monte dei paschi di siena roberto gualtieri unicredit

E I CITTADINI PAGANO! - IL REGALO DI NOZZE DEL TESORO A UNICREDIT: LA SOCIETÀ “AMCO”, CONTROLLATA DAL MEF, È PRONTA A CIUCCARSI 14 MILIARDI DI CREDITI DETERIORATI DELLA BANCA MILANESE - LA TRATTATIVA CON MPS NON POTRÀ DECOLLARE SENZA IL SUCCESSORE DI MUSTIER - DEL VECCHIO, CARIVERONA E CRT HANNO GIÀ ESPRESSO RISERVE A PADOAN SULLA FUSIONE: UN NUOVO AD TROPPO "PRO SIENA" DIFFICILMENTE POTREBBE RACCOGLIERE IL GRADIMENTO DEI GRANDI SOCI...

1 – UNICREDIT: DEL VECCHIO E FONDAZIONI CONTRO FUSIONE MPS

Leonardo Del Vecchio

(ANSA) - MILANO, 07 GEN - Leonardo Del Vecchio e le Fondazioni Cariverona e Crt sono contrarie a una fusione tra Unicredit, banca di cui sono azioniste, e Mps. A quanto si apprende le riserve sull'operazione, anticipate da Il Sole 24 Ore, sarebbero state espresse al presidente in pectore di Unicredit, Pier Carlo Padoan, nel corso di un incontro tenutosi lo scorso dicembre, al quale ha partecipato anche la Fondazione di Modena. La contrarietà dei grandi soci a Mps è destinata a condizionare la scelta del nuovo ceo di Unicredit, con un profilo pro-Siena che difficilmente potrebbe raccogliere il gradimento di Del Vecchio e degli enti. (ANSA).

 

 

2 – AMCO PRONTA A RILEVARE 14 MILIARDI DI NPL UNICREDIT È IL REGALO DI NOZZE DEL MEF

Vittoria Puledda per “la Repubblica”

 

PIERCARLO PADOAN CON ELKETTE DI UNICREDIT

Festa della Befana senza carbone per Unicredit, anzi. Secondo indiscrezioni rese note dall' agenzia Reuters - come da copione non commentate dalla banca ma date praticamente per sicure dal mercato - per agevolare il matrimonio con il Montepaschi il Mef sta studiando di rilevare attraverso Amco (100% controllata dal Tesoro) circa 14 miliardi di crediti lordi deteriorati Unicredit.

 

monte dei paschi di siena

Un' operazione immaginata dal governo e propedeutica appunto alle nozze, secondo uno scenario che ha infiammato la Borsa, che ieri ha premiato con un robusto rialzo del 6,09% il titolo di Piazza Gae Aulenti e del 3,65% quello senese.

 

Anche sul fronte Mps potrebbe esserci qualche altra cessione di Npl.

Amco non si è mai caratterizzata come soggetto molto aggressivo in questo genere di operazioni, anzi fin dai tempi in cui ha rilevato i crediti in sofferenza delle due banche venete ha svolto un ruolo di "agevolatore" nei suoi interventi nel settore bancario.

Mustier

Per questo il mercato immagina, magari in modo un po' schematico, che l' intervento di Amco possa garantire a Unicredit condizioni di cessione più vantaggiose (c' è chi si spinge a parlare di un miliardo) rispetto a un' analoga operazione con altri operatori.

 

Si raggiungerebbe così quella "dote" da 6 miliardi (insieme agli incentivi fiscali e al rafforzamento patrimoniale) che l' istituto ancora guidato da Jean Pierre Mustier sembra volere per convolare a nozze con Siena. Anche senza retropensieri, la cessione di Npl rende Unicredit comunque più forte nella prospettiva delle nozze.

 

mps titoli di stato 4

Per il momento non sono ancora partiti negoziati formali, ma secondo alcuni rumor le intenzioni del governo sono di trovare una soluzione al Monte in tempi brevi: forse di ipotizzare un ventaglio di possibili azioni già nel mese di gennaio. Entro fine mese Mps deve consegnare il suo capital plan alla Commissione, illustrando le misure che intende prendere per il rafforzamento patrimoniale. È naturale che il Mef punti ad un accordo di principio il prima possibile, anche se poi il negoziato conclusivo non può che essere firmato dal nuovo amministratore delegato (che verrà formalmente eletto dall' assemblea del 15 aprile, ma scelto molto prima).

 

Stefano Micossi

Marina Natale, che guida Amco, proviene proprio dalle fila di Unicredit ed è uno dei nomi più gettonati nel toto-scommesse per il nuovo ad di Unicredit. Insieme a Marco Morelli (ex Montepaschi) Andrea Orcell, Alberto Nagel e almeno ad altri quattro banchieri: è possibile che intorno a metà mese si arrivi ad una short list con un nome forte.

 

MARCO MORELLI

Nei conti del terzo trimestre, Unicredit aveva Npl lordi per 22,7 miliardi, di cui 5,9 nella banca non-core. Qualche cessione è stata già fatta in questi ultimi mesi, ma è altrettanto probabile che la parte "viva" degli Npl sia piuttosto aumentata, data la congiuntura, e viepppiù si appresti a farlo in futuro (come per tutte le banche). Ecco perché un alleggerimento di quelle poste può aiutare le nozze con Mps.

 

Un altro punto dolente sono le cause che il Montepaschi si trascina (10 miliardi le richieste danni) dopo la sciagurata acquisizione Antonveneta e le operazioni in derivati. Anche questo caso il governo (insieme all' advisor Bofa) starebbe studiando tre soluzioni, con schemi di garanzia diversi per sterilizzare i rischi futuri per l' acquirente.

 

unicredit

3 – MPS, CRESCE LA DOTE PER UNICREDIT

Luca Gualtieri per “MF”

 

(…) Appare invece in salita l'ipotesi di uno spin-off del perimetro toscano della banca che mantenga almeno per qualche anno il marchio e una parte del personale. Pur caldeggiata da politica locale e sindacati, infatti, l'operazione viene giudicata estremamente complessa dagli addetti ai lavori.

 

Alberto Nagel

Se anche il perimetro della dote promessa potrebbe essere destinato ad allargarsi nelle prossime settimane, difficilmente si arriverà a un accordo prima della nomina del nuovo ceo di Unicredit.

 

Su questo fronte il lavoro dell'head hunter Spencer Stuart e del comitato nomine presieduto da Stefano Micossi è andato avanti senza sosta anche nel periodo natalizio, ma la nomina del successore di Mustier non sembra ancora imminente e c'è chi ritiene che non arriverà almeno fino a metà gennaio.

ANDREA ORCEL

 

Anche perché il candidato dovrà incassare non solo l'approvazione del board e del mercato, ma anche quella dei soci tedeschi e di Bce. Negli ultimi giorni la rosa dei candidati si sarebbe ristretta, facendo salire il consenso intorno a Fabio Gallia (Fincantieri).

 

Tra i candidati internazionali si segnalano invece consensi in crescita per il top banker Andrea Orcel (ex Ubs e Santander) mentre, malgrado le smentite, a Roma qualcuno continua a scommettere sull'attuale ad di Cdp, Fabrizio Palermo. Intanto la borsa resta positiva su un deal tra Unicredit e Mps, che ieri a piazza Affari hanno guadagnato rispettivamente il 6,1% (a 7,96 euro) e il 3,65% (a 1,14 euro).

mps titoli di stato 2mps titoli di stato 3

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO