joe biden crac default shutdown economico

CRAC AMERICA – SENZA UN ACCORDO TRA L’AMMINISTRAZIONE E IL PARLAMENTO ENTRO IL 1 GIUGNO, GLI USA RISCHIANO IL DEFAULT. BIDEN STA ADDIRITTURA VALUTANDO DI ANNULLARE IL VIAGGIO IN GIAPPONE PER IL G7: “IL DEFAULT NON È UN OPZIONE” – LA PARTITA È SOPRATTUTTO POLITICA: BIDEN E YELLEN STANNO FORZANDO LA MANO PER MOSTRARE AGLI AMERICANI CHE I REPUBBLICANI SONO IRRESPONSABILI. SCOMMETTONO SUL FATTO CHE GLI USA NON POSSONO FALLIRE (PERCHÉ FALLIREBBE IL MONDO). MA È DAVVERO COSÌ?

 

JOE BIDEN MANGIA UN GELATO

USA: BIDEN, IL DEFAULT NON È UN'OPZIONE

(ANSA-AFP) - Il presidente americano Joe Biden ha sottolineato che un default degli Stati Uniti "non è un'opzione", dopo un incontro sulla questione con i leader del Congresso. Democratici e repubblicani non riescono a mettersi d'accordo sull'innalzamento del tetto del debito Usa: una manovra legislativa essenziale affinché la più grande economia mondiale possa continuare a pagare i suoi conti, i suoi funzionari e i suoi creditori.

 

BIDEN, POTREI ANNULLARE IL TOUR IN ASIA PER TETTO DEBITO

BIDEN YELLEN

(ANSA) - Joe Biden ha annunciato che è "possibile" che il suo tour in Asia programmato per la fine del mese possa essere annullato se entro tale data non sarà raggiunto un accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti. In questo caso "non me ne andrei, resterei finché non si risolverà la cosa", ha dichiarato alla stampa il leader democratico. Il tour in Asia di Biden comprende il G7 in Giappone e il vertice dei leader Quad in Australia, con una tappa in Papua Nuova Guinea, la prima di un presidente Usa.

 

JOE BIDEN KEVIN MCCARTHY

BIDEN, ESPLORERÒ 14MO EMENDAMENTO CONTRO TETTO DEBITO

(ANSA) - Joe Biden ha annunciato che sta "considerando" il ricorso al 14mo emendamento come mezzo per aggirare lo stallo sul tetto del debito Usa, ma ritiene che "sarebbe contestato legalmente" e "nel frattempo senza una estensione (della scadenza del tetto, ndr) tutto finirebbe nello stesso punto". Il presidente americano ha detto che comunque che esaminerà l'opzione nei prossimi mesi. L'emendamento afferma che il debito pubblico degli Stati Uniti "non deve essere messo in discussione".

 

BIDEN, 'VENERDÌ NUOVO INCONTRO SU TETTO DEBITO,OGGI COSTRUTTIVO

janet yellen

(ANSA) - Il presidente Joe Biden ha annunciato che l'incontro con i leader del Congresso americano sul tetto del debito Usa è stato costruttivo e che la discussione proseguirà venerdì. Il confronto deve continuare ma non sotto la minaccia del default, ha proseguito Biden, senza escludere un aumento del tetto a breve termine ed evocando come oggetto di possibili negoziati i permessi per i progetti energetici.

 

GLI STATI UNITI E IL RISCHIO DEFAULT SUL DEBITO: QUANTO È REALISTICO?

Estratto dell’articolo di Andrea Muratore per https://it.insideover.com/

 

USA OBAMA PARLA DELLO SHUTDOWN

A Washington si è riaperta la partita sul debito pubblico. Era successo con Barack Obama, con la “guerra” mossa a più riprese dai Repubblicani, ma anche a Donald Trump, contro cui i democratici avevano alzato le barricate di fronte alla sfida di inserire nel budget il muro al confine col Messico nel 2018.

 

In entrambi i casi gli Usa erano scivolati nello shutdown, il temporaneo spegnimento delle attività federali. Ma Joe Biden si trova nel prossimo mese di fronte a una sfida più complessa: la sovrapposizione tra il rischio shutdown, legato a un mancato innalzamento del tetto al debito, e l’esaurimento delle casse del Tesoro.

 

joe biden

Il segretario al Tesoro ed ex governatore della Federal Reserve Janet Yellen ha negli scorsi giorni proprio paventato la parola inimmaginabile a Washington: default. C’è davvero il rischio che gli Usa si dichiarino insolventi sul proprio debito? Vediamo come stanno le cose.

 

[…] Il braccio di ferro tra democratici e repubblicani, con lo Speaker della Camera Kevin McCarthy che usa l’arma dell’innalzamento del debito come leva negoziale per spuntare concessioni a Biden, si potrebbe per Yellen tradurre nell’impossibilità per il Tesoro di rispondere alle obbligazioni e al pagamento di interessi sul debito accumulato, cedole dei Treasuries e fatture a breve termine per un periodo indefinito.

 

DONALD TRUMP JOE BIDEN

Il Congresso […] deve approvare entro l’1 giugno la possibilità che il debito federale superi la soglia di 31,4 mila miliardi di dollari sfondata a gennaio e finora gestita con le misure di continuità emergenziale dello Stato. McCarthy e i Repubblicani chiedono più controllo alla spesa pubblica, il taglio di alcuni generosi programmi di assistenza sociale, un confronto continuo tra Casa Bianca e Congresso sul deficit e meno autoreferenzialità della Casa Bianca.

 

L’amministrazione vuole invece spingere sull’opinione pubblica perché constati, secondo fonti istituzionali citate da Politico, l’irresponsabilità del Grand Old Party “collegando il suo radicalismo sull’economia alle posizioni conservatrici su armi, aborto e altri temi”.

 

KEVIN MCCARTHY

[…] La narrazione dell’amministrazione è che non aumentare il tetto del debito aprirà automaticamente il tema del finanziamento del Tesoro che […] rischia di esplodere causando una catastrofe finanziaria senza precedenti a livello globale. Ma bisogna separare realismo politico e ordinaria amministrazione economica: molti indicatori permettono di analizzare perché il default Usa, con le regole attuali dell’economia-mondo, è semplicemente impossibile.

 

Il debito Usa, innanzitutto, non è il “semplice” debito di un’economia sviluppata, la più grande della Terra. Per molti Paesi (Cina, Giappone, Belgio soprattutto) è un prodotto d’investimento volto a diversificare in forma sicura le proprie riserve estere. Per milioni di persone in tutto il mondo e migliaia di fondi un bene rifugio.

 

[…] dove si trovano tutte le istituzioni che dettano legge sul rating? Negli Usa o nella loro succursale europea, Londra. Da dove provengono i loro più grandi proprietari? Dagli States, ça va sans dire.

euro dollaro

 

In che moneta la stragrande maggioranza del mondo commercia? Nel dollaro americano. Il primo debitore al mondo, il Paese con il deficit nominale maggiore e la grande potenza importatrice di beni è anche lo Stato che con la sua valuta detta legge. Non può fallire su pressione esterna un centro imperiale che detta leggi così distanti dall’ideologia economica mainstream. E dietro il quale insiste la vera garanzia contro ogni default americano: la non più assoluta ma comunque relativa supremazia geopolitica a livello globale e la primazia militare che, del resto, garantisce le rotte commerciali, navali soprattutto, che plasmano la globalizzazione.

dollaro digitale

 

Quella di Yellen e Biden è una strategia di pressione psicologica che vuole puntare sull’irresponsabilità dei repubblicani per spingerli a concessioni. Si è riaperta una classica sfida che vede il debito oggetto di un “gioco del pollo” in cui tra Gop e Dem chi si scansa per primo si assume le responsabilità della rottura politica che porta alla crisi del debito. […]

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."