghribi, nel frattempo nominato vicepresidente del policlinico San Donato. Da almeno un anno il fiduciario con base a Lugano fa la spola con il Nord Africa e il Medio Oriente con l’obiettivo di trovare nuovi clienti per gli ospedali dei Rotelli.

 

paolo rotelli Kamel Ghribi Ghribi e Paolo Rotelli

Clienti ricchi o ricchissimi che certo non mancano tra gli sceicchi dei Paesi del Golfo Persico. È questa la nuova frontiera del gruppo, che ha già aperto una filiale a Dubai per gestire il business del turismo sanitario verso Milano. Anche l’accordo con la Libia per curare i miliziani feriti può servire a promuovere l’immagine del San Donato nel mondo arabo.

Gilda Gastaldi, medico e vedova di Giuseppe Rotelli

 

A guidare l’offensiva diplomatica è proprio Ghribi, 58 anni, che ama raccontarsi come un manager dalla grande esperienza internazionale, con una carriera alle spalle in campo petrolifero. In rete, l’uomo d’affari tunisino si presenta con una lunga biografia che però, tra tante informazioni, omette proprio il capitolo che riguarda i suoi vecchi rapporti con la Libia.

kamel ghribi

 

Nell’aprile del 1999, il futuro consulente dei Rotelli rivelò al Corriere della Sera di aver organizzato un incontro tra Gheddafi e l’ex ambasciatore statunitense Herman Cohen. Un incontro segreto che, almeno nelle intenzioni, doveva servire ad aprire un canale diplomatico tra due Paesi che all’epoca si trovavano in uno stato di guerra non dichiarata.

 

kamel ghribi

In quel periodo, Ghribi era anche vicepresidente del Cotonificio Olcese, società quotata in Borsa di cui il governo libico possedeva una quota del 20 per cento. Nel consiglio d’amministrazione dell’Olcese aveva trovato posto anche Mohamed El Huwej, che in qualità di direttore della holding Lafico gestiva gli investimenti esteri del regime di Gheddafi. A più di vent’anni di distanza il filo che lega Ghribi alla Libia non si è ancora spezzato. Questione di soldi. E di ospedali”.

 

A questo punto, per l’irresistibile ascesa di Ghribi, un ostacolo può arrivare dall’altro vicepresidente ed erede Paolo Rotelli – ma Kamel è molto supportato dalla vedova Rotelli, Gilda Gastaldi. Magari, chissà, in tandem con gli Angelucci, gira la ruota anche del Corrierone. Chi vivrà, vedrà….

 

SAN RAFFAELEKamel Ghribi e Paolo Rotellipaolo rotelliGilda Gastaldi a sin Maria Mantero e Paolo Rotelli

 

paolo rotelli capital

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...