yoox renzi

PUNTUALE COME UN OROLOGIO SVIZZERO, RICHEMONT SI PAPPA TUTTA “YOOX” – L'AZIENDA PROPRIETARIA DI VACHERON COSTANTIN LANCIA UN’OPA SULLA META’ DEL PORTALE DEL LUSSO ITALIANO CHE LE MANCAVA. 2,7 MILIARDI PER RITIRARE IL TITOLO DA PIAZZA AFFARI: PAURA DI ALIBABA E AMAZON – OFFERTO UN PREMIO DEL 25% SULLE AZIONI. IL TITOLO VOLA 

 

Francesco Rigatelli per la Stampa

 

Richemont

Il gruppo svizzero del lusso Richemont ha lanciato un' offerta pubblica d' acquisto sul 100 per cento dei titoli di Yoox Net-A-Porter, il colosso della moda online di cui aveva già dal 2015 circa il 50% del capitale (di cui il 25% di azioni ordinarie). L' operazione punta al ritiro di Yoox dalla Borsa di Milano per metterla in sicurezza da possibili scalate di fondi o di concorrenti come la cinese Alibaba e anche a facilitare gli investimenti degli azionisti.

 

Una società di e-commerce che vuole competere a livello globale ha infatti bisogno di centinaia di milioni all' anno per far fronte a colossi come appunto Alibaba o Amazon, capitali che i gruppi italiani non sono in grado di mettere sul piatto di frequente. In particolare, si nota una certa frenesia nel settore del lusso, le cui prospettive di crescita ingolosiscono le aziende di moda. Già Amazon ci è entrata, Lvmh ha lanciato il grande magazzino virtuale 24 Sèvres e ora è il turno di Richemont.

 

yoox

In base all' offerta, per ciascuna azione di Yoox posseduta, gli azionisti riceveranno 38 euro, con un premio del 25,57 per cento rispetto ai 30,26 euro della chiusura di Borsa di venerdì scorso. Un esborso totale per Richemont di 2,7 miliardi che valorizza l' intera Ynap 5,3 miliardi di euro. Anche per questo il titolo ieri è arrivato a 37,58 euro con un crescita del 24,19%.

 

Nel capitale di Yoox, che ha chiuso il 2017 con 2,1 miliardi di ricavi netti, sono presenti anche Capital Research and Management (6,9 per cento), Renzo Rosso (3,9), Schroeder (3,4) e Alabbar Mohamed Ali Rashed (2,7), il gruppo arabo con cui esiste un' alleanza per il Medio Oriente. Nell' operazione, il colosso della moda è assistito da Bank of America-Merrill Lynch e da Mediobanca per la parte finanziaria e da Gatti Pavesi Bianchi come consulente legale, mentre Richemont dagli studi BonelliErede e Slaughter and May.

 

014 federico marchetti alf 1956

«E' un momento memorabile per Yoox», ha commentato Federico Marchetti, fondatore e ad del gruppo, garantendo che la sede della società rimarrà in Italia, dove tra l' altro nel nuovo polo logistico di Landriano (Pavia) sono previste 900 assunzioni entro il 2020, anticipando così il centro di Amazon a Casirate d' Adda nella Bassa bergamasca. «L' idea - ha spiegato - è di investire ulteriori risorse con l' obiettivo di accelerare il percorso di crescita di Yoox e rafforzarne la posizione di leadership nel lungo termine nel settore del lusso online».

 

La holding Richemont, con sede a Ginevra e quotata alla Borsa di Zurigo, con oltre 10 miliardi di euro di fatturato nel 2017 e 30mila dipendenti, vede al suo controllo col 9 per cento la famiglia Rupert, originaria del Sudafrica e originariamente produttrice di tabacco fino a poi acquisire marchi di gioielleria e orologeria come A. Lange & Sohne, Cartier, Jaeger-LeCoultre, Montblanc, Piaget, Vacheron Costantin e Van Cleef & Arpels. Tra le tante società del gruppo ce ne sono anche di pelletteria e abbigliamento e forse per questo Marchetti ha voluto rassicurare sul fatto che «Yoox continuerà ad essere gestita come distinta da Richemont, garantendo così la neutralità ed attrattività della propria piattaforma per tutti i marchi del lusso».

Vacheron Costantin

 

Il fondatore, che conferirà anche lui le sue azioni per un totale di circa 196 milioni di euro, ha poi ricostruito il percorso della società da italiana a internazionale: «Ricordo il duro lavoro e l' emozione per la quotazione di Yoox nel 2009, quando debuttammo in Borsa a poco più di 4 euro per azione e i nostri ricavi erano di circa 150 milioni. La prospettiva di non possedere più il 4 per cento del capitale azionario non cambia assolutamente il mio impegno, la mia motivazione è sempre stata sognare e innovare per i nostri clienti e questo continuerà negli anni a venire».

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...