al sissi calenda

IL MADE IN ITALY PER AL SISI – TRE ONG SCRIVONO A CALENDA PER CHIEDERE SPIEGAZIONI SULL’AUTORIZZAZIONE ALL’ESPORTAZIONE DI TECNOLOGIE PER SPIONI ALL’EGITTO – GRAZIE AL MATERIALE ITALIANO SARA’ POSSIBILE CONTROLLARE INTERNET – IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO RISPONDE: 'ABBIAMO SOSPESO L'AUTORIZZAZIONE A ESPORTARE IN EGITTO'

MISE: GIA’ SOSPESA AUTORIZZAZIONE AD AREA PER ESPORTAZIONE IN EGITTO  SISTEMA MONITORAGGIO COMUNICAZIONI

 

 

Roma, 23 gennaio 2017 - A seguito di alcune notizie pubblicate oggi su alcuni organi di informazione si precisa che, coerentemente con gli indirizzi impartiti dal Ministro dello Sviluppo economico (esplicitati anche in sede parlamentare nella seduta della Camera del 6 luglio 2016), il 7 luglio 2016 è stato avviato il provvedimento di riesame in autotutela dell’autorizzazione concessa alla società AREA S.p.A e concernente l'esportazione in Egitto di un sistema di monitoraggio delle comunicazioni su rete funzionante con protocollo internet.

 

Il Dicastero si è infatti avvalso di quando disposto dall'art 12 del del Reg. (CE) 428/09 che stabilisce che, ai fini del rilascio di un’autorizzazione all’esportazione di prodotti a duplice uso, gli Stati membri dell’Unione europea tengono conto di tutti i fattori pertinenti, tra cui considerazioni di politica estera e di sicurezza nazionale.

Al termine del processo di riesame di cui sopra l’autorizzazione è stata sospesa  e, in occasione della  prossima riunione dell’apposito Comitato consultivo, si procederà alla sua revoca definitiva

 

 

 

Carola Frediani per La Stampa

 

L’esportazione di sistemi di monitoraggio delle comunicazioni in Egitto torna a preoccupare diversi gruppi di attivisti per i diritti umani. Che questa mattina hanno chiesto alcune spiegazioni al nostro Ministero dello Sviluppo Economico in merito alle autorizzazioni concesse per esportare tecnologie di sorveglianza nel Paese nordafricano.

 

mattarella calendamattarella calenda

 

L’ong britannica Privacy International, insieme alla Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD) e l’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights - tre organizzazioni che si occupano a vario titolo di diritti umani e digitali - hanno mandato una lettera aperta al Ministero dello Sviluppo Economico domandando chiarimenti su una autorizzazione per l’esportazione di una tecnologia di sorveglianza in Egitto concessa a una azienda italiana.

 

Si tratta di un sistema di monitoraggio del traffico internet, una commessa ottenuta dall’azienda italiana Area spa dal Consiglio nazionale di difesa egiziano. E per la quale lo scorso giugno l’azienda di Vizzola Ticino aveva ottenuto il via libera dal Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso una autorizzazione specifica per l’esportazione, come la Stampa aveva riferito.

 

GENERALE ABDEL AL SISSI GENERALE ABDEL AL SISSI

LE DOMANDE DEGLI ATTIVISTI 

 

L’uso finale dichiarato di questo sistema era di agevolare l’attività di intercettazione di comunicazioni ai fini della sicurezza nazionale. Una precisazione che però non rassicura Privacy International e le altre due organizzazioni. Che chiedono spiegazioni sull’impiego effettivo di questa tecnologia. “Quali informazioni sono state ottenute e considerate prima di concedere la licenza all’esportazione di strumentazione verso l’Egitto (...)?” si domandano nella lettera. In particolare, sono stati fatti accertamenti sugli utilizzatori finali del sistema esportato e se siano coinvolti nella repressione interna e nella violazione dei diritti umani?

 

IL TECHNICAL RESEARCH DEPARTMENT 

 

CARLO CALENDACARLO CALENDA

Le domande delle organizzazioni nascono sia dal contesto generale egiziano, sia dallo specifico destinatario finale della licenza. Come avevamo scritto su La Stampa, il cliente della commessa era l’azienda locale Alkan Communication and Information Technology del Cairo (che fa da intermediaria) ma l’utilizzatore finale era il Consiglio nazionale della Difesa e in particolare il Technical Research Department (TRD). Che, come riferito da precedenti report di Privacy International e ribadito nella lettera di oggi, si tratterebbe di una agenzia governativa, “probabilmente una branca del Sistema di Intelligence Generale del governo egiziano e parte integrante dell’infrastruttura di intelligenze egiziana”, collegata a una “sistematica repressione e limitazione della libertà di stampa”.

 

Il TRD avrebbe infatti acquistato (da varie aziende europee) un’ampia gamma di tecnologie di sorveglianza, incluse un centro di monitoraggio delle comunicazioni, un sistema di gestione delle intercettazioni e uno spyware.

 

IL GIRO DI VITE SUI DIRITTI 

HACKERHACKER

 

La lettera prosegue ricordando come lo scorso marzo il Parlamento Europeo abbia approvato una risoluzione che chiede “la sospensione di ogni forma di cooperazione nel settore della sicurezza con le autorità egiziane” considerato il contesto di violazioni dei diritti umani, inclusi episodi di tortura, decessi in custodia e sparizioni forzate.

 

“L’esportazione di una tecnologia di monitoraggio del traffico IP in Egitto pone un chiaro rischio per i diritti umani”, scrive ancora la lettera. “I mesi scorsi hanno visto un giro di vite sul dissenso democratico, la libertà di espressione e la generale capacità di operare da parte dei difensori dei diritti umani”.

 

IL RAPPORTO DI AMNESTY 

 

AMNESTY 
INTERNATIONAL
AMNESTY INTERNATIONAL

Un allarme lanciato anche, lo scorso luglio, da un rapporto di Amnesty International che denunciava le sparizioni forzate e le torture perpetrate in Egitto in nome del contrasto al terrorismo. Il rapporto si concludeva con la richiesta di “un embargo vincolante sulle esportazioni di quelle apparecchiature che vengono utilizzate o è probabile che vengano utilizzate dalle forze di sicurezza egiziane per commettere o favorire gravi violazioni dei diritti umani. La cessazione dovrebbe includere come minimo tutte ... le tecnologie di sorveglianza”. 

 

Il Ministero dello Sviluppo Economico, contattato da La Stampa, dice di non aver ancora ricevuto la lettera. Lo scorso luglio il ministro Carlo Calenda, nel corso di un question time alla Camera, aveva aperto alla possibilità di una revisione – in senso più restrittivo - delle procedure e dei criteri delle autorizzazioni.

 

AREA E LE ESPORTAZIONI 

 

algoritmoalgoritmo

Area spa è un’azienda del Varesotto attiva da anni nel settore delle intercettazioni delle comunicazioni, che fornisce servizi di intercettazione a molte procure italiane, oltre che centrali di cattura e analisi del traffico internet e telefonico a vari Stati. Lo scorso dicembre è stata sottoposta a una perquisizione e un sequestro preventivo di circa 7,7 milioni di euro nell’ambito di una indagine della procura di Milano per la presunta violazione delle leggi sulle esportazioni. L’episodio riguarderebbe una commessa ottenuta dalla Siria fra il 2010 e il 2011. Il tema di fondo è quello del controllo delle tecnologie di uso duale o duplice, quelle tecnologie cioè che possono essere usate sia in ambito civile che militare.

 

LA MANIFESTAZIONE PER REGENI 

egitto torture bunker regeni 2egitto torture bunker regeni 2

 

La lettera di Privacy e delle altre due organizzazioni al Ministero arriva a distanza di due giorni dalla mobilitazione nazionale organizzata da Amnesty International a Roma, il 25 gennaio, per chiedere verità sulla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, a un anno dalla sua scomparsa al Cairo. Tra l’altro proprio in questi giorni - riferisce l’agenzia di stampa egiziana Mena - il procuratore generale egiziano avrebbe accettato la richiesta della procura italiana di inviare in Egitto degli esperti per provare a recuperare dati dalle telecamere di sorveglianza della zona del Cairo dove Regeni passò prima di sparire.

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...