etruria roberto rossi renzi boschi pier

BOSCHI DIXIT: ''MIO PADRE È UNA PERSONA PERBENE, È STATO VICEPRESIDENTE SOLO 8 MESI'', MA IN QUEI POCHI MESI LUI E I DIRIGENTI DI ETRURIA HANNO BRUCIATO 5 MILIARDI DI ATTIVI: ECCO IL BILANCIO 2014 DELLA BANCA, UN DISASTRO MAI VISTO NELLA STORIA DELL'ISTITUTO - MA ORA NON SI PUÒ FARE CAUSA AI MANAGER GRAZIE AL DECRETO SALVA-BANCHE (E BANCHIERI)

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  1fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 1

Franco Bechis per “Libero Quotidiano

 

I conti correnti di Banca Etruria? Prosciugati per 211 milioni di euro. Gli impieghi lordi dell' istituto di credito? Passati da 911 milioni di euro a 17,5 milioni, con un sostanziale azzeramento e una riduzione di valore di 894 milioni di euro. La raccolta diretta della banca? Scesa in un anno da 12,3 a 8,3 miliardi di euro, con una riduzione del 33% pari a 4 miliardi e 84 milioni di euro.

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

 

L' esposizione lorda delle sofferenze? Aumentate di 216 milioni di euro. Il portafoglio titoli? Passato da 6,8 a 2,5 miliardi di euro, con una riduzione di valore di 4,2 miliardi di euro, pari al 62%. Il conto economico? Disastroso. Il margine di interesse che scende del 41%, passando da 173,7 a 101,9 milioni di euro. I dividendi che si riducono del 60%. Il risultato netto della attività di negoziazione, copertura e fair value che si riduce del 63%, passando da 109,7 a 40,3 milioni di euro. Il margine di intermediazione che scende del 41%.

 

PROTESTE CONTRO BANCA ETRURIAPROTESTE CONTRO BANCA ETRURIA

Le spese operative che in una situazione del genere invece di essere ridotte per seguire l' andamento della terribile gestione amministrativa, salgono, sia pure di soli 4,6 milioni di euro. Il risultato di gestione che così scende dell' 86%. L' utile lordo della operatività corrente che resta negativo come l' anno precedente, ma passa da un rosso di 109 a uno di 673 milioni di euro, con un buco supplettivo di 563,9 milioni di euro. Il risultato di esercizio che passa da una perdita di 81,2 a una di 526 milioni di euro. Tutta questa è la differenza fra i conti 2013 e quelli al 31 dicembre 2014 della Banca popolare dell' Etruria e del Lazio.

 

giuseppe fornasarigiuseppe fornasari

Uno li guarda come accade dopo un terremoto, e pensa: qui sono passati Attila e gli Unni. Invece erano passati solo Lorenzo Rosi presidente e Pier Luigi Boschi (il papà di Maria Elena) vicepresidente. Il loro unico bilancio (anche se prima entrambi condividevano la responsabilità di quelli precedenti essendo stati per anni consiglieri di amministrazione, poi membri del comitato esecutivo, poi ai massimi vertici) da leader è quello che ha dato il colpo di grazia a una delle 10 più importanti banche popolari italiane.

 

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il suo ministro per i rapporti con il Parlamento si sono vantati di non avere guardato in faccia nessuno e avere deciso il commissariamento di quella banca nel febbraio 2015, mandando via sia il presidente Rosi che papà Boschi. La figlia ha cinguettato tutta seria «dura lex, sed lex».

 

elio faralli elio faralli

In realtà né lei né Renzi hanno avuto alcun ruolo in quella scelta: la decisione l' ha presa la Banca d' Italia, mettendola alla firma del ministro dell' Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, per cui quello altro non era che un atto dovuto. Che altro avrebbe dovuto fare? Proporre quel vertice di Banca Etruria per il premio Nobel dell' Economia e del management dopo il più disastroso bilancio di esercizio mai visto nella storia di quella popolare?

 

SALVINI DAVANTI ALLA SEDE DI BANCA ETRURIA SALVINI DAVANTI ALLA SEDE DI BANCA ETRURIA

Per altro queste cifre che qui raccontiamo non sono mai state pubblicate né rese note al mercato, perchè sono contenute in un rapporto dei commissari depositato solo al registro delle Camere di commercio con il titolo «relazione sulla situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2014». E l' attivo patrimoniale viene fotografato dai commissari in 9 miliardi e 101 milioni di euro, con un depauperamento rispetto all' anno precedente di quasi 5 miliardi di euro, visto che al 31 dicembre 2013 l' attivo era registrato in 14,992 miliardi di euro. Una situazione di quelle classiche che aprono le porte alle azioni di responsabilità nei confronti del management da parte dei creditori sociali, come prevede il codice civile.

 

Tanto più che pur conoscendo dall' interno i conti di una banca che stava cadendo a precipizio il cda della Etruria quell' anno decise di rifiutare l' offerta pubblica di acquisto presentata dalla Banca popolare di Vicenza il 29 maggio 2014, proponendo un euro per azione con un premio di circa il 25% rispetto alle quotazioni di quel periodo. Ma l' azione di responsabilità oggi è preclusa ai creditori sociali dalla norma salva-papà di Boschi introdotta da Renzi.

banca etruriabanca etruria

 

 

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