L’OCSE STRONCA L’ECONOMIA DI RENZI E DEL “SUO” PADOAN: NEL 2014 RECESSIONE DA -0,4% (INVECE DI +0,5%), NEL 2015 ALTRO CHE RIPRESA: +0,1% (INVECE DI +1,1%!) - E LA BORSA SOFFRE: MILANO -1% - APPLE: RECORD DI ORDINI PER L’IPHONE 6

 

 

1.OCSE: TAGLIA STIME PIL ITALIA 2014 A -0,4% DA +0,5% E +0,1% (DA +1,1%) IN 2015

MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN

Radiocor - L'Ocse ha drasticamente tagliato le stime di crescita dell'Italia. Nel Rapporto Economico Intermedio diffuso oggi, l'Organizzazione prevede per il 2014 un calo del Pil della Penisola dello 0,4% contro il +0,5% indicato nell'Outlook semestrale dello scorso maggio. Anche per il 2015 la revisione e' netta: le stime puntano ora a +0,1% contro il +1,1% pronosticato la scorsa primavera.

 

Quelle a carico del Pil italiano sono le revisioni piu' pesante del Rapporto (che e' un aggiornamento tra gli Outlook semestrali) e l'Italia e' l'unico Paese in recessione tra i big. L'Ocse ha tagliato per altro le prospettive anche degli altri Paesi del G7. Il Pil tedesco e' atteso in crescita dell'1,5% sia quest'anno (dall'1,9% indicato a maggio), sia il prossimo (dal +2,1%). Per l'insieme dell'Eurozona la crescita attesa quest'anno e' ridotta a +0,8% (da +1,2%) e a +1,1% (da +1,7% il prossimo).

ANGEL GURRIAANGEL GURRIA

 

2.BORSA: MILANO LA PEGGIORE D'EUROPA DOPO BOCCIATURE S&P E OCSE, -1% FTSE MIB

Radiocor - Seduta di vendite a Milano, che ha pagato dazio per la doppia bocciatura di Standard and Poor's e dell'Ocse sul pil italiano. Il Ftse Mib, che ha chiuso a -1%, ha registrato la performance peggiore d'Europa. Sono comunque andati male anche gli altri listini del Vecchio Continente visto che, se per S&P la situazione nella zona euro e' ancora fragile, per l'Ocse e' allarme sulla debolezza della domanda e sul rischio deflazione dell'Europa. A Piazza Affari giu' le banche, fatta eccezione per Bper (+0,08%) e Intesa Sanpaolo (+0,17%).

 

Mps ha lasciato sul parterre quasi il 4%. Per contro sono salite dello 0,98% le Finmeccanica, spinte sempre dalla speculazione sulle imminenti cessioni delle controllate Ansaldo Breda e Ansaldo Sts (-0,68%). Moncler e' balzata dell'1,5% grazie a una raffica di report positivi. Gli occhi degli investitori sono inoltre rimasti puntati su Telecom (-0,8%), nell'attesa di novita' sull'azionar iato e sui dossier in America Latina.

 

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

Fiat ha perso l'1,1%, mentre iniziano a circolare le prime stime sul valore di Ferrari. Sul fronte dei cambi l'euro e' trattato a 1,2944 dollari (1,2964 venerdi'). La divisa vale inoltre 138,81 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 107,23. Rimane sotto i riflettori la sterlina, scambiata a 1,6239 dollari (1,6264), in attesa del voto scozzese di giovedi'. Il petrolio (Wti)sale dello 0,2% a 92,48 dollari al barile.

 

3.APPLE: ORDINI RECORD PER IPHONE 6 E IPHONE 6 PLUS, OLTRE 4 MILIONI IN PRIME 24 ORE

iphone 6 5iphone 6 5

Radiocor - Ordini record per i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Come si legge in una nota di Apple, si e' trattato del 'balzo maggiore nella storia dell'iPhone, con oltre 4 milioni di prenotazioni nelle prime 24 ore'. La domanda per gli smartphone, presentati il 9 settembre dal colosso di Cupertino, ha superato l'offerta disponibile per le prevendite e 'anche se un numero significativo di dispositivi sara' consegnato a partire da venerdi' (negli Stati Uniti) e durante il mese di settembre, molti ordini saranno soddisfatti in ottobre'.

 

iphone 6 e 6 plus rispetto al 5siphone 6 e 6 plus rispetto al 5s

Come si legge ancora nella nota, scorte ulteriori saranno disponibili per i clienti che si presenteranno direttamente nei negozi a partire dal 19 settembre, sempre negli Stati Uniti. 'Gli iPhone 6 e 6 Plus sono migliori in ogni senso e siamo felicissimi che i clienti li amino tanto quanto noi', ha detto l'amministratore delegato Tim Cook, spiegando che gli ordini 'hanno infranto un nuovo record per Apple e non vediamo l'ora di fare avere gli iPhone ai nostri clienti'.

 

4.TAP: DE VINCENTI, AVVIO DEL CANTIERE POSSIBILE DA INIZIO 2016

Radiocor - 'Credo che si possa prevedere l'avvio dei lavori, coerentemente con l'obiettivo di avere la disponibilita' del gas da inizio 2020, da inizio 2016'. Questi i tempi del cantiere Tap in Italia indicati a Radiocor dal viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. 'I lavori - puntualizza - verranno svolti nel massimo rispetto dell'ambiente e in modo da non interferire con le attivita' economiche dell'area, industriali e agricole'.

Claudio De Vincenti Claudio De Vincenti

 

5.TAP -  EMILIANO, SEGRETARIO DEL PD PUGLIESE, A RADIO 24: "DA FARE, MA GESTITA MALISSIMO"- "NON INTELLIGENTE SCEGLIERE UNA SPIAGGIA CARAIBICA"

 Da Radio24

 

"La vicenda non può essere gestita con la tecnica che quando una cosa arriva a casa tua la rifiuti per principio. Evidentemente però tutta questa storia è stata gestita malissimo". Così Michele Emiliano, segretario del PD pugliese e candidato alle primarie per la presidenza della regione, sulle proteste per il gasdotto Tap, intervenendo a Effetto Giorno, su Radio 24. "L'approdo finale di questo gasdotto poteva essere un tratto di costa già industrializzato, mentre è stata scelta la spiaggia forse più bella della Puglia. Obiettivamente dal punto di vista psicologico il fatto che questo tubo, seppure invisibile, passi sotto una spiaggia che sembra una spiaggia dei caraibi non mi sembra la scelta più intelligente.

LATORRE PIGLIA A SCHIAFFI MICHELE EMILIANOLATORRE PIGLIA A SCHIAFFI MICHELE EMILIANO

 

Rimane la possibilità che il presidente del Consiglio ha offerto a tutti di indicare un luogo diverso. Quel che è certo è che il Tap si farà e si dovrà fare". Quindi la possibilità che il terminale sia in un altro luogo è ancora in campo? "E' in campo se la Regione Puglia, che da questo punto di vista ha perso qualche battuta, indicherà una zona diversa. Non rientra nei doveri della Regione, però è evidente che nella relazione col privato la regione poteva indicare un altro luogo e probabilmente siamo ancora in tempo per farlo. Ma il tempo sta per scadere"

 

gasdotto tap gasdotto tap

6.TELECOM: RICORRE A CONSIGLIO DI STATO CONTRO MULTA ANTITRUST DA 104MLN

Radiocor - Telecom Italia non si arrende e ricorre al Consiglio di Stato contro la multa da 103,794 milioni di euro decisa dall'Antitrust a maggio 2013 per abuso di posizione dominante nelle infrastrutture di rete. Lo apprende Radiocor. L'operatore telefonico, che ha comunque provveduto a pagare la sanzione, nei giorni scorsi ha presentato appello a Palazzo Spada dopo la sentenza del Tar del Lazio che il 9 maggio scorso ha confermato in toto la sanzione decisa dall'Antitrust. In origine, a presentare denuncia all'Autorita' guidata da Giovanni Pitruzzella, erano stati gli operatori alternativi Fastweb e Wind, affiancati in seguito da Vodafone Italia, Bt Italia e l'Associazione italiana internet providers.

marco patuano ad telecom italiamarco patuano ad telecom italia

 

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…