SALDI VERSACE - LA “REGGIA” DOVE MORÌ GIANNI VENDUTA ALL’ASTA PER 41,5 MLN, E LA MAISON CERCA UN SOCIO DI MINORANZA

1. VENDUTA LA VILLA VERSACE DI MIAMI PER 41,5 MLN
Da "Repubblica.it"

Per 41,5 milioni di dollari è stata venduta all'asta "casa casaurina", la magione su Ocean Drive che lo stilista italiano Gianni Versace comprò nel 1992 per 10 milioni di dollari, spendendone altri 30 per ristrutturarla. Il nuovo proprietario è la società di mutui Vm South Beach, che ha battuto l'altro concorrente in lizza, il miliardario Donald Trump.

Uno dei principali azionisti di Vm South Beach è Joe Nakash, famoso per essere il titolare del marchio d'abbigliamento Jordache e proprietario del Victory Hotel. Il finanziere non esclude di chiedere il diritto di utilizzare il nome Versace e di ritrasformare in un resort di lusso la villa, che già in passato ha ospitato un albergo.

La casa si estende per oltre 2.000 metri quadri, ha mattonelle con mosaici italiani, una piscina intarsiata d'oro, 10 stanze da letto e 11 bagni. L'ultimo proprietario è stato l'imprenditore delle telecomunicazioni Peter Loftin, che pagò agli eredi Versace 19 milioni di dollari nel 2000, per poi perderla una volta finito in bancarotta.

Secondo gli esperti il prezzo riconosciuto per l'immobile è sopravvalutato. A deprimerne il valore sarebbe innanzitutto la folla di turisti che ogni anno vengono in pellegrinaggio a Ocean Drive per vedere il luogo dove è stato ucciso Versace nel 1997. Rispetto ad altre ville principesche, e con le sue "sole" 10 stanze da letto, poi è considerata troppo piccola per renderla un albergo redditizio.


2. QATAR, FSI E BONOMI IN POLE PER VERSACE
Carlo Festa per "Il Sole 24 Ore"

L'identikit del nuovo socio di minoranza di Versace sarà più chiaro dopo la settimana della moda milanese. A quel punto verranno individuati i tre finalisti per avviare il data room contabile, per il quale sono già stati scelti come advisor i legali di Gattai, Minoli & Partners.

I tre prescelti saranno selezionati tra le offerte che arriveranno in questi giorni, dopo che prima dell'estate gli advisor della famiglia Versace, Goldman Sachs e Banca Imi, hanno inviato a una decina di soggetti una ventina di pagine di fitte informazioni sulle prospettive di crescita della maison, sollecitando una valutazione per la griffe e le richieste in termini di governance societaria.

L'operazione è già stata decisa. Il nuovo partner entrerà con un aumento di capitale da 150 milioni di euro e verserà altri 50 milioni per comprare azioni agli attuali soci di controllo: Santo e Donatella Versace, assieme alla figlia della stilista Allegra.

Il nodo principale sarà quello della valutazione del gruppo della Medusa. Si parla infatti di 12-13 volte il margine operativo lordo: l'Ebitda è attorno ai 70 milioni di euro (dei quali la metà provenienti da royalties), quindi la stima complessiva dell'azienda potrebbe essere attorno al miliardo di euro. Insomma, tanti soldi, anche se ormai i multipli nel settore del lusso sono attestati su questi livelli.

Ma chi potrebbe mettere sul piatto l'offerta più interessante? I soggetti più attivi sul dossier sarebbero gruppi finanziari. Ci sarebbe, secondo indiscrezioni, il fondo sovrano del Qatar. Ma l'investitore di Doha sarebbe affiancato al Fondo Strategico Italiano (Fsi) con il quale alcuni mesi fa ha stretto una joint venture: Iq Made in Italy Venture, che è nata per investire in Italia anche nella moda.

L'Ad del Fondo Strategico, Maurizio Tamagnini, sarebbe convinto dell'investimento, mentre il Qatar avrebbe deciso di intervenire tramite il braccio finanziario Qatar Holding e non tramite Mayhoola: quest'ultima è la cassaforte della famiglia dell'emiro che un anno fa ha rilevato Valentino per 700 milioni.

Mayhoola infatti sarebbe stata interessata soltanto ad acquisire la maggioranza di Versace e non una minoranza. In corsa, tra i gruppi più convinti dell'operazione, ci sarebbe poi la Investindustrial di Andrea Bonomi, mentre restano da capire le intenzioni di altri fondi come Clessidra e Axa Private Equity. Sembrano invece più cauti sul dossier i grandi gruppi asiatici.

Fosun, contattato dagli advisor di Versace, ha partecipato alla prima fase del processo, ma sembra difficile che il gruppo cinese possa arrivare a fare un'offerta. La tipologia d'investimento (e soprattutto il multiplo da pagare) non avrebbero infatti riscosso grandi consensi tra i gestori di Fosun.

Restano infine i gruppi coreani (cioè E-Land, Cheil Industries e LG Fashion), che negli scorsi giorni hanno smentito ai media di Seul (il quotidiano Money Today) di voler partecipare all'asta. Il processo, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe comunque terminare a fine anno.

 

 

DONATELLA E SANTO VERSACE ver01 donatella santo versaceSANTO E DONATELLA AI FUNERALI DI GIANNI VERSACE GIANNI VERSACE VILLA VERSACE A MIAMI VILLA VERSACE A MIAMI VILLA VERSACE A MIAMI ANDREA BONOMI qatar

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO