alitalia giuseppe leogrande stefano patuanelli paola de micheli

LA NUOVA ALITALIA SOMIGLIA MOLTO ALLA VECCHIA: A CARICO DEI CONTRIBUENTI - SLITTA ANCORA LA NASCITA DELLA NEWCO: LA MINI-ALITALIA AVRÀ 90 AEREI (MA NON VOLERANNO TUTTI), E NON HA ANCORA UN PIANO ESUBERI NÉ UN PIANO INDUSTRIALE. L'UOMO CHE SUSSURRAVA ALLA MINISTRA DE MICHELI, OVVERO MAURO MORETTI, SPINGEREBBE PER STRINGERE UN'ALLEANZA CON LUFTHANSA E MOLLARE LA STAR ALLIANCE DI DELTA-AIR FRANCE-KLM

Gianni Dragoni per ''Il Sole 24 Ore''

 

Slitta a giugno la costituzione della Nuova Alitalia nazionalizzata, la «Newco». Il decollo della compagnia era stato ipotizzato per i primi di maggio. Ma adesso il governo prevede «che la Newco verrà costituita entro le prime settimane di giugno», ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, aggiungendo che «partirà con più di 90 aerei», rispetto ai 113 attuali.

coronavirus, a fiumicino sono rimasti solo gli aerei alitalia 1

 

All' inizio ci sarà «un affitto dei rami d' azienda alla Newco dall' amministrazione straordinaria, per rendere più rapido il passaggio», perché «la procedura di cessione dei rami d' azienda ha una grande complessità». Il governo valuterà insieme al commissario Giuseppe Leogrande un possibile «cambio di alleanza», «il passaggio a una potenziale partnership con Lufthansa e Star Alliance» al posto «dell' alleanza transatlantica con Delta,che scade il 21 maggio». «Dopo il 21 maggio non ci sarà più il code sharing con Delta e le compagnie di Sky team».

 

Il profilo della nuova mini-Alitalia sta prendendo lentamente forma.

Ma molti punti non sono stati chiariti nell' audizione del ministro del M5S alla commissione Trasporti della Camera: quanto costerà la nazionalizzazione ai contribuenti, visto che «i 400 milioni versati a fine 2019 consentono di arrivare alla fine di maggio», quanti esuberi ci saranno, quale sarà il piano industriale.

Giuseppe Leogrande

 

Tra i pochi riferimenti espressi da Patuanelli c' è la propensione a un accordo commerciale con Lufthansa al posto di Delta che ha dietro Air France-Klm. La compagnia tedesca si era proposta come partner l' anno scorso, quando le Fs lavoravano alla cordata con Delta per Alitalia.

 

L' intesa con Lufthansa viene sponsorizzato dalla senatrice Giulia Lupo (M5S). Anche la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli (Pd), ha un orientamento pro Lufthansa, sembra su input di Mauro Moretti, ex a.d. di Fs e Finmeccanica.

Altro punto di confusione è la flotta. Patuanelli ha detto che «non ci sarà un ridimensionamento a 25 né a 40 aerei, la Newco avrà più di 90 aerei. Ma è evidente che voleranno solo quelli che il mercato consente. Non voleranno sempre gli stessi.

 

stefano patuanelli

Per i piloti non possiamo pensare che ci sarà un transito settoriale dalla Oldco alla Newco. Daremo la garanzia a tutti i piloti di poter mantenere le referenze tecniche». Ma non ci sono garanzie per tutti i dipendenti: «credo che parlare di zero esuberi sia molto difficile». Voleranno comunque pochi aerei. Non si capisce cosa significa che la compagnia «avrà più di 90 aerei».

 

Secondo alcune fonti questo schema servirebbe ad ottenere maggiori rimborsi dalla Ue con le compensazioni alle compagnie per la perdita di ricavi da Coronavirus. «Alitalia _ ha detto Patuanelli _ ha una riduzione del giro d' affari dell' 87,5%», in linea con la situazione europea. Gli aerei saranno dati in affitto alla Newco per almeno sei mesi. Patuanelli ha detto che «il commissario sta mettendo a punto un contratto innovativo con i lessor, in base al quale la Nuova Alitalia non pagherà i canoni di leasing fino a marzo 2021». Altro punto non chiaro.

coronavirus, a fiumicino sono rimasti solo gli aerei alitalia 3

 

I sindacati dei naviganti, Anpac e Anpav, hanno parlato di «luci e ombre nell' audizione». Osservano che «risulta ancora criptico il dato sulla flotta di partenza, sugli esuberi e sulle alleanze» e che «sussistono ancora vischiosità che non hanno consentito alle parti sociali di trovare un accordo sugli ammortizzatori sociali per il prossimo semestre».

Alitalia ha chiesto la cigs per circa 6.800 dipendenti.

 

La Iata ha detto che «sono aumentare a 89 miliardi di dollari le stime sui minori ricavi delle compagnie europee quest' anno, di cui 11,5 miliardi in Italia». Secondo la Iata sono a rischio 6,7 milioni di posti di lavoro totali in Europa, di cui 310.400 in Italia.

 

Il deputato Giorgio Mulè (Fi) ha chiesto perché il commissario non ha preso in considerazione le proposte di privati, in particolare «quella del Synergy Group di German Efromovich che ha proposto di investire un miliardo». Patuanelli ha glissato: «Il gruppo Synergy aveva già presentato un' offerta nel luglio 2019 che non era stata ritenuta affidabile, ma era stata scartata dall' advisor che era Mediobanca».

 

paola de micheli alla camera con la mascherina

L' advisor di Efromovich, Antonio Guizzetti, ha osservato al riguardo che Mediobanca non aveva espresso perplessità sulla capacità finanziaria di Efromovich, ma aveva fatto commenti sul fatto che la sede fiscale della holding è a Panama City. Guizzetti fa notare che gran parte delle holding Sud americane hanno sede a Panama, come molte importanti gruppi europei hanno sede legale in Olanda.

 

L' interesse di Efromovich per Alitalia rimane vivo. Anche se Patuanelli non l' ha detto, il commissario ha sospeso la cessione dopo aver ricevuto le manifestazioni d' interesse il 18 marzo. Una retromarcia dovuta a una decisione del governo che vuole la nazionalizzazione.

paola de micheli ritiro del pd all'abbazia di contigliano 35german efromovich 5german efromovich 7

 

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…