FIAT VOLUNTAS MARPIONNE - ELKANN: “LA SEDE? PER NOI LE COSE SIMBOLICHE HANNO UN VALORE BASSO”
1 - FIAT/ ELKANN: DOBBIAMO ANDARE AVANTI IN FUSIONE CON CHRYSLER
(TMNews) - "Dobbiamo andare avanti e la società congiunta che emergerà dalla fusione Fiat-Chrysler sarà di grande dimensione e grande forza. Oggi è molto prematuro di come avverrà la fusione e di cosa c'è bisogno". Lo ha detto il presidente di Exor e di Fiat, John Elkann, rispondendo alle domande degli azionisti all'Assemblea dei soci di Exor, in corso a Torino. "Da parte di Exor c'è assoluta convinzione di andare avanti e di fare in modo che Fiat e Chrysler abbiano un futuro sempre più assieme" ha sottolineato Elkann.
2 - EXOR: ELKANN, ABBIAMO RISORSE DA INVESTIRE, GUARDIAMO NOSTRE SOCIETA'
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "Vogliamo investire risorse, abbiamo risorse disponibili che vorremmo impiegare basandoci sui nostri punti di forza e sui nostri manager. Per fare questo dobbiamo semplificare il nostro portafoglio di investimenti, avere meno investimenti piccoli e continuare a essere concentrati sulle societa' che abbiamo: l'operazione Fiat industrial e Cnh e' un esempio".
E' l'attule e futura strategia di Exor, spiegata nel corso dell'assemblea dei soci da John Elkann, presidente e ad della holding di casa Agnelli azionista di Fiat e Fiat Industrial. "E' sempre importante guardare gli investimenti che esistono", ha aggiunto Elkann citando Almacantar, attivita' immobiliare "in forte crescita" con sede a Londra, in cui siamo "disponibili a dare maggiori risorse".
"Tutto questo pero'", precisa il numero uno di Exor, "stando molto attenti alla struttura del capitale: dobbiamo avere un investment grade rating, disponibilita' liquide adeguate - non si sa mai cosa possa succedere nel mondo -, un indebitamento sempre di lungo termine per non essere presi con scadenze immediate". L'obiettivo e' "concentrarsi su quello che fa o meglio fara' la differenza".
3 - FIAT: ELKANN, UN ALTRO PARTNER? VALUTEREMO DOPO FUSIONE
(ANSA) - L'integrazione tra Fiat e Chrysler "é un passo importante. Se ci saranno opportunità di fare di più le valuteremo tutte con grande attenzione". Così John Elkann ha risposto sulla possibilità di un nuovo partner per Fiat-Chrysler. "Abbiamo l'ambizione di essere il più grande gruppo automobilistico a livello mondiale", ha aggiunto.
4 - ELKANN, MARCHIONNE CON NOI PER TANTI ANNI
(ANSA) - "Marchionne parla del 2015 come data della sua uscita perché pensa che fino ad allora molte cose saranno completate, ma sono convinto avendone parlato con lui che sarà ancora con noi per molti anni".
5 - FIAT INDUSTRIAL:ELKANN,SEDE E'SIMBOLICA,PER NOI VALORE BASSO
(ANSA) - "Le decisioni sulle sedi giuridiche e legali sono dettate da convenienza. Le cose simboliche per noi hanno un valore molto basso, ciò che conta é la sostanza. L'Italia e chi lavora negli stabilimenti italiani avranno grandi opportunità da nuovo gruppo". Lo ha detto John Elkann in merito alle sedi legali e fiscali di Fiat Industrial.
"Siamo estremamente orgogliosi - ha aggiunto Elkann - di avere fatto di Fiat Industrial e Cnh una società globale, in grado di competere con prodotti molto forti. Sedi più piccole danno più possibilità di strutturare l'aspetto societario, ma le attività in Italia non solo esisteranno e rimarranno, ma aumenteranno le potenzialità . Quello che produciamo qui e i lavoratori degli stabilimenti italiani hanno una grande opportunità dall'espansione nel mondo. Quello che conta è avere costituito una grande società globale e di avere dato a chi ci lavora, tra cui una forte componente è italiana, molte possibilità di crescere".
6 - FIAT TRATTA UN FINANZIAMENTO DA 10 MILIARDI PER L'ACQUISTO DELLA CHRYSLER ENTRO L'ESTATE
Paolo Griseri per "la Repubblica"
Un finanziamento da 10 miliardi di dollari per acquistare il 41,5 per cento di Fiat oggi in mano al fondo assistenziale Veba del sindacato americano. L'agenzia Bloomberg riferiva ieri sera i rumors americani sulle manovre di Sergio Marchionne per entrare in possesso «entro l'estate» del cento per cento della Chrysler e procedere così entro fine anno alla fusione tra Torino e Detroit. Che la Fiat stesse cercando di ottenere finanziamenti per l'operazione era un'ipotesi già ventilata nei giorni scorsi dal Wall Street Journal che ipotizzava un finanziamento doppio, di circa 20 miliardi.
Tutte indiscrezioni che ieri sera a Torino non trovavano conferma mentre qualche elemento di novità è atteso per questa mattina in occasione dell'assemblea degli azionisti di Exor cui parteciperanno John Elkann e lo stesso Sergio Marchionne. L'acquisto del 41,5 per cento di azioni Chrysler attualmente in mano al sindacato è da tempo al centro delle indiscrezioni. Secondo l'ipotesi più sfavorevole alla Fiat (sul valore delle azioni pende il giudizio della Corte del Delaware) il pacchetto potrebbe costare circa 4 miliardi di dollari.
I rimanenti 6 miliardi servirebbero alla Fiat per ricontrattare i debiti a suo tempo contratti da Chrysler, debiti che hanno vincoli incompatibili con la fusione delle due società . Alla trattativa per il finanziamento parteciperebbero Deutsche Bank, Bank of America, Bnp Paribas e Goldman Sachs. L'operazione di fusione tra Torino e Detroit potrebbe comportare grandi conseguenze per gli insediamenti Fiat in Italia.
«Voglio incontrare Marchionne per capire a quali condizioni la Fiat è intenzionata a investire nel nostro Paese», ha detto nei giorni scorsi il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Domani il ministro incontrerà a Roma l'amministratore delegato della Fiat per ottenere il chiarimento.
Tra le incognite da sciogliere, il futuro di importanti stabilimenti come Mirafiori e Cassino. Il primo è praticamente fermo da due anni in attesa che si decidano le nuove produzioni. Secondo il segretario della Fim torinese, Claudio Chiarle, intervenuto ieri a Torino a un convegno sugli ammortizzatori sociali, «il futuro di Mirafiori e Cassino potrebbe essere legato proprio all'esito della trattativa tra Marchionne e il sindacato americano per l'acquisto delle quote di Chrysler».







