al thani manfredi catella augusto coriglioni paolo toschi

DOHA UT DES: QATARGATE SOTTO LA MADUNINA – A CHE TITOLO MANFREDI CATELLA, IL “RE DEL MATTONE” MILANESE AI DOMICILIARI PER LO SCANDALO “PALAZZOPOLI”, INCONTRAVA L’AMBASCIATORE ITALIANO IN QATAR, PAOLO TOSCHI, NEL DICEMBRE SCORSO? E PERCHÉ DELL’INCONTRO NON C’È TRACCIA NEI COMUNICATI DELL’AMBASCIATA? I RAPPORTI TRA CATELLA E IL QATAR SONO NOTI (NEL 2015 FU LUI A “MEDIARE” LA VENDITA DI CITYLIFE AL FONDO SOVRANO DI AL THANI) – ALTRO MISTERO: PERCHÉ TOSCHI HA INVITATO TAL AUGUSTO CORIGLIONI IN AMBASCIATA, IN OCCASIONE DELLA VISITA A DOHA DEL VICEMINISTRO VALENTINO VALENTINI? LO SA CHE CORIGLIONI SI SPACCIA ABUSIVAMENTE PER CONSOLE DI SAN MARINO?

Da https://sassate.it/

 

MANFREDI CATELLA

In un panorama internazionale che esige sempre maggiore trasparenza e responsabilità, anche la diplomazia è chiamata a tenere comportamenti irreprensibili, evitando qualunque ombra di ambiguità o favoritismo. In tale contesto, alcune recenti vicende legate all’operato dell’ambasciatore d’Italia in Qatar, Paolo Toschi, sollevano interrogativi che ad oggi sono senza risposta.

 

La prima questione riguarda i rapporti personali tra il diplomatico e l’imprenditore Manfredi Catella, di recente finito agli arresti domiciliari nell’ambito della clamorosa inchiesta edilizia a Milano.

 

Catella, uno dei principali sviluppatori immobiliari italiani, guida la Coima Sgr, società che gestisce oltre 10 miliardi di euro in fondi, con capitali raccolti anche presso fondi sovrani esteri, tra cui quelli di Singapore, Abu Dhabi e -appunto- Qatar.

 

PAOLO TOSCHI - AMBASCIATORE ITALIANO IN QATAR

Secondo diverse fonti, i due si sarebbero incontrati a Doha, anche nel dicembre 2024, in un contesto privato non riportato nei comunicati ufficiali dell’Ambasciata, e non è chiaro se l’incontro avesse finalità istituzionali o fosse di natura esclusivamente personale.

 

Alla luce della gravità delle accuse che pendono su Catella, sarebbe opportuno chiarire la natura di tali frequentazioni e se l’ambasciatore abbia informato la Farnesina o registrato in agenda ufficiale questi contatti all’epoca dei fatti. Benché i rapporti personali siano leciti, quando coinvolgono rappresentanti dello Stato e figure di rilievo pubblico è necessario un elevato livello di trasparenza.

 

citylife grattacieli pwc allianz e generali

Va ricordato, inoltre, che la Guardia di Finanza di Milano, analizzando tabulati telefonici e messaggi,  potrebbe far emergere un quadro concreto sulle eventuali attività di Catella in Qatar, gettando luce su questi incontri privati.

 

Un altro episodio che desta perplessità è il caso di Augusto Coriglioni, cittadino italiano residente a Doha, il quale avrebbe beneficiato di accessi e trattamenti non in linea con la prassi diplomatica ordinaria.

 

Risulta, ad esempio, che Coriglioni sia stato invitato personalmente presso la residenza dell’ambasciatore Toschi in occasione della visita a Doha del viceministro Valentino Valentini nel maggio 2024, un onore solitamente riservato a funzionari, autorità o personalità con incarichi ufficiali.

 

AUGUSTO CORIGLIONI

A gettare ulteriore ombra sul profilo del signor Coriglioni è una recente informativa istituzionale secondo cui l’uomo avrebbe esposto all’esterno della propria abitazione, nel quartiere The Pearl di Doha, una targa in ottone con lo stemma ufficiale della Repubblica di San Marino e la dicitura “Republic of San Marino – Consulate – Residence”.

 

Tale iniziativa, stando a comunicazioni formali inviate alle autorità competenti, risulterebbe priva di qualsiasi autorizzazione e non corrisponde ad alcun incarico consolare effettivo. È sufficiente consultare l’elenco ufficiale delle rappresentanze diplomatiche sammarinesi per verificare che in Qatar non esiste alcun consolato di San Marino riconosciuto. Sorge dunque la domanda: possibile che l’ambasciatore Toschi non si sia accorto di questo abuso di titoli e non abbia effettuato le dovute verifiche?

 

 

AL THANI ALLA CERIMONIA D APERTURA DELLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024

La vicenda sarebbe già stata segnalata al tribunale competente e al Ministero degli Affari Esteri per le opportune verifiche, ipotizzando una violazione delle norme internazionali sulla corretta rappresentanza consolare. Un comportamento del genere, millantare un ruolo consolare inesistente, appare del tutto incompatibile con la partecipazione di questo privato cittadino a eventi istituzionali riservati presso l’Ambasciata.

 

Diritto di sapere, dovere di rispondere.

 

È bene chiarire che non si tratta di accuse a ruota libera, bensì di quesiti puntuali posti nel pieno rispetto delle istituzioni. Alla comunità italiana in Qatar, così come all’opinione pubblica, appare legittimo chiedere spiegazioni su tali vicende.

 

PAOLO TOSCHI - AMBASCIATORE ITALIANO IN QATAR

I contatti tra l’ambasciatore Toschi e Manfredi Catella si sono svolti nel rispetto delle procedure istituzionali (e comunicati a chi di dovere) oppure si è trattato di frequentazioni private al di fuori di ogni controllo ufficiale?

 

Quali criteri hanno giustificato l’invito di Augusto Coriglioni, un privato cittadino privo di incarichi e per giunta coinvolto in comportamenti controversi, a un evento riservato presso la residenza diplomatica durante la visita di un Viceministro?

 

E ancora. L’ambasciatore era a conoscenza dell’uso improprio di titoli consolari da parte di Coriglioni (come la finta targa di “Consolato” di San Marino)? In caso affermativo, quali verifiche o provvedimenti sono stati attivati? Personale Italiano è mai stato invitato a casa del Coriglioni?

 

AUGUSTO CORIGLIONI

Perché nessuno ha fatto le dovute segnalazioni? Di fronte a queste ombre, Paolo Toschi intende fornire chiarimenti pubblici e rassicurazioni ufficiali per fugare ogni dubbio sulla condotta della rappresentanza italiana in Qatar?

 

In nome della trasparenza e della credibilità del Sistema Italia all’estero, è auspicabile che venga fornita al più presto una risposta formale su questi punti. Ciò risulta ancor più importante in un contesto delicato come quello mediorientale, dove la reputazione delle istituzioni italiane si costruisce o si compromette, anche attraverso gesti concreti come quelli qui esaminati.

 

Un chiarimento pubblico da parte dell’Ambasciata non è solo opportuno, ma doveroso, per dissipare le ombre e confermare la correttezza dell’azione diplomatica italiana in Qatar (e nel rispetto dello stesso Qatar, che spesso viene accostato a scandali che finiscono per offuscarne l’immagine).

MANFREDI CATELLA beppe sala

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...