SARÀ LA GIORNATA BUONA PER LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE UE SUL GOLDEN POWER ITALIANO? OGGI POTREBBE ARRIVARE LA FORMALIZZAZIONE DELLA PROCEDURA D’INFRAZIONE SULL’ITALIA PER IL GOLDEN POWER SULL’OPERAZIONE UNICREDIT-BPM – LA DECISIONE È STATA GIÀ RINVIATA PER VOLONTÀ POLITICA DI URSULA VON DER LEYEN, CHE HA DECISO DI TEMPOREGGIARE PER NON IRRITARE GIORGIA MELONI, IMPEGNATISSIMA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI – NON È ESCLUSO UN NUOVO RINVIO, O UNA SOLUZIONE PIÙ MORBIDA…
ursula von der leyen giorgia meloni conferenza sulla ricostruzione dell ucraina. foto lapresse
DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO LA CONTESA TRA ITALIA E COMMISSIONE EUROPEA SUL GOLDEN POWER CHE HA MESSO LA PAROLA FINE ALLA SCALATA DI UNICREDIT SU BANCO BPM? COME MAI LA FORMALIZZAZIONE DELLA PROCEDURA DI INFRAZIONE DELLE REGOLE COMUNITARIE AL GOVERNO MELONI NON È PARTITA DA BRUXELLES? URSULA VON DER LEYEN HA DECISO DI TEMPOREGGIARE, TENERLO NEL CASSETTO, NON VUOLE DESTABILIZZARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI IMPEGNATISSIMA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE, MA SOPRATTUTTO, CON LA SUA MAGGIORANZA TRABALLANTE, AVERE UNA CAMBIALE A CREDITO DA FRATELLI D’ITALIA UN DOMANI PUÒ FAR MOLTO COMODO
GOLDEN POWER SU UNICREDIT LA UE VERSO L’INFRAZIONE. TAJANI: “POSSIAMO EVITARLA”
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
È attesa per oggi una decisione della Commissione Ue sul golden power italiano. Una decisione comunque molto più soft di quanto previsto inizialmente, ancorché sgradita. E su cui si sta ancora trattando.
«Adesso credo che il problema vada risolto e si possa poi alla fine evitare l’avvio della procedura d’infrazione e arrivare a trovare una soluzione positiva lavorando con Bruxelles, con il dialogo, con il confronto», ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ieri era al Consiglio Affari Esteri Ue e potrebbe aver avuto contatti a più ampio raggio con la Commissione.
lettera della commissione ue sul golden power unicredit bpm 1
Del resto il leader di FI ha sempre sostenuto l’esigenza di rispettare il diritto comunitario sul tema golden power, ponendosi in una posizione ben diversa da quella dell’altro vicepremier Matteo Salvini.
Il provvedimento in discussione riguarda un’eventuale procedura di infrazione per l’Italia emanata dalla commissaria Ue ai Servizi Finanziari (Fisma) Maria Luis Albuquerque. La quale rispondendo a chi gli chiedeva di un possibile rinvio della decisione di Bruxelles, viste le relazioni tra Ursula von der Leyen e la premier italiana Giorgia Meloni, ha replicato: «Ne ho già parlato in diverse occasioni e ribadisco quanto già detto: non commentiamo su decisioni che non sono ancora state prese».
I procedimenti aperti a Bruxelles in seguito al Dpcm dello scorso 18 aprile sull’operazione Unicredit-Banco Bpm erano in realtà due. Quello più impattante era quello avviato dalla DgComp e facente capo alla Commissaria Teresa Ribera, per la violazione dell’art. 21 del regolamento europeo sulle concentrazioni.
La Ribera il 14 luglio scorso aveva inviato al governo italiano una lettera di 56 pagine durissima, in cui smontava pezzo per pezzo la legittimità del Dpcm italiano e preannunciava una decisione definitiva con tanto di revoca.
Poi però Andrea Orcel pochi giorni dopo ha deciso di ritirare la sua offerta su Bpm e la tensione si è andata alleviando, complici le richieste del governo alla Ue di archiviare il procedimento. Tuttavia gli uffici della DgComp erano pronti a emanare una decisione finale coerente con la lettera di luglio.
giorgia meloni ursula von der leyen
A quel punto, però, la pratica ha fatto un salto di livello, passando a quello politico, con la presidente Ursula von der Leyen che non ha firmato il provvedimento per non urtare la premier Giorgia Meloni, che con i suoi voti in parlamento europeo sostiene la sua maggioranza.
E così ha preso piede la soluzione più morbida, quella dell’infrazione emanata dalla Dg Fisma con l’idea che la legge italiana possa sconfinare nei poteri esclusivi della Bce in materia di vigilanza bancaria.
Ma anche questo provvedimento, seppur più morbido, non è detto che arrivi oggi, come dimostrano le parole di Tajani. Un rinvio ulteriore dell’Ue, insomma, è tutt’altro che da escludere, scrive l’Ansa da Bruxelles. Magari elaborando, nel frattempo, una raccomandazione da inserire nel capitolo “Italia” nel pacchetto d’autunno del semestre europeo, in arrivo martedì prossimo.
verbale della riunione del 18 aprile 2025 a palazzo chigi del gruppo di coordinamento sul golden power
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